Nicola Pagliara

«L'Architettura è l'indispensabile strumento per raccontare il ruolo politico della società, dei suoi valori etici e la sua capacità di costruire una coscienza estetica. Più di qualsiasi altro mestiere o attività artistica, racchiude la speranza dell'uomo di lasciare tracce utili a conservare la nostra memoria. Con la memoria costruiamo il futuro che non potrà mai essere uguale al passato, ma simile, insieme a tutto quanto ogni secolo porta con sé»

Nicola Pagliara

Nicola Pagliara

Nicola Pagliara nasce a Roma nel 1933. Dopo aver trascorso la sua adolescenza a Trieste, nel 1947 si trasferisce a Napoli, città dove tuttora vive e lavora. Nel 1958 si laurea in Architettura, a pieni voti, con una tesi sul liberty napoletano dell'inizio ‘900 e l'anno successivo inizia l'attività didattica conseguendo la libera docenza nel 1969. Nel 1977 diventa professore Ordinario di Progettazione Architettonica e due anni dopo, nel 1979, è insignito dal Presidente della Repubblica del premio per l'Architettura dell'Accademia di San Luca.
Autore di numerose opere, tra cui le famose Torri del Banco di Napoli al Centro Direzionale di Napoli, le architetture di Nicola Pagliara sono state ospitate e recensite dalle più importanti riviste nazionali ed internazionali.
Tra le sue ultime opere realizzate troviamo il Grand Hotel di Salerno (2007), un'opera architettonica imponente, con una caratteristica forma a prua di nave che si estende sul Golfo di Salerno e la Biblioteca del polo scientifico e tecnologico dell'Università degli Studi di Salerno (2013).
Nel suo lungo viaggio nel mondo dell'architettura, ha pubblicato diversi saggi ed album di progetti, e le sue opere sono state recensite ed ospitate dalle più importanti riviste nazionali ed internazionali.
Tra isuoi scritti Divieti in Architettura del 1985, Dieci lezioni di architettura del 2007, Ponti del 2012
Iscritto all'Albo dei Pubblicisti, ha scritto sulle pagine di Napoli del quotidiano La Repubblica articoli di varia umanità, dopo aver condotto, per molti anni, la rubrica L'Opinione per il Giornale di Napoli.

Muore a Napoli, il 9 maggio 2017 a 83 anni all'ospedale Fatabenefratelli, dove era ricoverato in seguito a una caduta in casa avvenuta una settimana prima.
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Centrale di sollevamento AMAN
Napoli, 1978-1983

Edificio tecnico, nasce come copertura delle pompe di sollevamento e diventa un'architettura in ferro e vetro su un basamento in tufo, composta da volumi assemblati in una griglia strutturale

Centrale di sollevamento AMAN

Centrale di sollevamento AMAN

Sede generale del Banco di Napoli nel Centro Direzionale di Napoli
1990-1993

Nel 1988 Nicola Pagliara ebbe l'incarico di progettare le due torri (edifici dei lotti A4 e B1) che avrebbero dovuto ospitare la sede generale del Banco di Napoli nel Centro Direzionale di Napoli dal Direttore Ventriglia, ma prima della fine dei lavori la Società entrò in difficili condizioni economico-finanziarie determinando l'interruzione dei lavori e la vendita degli edifici alla Società Tim.
Nonostante la fase di completamento dei lavori fosse stata successivamente affidata, dalla nuova azienda acquirente, ad altri architetti subentrati a Pagliara, lo stile ed il linguaggio formale del progettista sono facilmente riconoscibili nella totalità dell'intervento realizzato.

Torri Banco di Napoli Centro Direzionale di Napoli

Torri Banco di Napoli Centro Direzionale di Napoli

Torri Banco di Napoli Centro Direzionale di Napoli

Torri Banco di Napoli Centro Direzionale di Napoli

Nel disegno delle facciate Pagliara va contro le indicazioni del planovolumetrico di Kenzo Tange limitando l'utilizzo di curtain walls, ritenendo che l'uso preponderante delle pareti specchiate conferisce all'edificio un aspetto estraniante e poco significativo.
Gli edifici sono stati, infatti, realizzati in uno stile formale molto sofisticato, con espliciti riferimenti all'architettura americana e ai grattacieli della Chicago della fine del XIX secolo e presentano un piano basamentale che comprende i primi tre livelli, contraddistinto dall'utilizzo di rivestimenti in granito scuro lucido; le estremità laterali dei corpi di fabbrica sono rivestite in blocchi di granito chiaro opaco, mentre le zone centrali della facciata presentano una struttura in acciaio a vista e vetro. Le due torri, alte ottanta metri ciascuna, sono collegate tra loro al primo e secondo piano da un grande ponte in acciaio e vetro.

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Le spider anni '50 e anni '60 di Umberto Panarella

Le spider anni '50 e anni '60

L'automobile fu la naturale evoluzione della carrozza. Le prime automobili erano delle semplici carrozze alle quali furono eliminate le parti che servivano per attaccare i cavalli e aggiunto un piccolo motore a scoppio.Le prime auto erano completamente aperte o al massimo prevedevano, come sulle carrozze, una copertura a mantice. Agli albori, quindi, erano tutte scoperte, anche perché i motori erano poco potenti e perciò nessun costruttore era intenzionato ad appesantirle con una carrozzeria chiusa.

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