Padova informale. Mostra fotografica di Paolo Coltro
Padova - Centro Culturale Altinate San Gaetano
Dal 20 ottobre al 20 novembre 2011
Padova informale è la prima mostra fotografica di Paolo Coltro. Curata da
Barbara Codogno, Padova informale è una riuscita e decisiva prova autoriale che
trova collocazione all'interno del contenitore RAM, manifestazione dedicata al
contemporaneo e patrocinata dal Comune di Padova - Assessorato alla Cultura.
Paolo Coltro è caporedattore responsabile della sezione cultura e spettacoli
per i tre quotidiani Finegil del Gruppo L'Espresso (mattino di Padova, tribuna
di Treviso, nuova Venezia) e come giornalista è da sempre un punto di
riferimento imprescindibile per la città di Padova.
“Paolo Coltro fotografo è invece una felice scoperta” partecipa con entusiasmo
l'Assessore alla Cultura Andrea Colasio: “Coltro ci propone una città che egli
ama appassionatamente, tanto da ritrarla nei suoi aspetti più misteriosi e
inediti. Ritratti che non appartengono soltanto al mondo giornalistico e
letterario, perché Paolo Coltro è anche un geniale fotografo e ce lo dimostra
in quest'occasione, svelandoci i tratti “informali” di una città in continua
evoluzione”.
Le sue fotografie raccontano di spazi della città di Padova che ci sono ben
noti, da Via Venezia ai palazzi e agli edifici più celebri, dal Portello alle
piazze. Ma nonostante alcuni indizi ci facciano capire che “ci troviamo qui”,
esse ci traducono in uno spazio altro, decontestualizzato, stravolto e
illuminato dalla magia di un click.
Da un lato Coltro ricerca, stringe, seziona, ingrandisce, estrae
arbitrariamente porzioni di luoghi o di luce che coagula in agglomerati
materici, approdando a un'espressione pittorica astratta. Dall'altro, invece, è
attratto dalla presenza del vuoto. Acciaio, cemento, lamiera: i protagonisti
del suo mondo riscoperto non tradiscono traccia di presenza umana. In un
universo rigorosamente distorto, sono “non-luoghi” le cui linee disegnano
geometrie insospettate che si stagliano in campiture di colori primari.
Muovendo dall'esplorazione di spazi, luoghi e architetture della città -
stravolti da un obiettivo che ne ingrandisce, isolandoli, gli elementi materici
e che allo stesso tempo li parcellizza in mondi a sé stanti - la ricerca di
Paolo Coltro approda a un'espressione più pittorica e astratta, vicinissima
alla temperatura dell'informale.
Difficile, osservando il risultato finale, riconoscere che di fronte si ha una
fotografia e non un quadro; più arduo ancora indovinare da dove sia stato mai
preso quel particolare, quale ne sia il punto di partenza.
In tutto questo non vi è alcuna ricerca di artificio, anche sul versante
tecnico: Coltro non usa il ritocco digitale e non interviene pittoricamente
sulle foto; semmai una tensione continua, incessante verso uno stato estremo -
puro - della realtà.
Negando qualsiasi “forma” a priori - sia figurativa, sia astratta - la
fotografia di Coltro si apre a una nuova conoscenza delle forme stesse,
ripercorrendo con l'obiettivo il sentiero tracciato dall'arte informale.
NOTE SULL'AUTORE
Paolo Coltro nasce a Vicenza nel 1953. Ha sempre voluto fare il giornalista.
Nel 1979 è stato tra i “fondatori” del “mattino di Padova”, dove ha percorso la
sua carriera da cronista di giudiziaria a caposervizio cultura. Nel 1991 è
stato prima vicedirettore e poi direttore del quotidiano “Nuova Vicenza”. E'
tornato nel Gruppo Espresso nel 1994 come caporedattore de “la tribuna di
Treviso”. Nel 1999 è diventato caporedattore per le pagine di cultura e
spettacoli dei tre quotidiani veneti Finegil. Negli anni ha scritto su
Repubblica, Corriere della Sera, Sette e svariati periodici. Ha pubblicato
alcuni libri, sulla storia di Padova e sul Veneto, con immagini di Uliano
Lucas; sull'arte di Elio Armano; sulle fotografie di Antonio Zuccon. Ha una
Nikon e la adopera. Per lui la fotografia non è un hobby, piuttosto una
passione.
Orario: 10.00 - 19.00, lunedì chiuso