Nuova esposizione presso il Vitra Campus

Il 25 marzo 2017, presso la Fire Station del Vitra Campus, sarà inaugurato 'Project Vitra - Design, Architecture, Communications (1950 - 2017)'.

VitraHaus di Herzog & de Meuron

VitraHaus di Herzog & de Meuron

La mostra presenta una panoramica delle varie attività culturali e commerciali del produttore di mobili svizzero e propone approfondimenti sulla storia dell'azienda. Questa rassegna è una versione ampliata dell'esposizione tenutasi presso il Philadelphia Museum of Art (Stati Uniti) nel 2014.

Fire Station di Zaha Hadid Photography © Christian Richter

Fire Station di Zaha Hadid Photography © Christian Richter

Ci sono tante storie da raccontare sull'azienda Vitra e, al Vitra Campus di Weil am Rhein, si possono fare tantissime scoperte.
È qui che Frank Gehry ha realizzato il suo primo edificio all'esterno degli Stati Uniti: il Vitra Design Museum.
La stazione dei vigili del fuoco (Fire Station) è stata la primissima opera edificata da Zaha Hadid.
Prima di costruire il suo Padiglione per conferenze a Weil, Tadao Ando non aveva mai lavorato al di fuori del Giappone.
Qui si trovano una rarissima stazione di rifornimento (Petrol Station) progettata da Jean Prouvé e l'iconica VitraHaus, un assemblaggio di dodici elementi a forma di casa tra loro impilati, ideato dagli architetti Herzog & de Meuron di Basilea.
Lo scorso anno, con l'inaugurazione del loro nuovo Schaudepot, la grande collezione di mobili del Vitra Design Museum è stata resa accessibile al pubblico.
Queste e tante altre storie sono state raccontate per la prima volta in una vasta mostra tenutasi nel 2014 presso il Philadelphia Museum of Art (Stati Uniti). 'Project Vitra' sarà inaugurato presso la Fire Station al Vitra Campus nel marzo 2017.
'L'eterogeneità del progetto Vitra può talvolta disorientare', commenta Rolf Fehlbaum, figlio dei fondatori dell'azienda Erika e Willi Fehlbaum, da tempo Amministratore delegato di Vitra e ora Presidente emerito.
'Questo non ci ha mai preoccupati. Il Vitra Campus di Weil ci definisce in modo lampante, così come le sedie e i mobili da ufficio che produciamo. Il Vitra Design Museum, con le sue mostre temporanee e collezioni, appartiene al progetto tanto quanto i classici del XX secolo e i collage di arredi per la casa e per l'ufficio sviluppati nel corso degli anni. Il nostro lavoro si basa sulla convinzione che la vita quotidiana possieda un grande potenziale di ispirazione e appagamento estetico e che il design sia in grado di scoprire e sviluppare tale potenziale'.
La mostra guida i visitatori attraverso i primi anni dell'impresa a conduzione familiare, offre approfondimenti sulle origini di Vitra come azienda del settore dell'arredo di negozi (il nome Vitra deriva dalla parola 'vetrina') e descrive come l'incontro tra Willi ed Erika Fehlbaum e Charles e Ray Eames nel 1957 abbia dato vita a una partnership pionieristica. L'esposizione illustra il processo concettuale che sta alla base dell'esclusivo complesso architettonico realizzato presso il Vitra Campus e lo sviluppo della Vitra Home Collection. Vitra produce classici mobili di design ma crea costantemente nuovi prodotti in collaborazione con designer del calibro di Antonio Citterio, Jasper Morrison, Hella Jongerius o i fratelli Ronan ed Erwan Bouroullec. Le varie categorie tematiche della mostra includono architettura, comunicazione, concept (Home, Office, Public, Retail), prodotti classici, design contemporaneo, Vitra Edition, Vitra Design Museum e Vitra Schaudepot.
Combinando una varietà di media, 'Project Vitra' rispecchia inoltre il carattere progettuale dell'azienda attraverso la sua struttura compositiva: un collage vivente di prodotti e oggetti, materiali storici, fotografie, disegni, grafica, filmati e modelli.

Project Vitra - Design, Architecture, Communications (1950-2017)
25 marzo - 3 settembre 2017
Fire Station, Vitra Campus, Ingresso Sud
Charles-Eames-Strasse 2
D-79576 Weil am Rhein
Orari di apertura: Da lunedi a domenica 10.00 - 18.00

© archimagazine

Architettura
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Transportation Design
Le spider anni '50 e anni '60 di Umberto Panarella

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L'automobile fu la naturale evoluzione della carrozza. Le prime automobili erano delle semplici carrozze alle quali furono eliminate le parti che servivano per attaccare i cavalli e aggiunto un piccolo motore a scoppio.Le prime auto erano completamente aperte o al massimo prevedevano, come sulle carrozze, una copertura a mantice. Agli albori, quindi, erano tutte scoperte, anche perché i motori erano poco potenti e perciò nessun costruttore era intenzionato ad appesantirle con una carrozzeria chiusa.

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