Riapertura di Palazzo Mocenigo a Venezia
di Roberto Zanon
Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume a Venezia, riapre, dopo nove mesi di riorganizzazione e ampliamento, con una nuova sezione dedicata al profumo. È un'operazione non usuale utilizzare la sensorialità dell'olfatto per arricchire e caratterizzare la visita ad un museo e l'allestimento di vere e proprie "stazioni olfattive" rende il percorso realmente "sinestetico".
Se, come ha introdotto Angela Vettese, "restaurare significa
unificare" espressione lapidaria dal sapore innovativo nell'imbalsamato
ambito del restauro, l'avallo di ciò che il rinnovato Palazzo propone è
completo. Tutto il piano nobile è stato riorganizzato e riarredato recuperando
e restaurando pezzi appartenenti ad altri musei Civici in particolare dal Museo
del Vetro di Murano (150 pezzi), dal Museo Correr e da Ca' Rezzonico con una
serie di dipinti, dal Museo del Merletto di Burano con merletti e ricami e con
gli erbari che arrivano dal Museo di Storia Naturale. Come ha sottolineato
Gabriella Belli, si trattava di recuperare l'edificio e portarlo ad una
credibilità di residenza nobiliare del '700 senza snaturarne l'essenza museale.
Deus ex machina di tutta l'operazione è Pier Luigi Pizzi, architetto e
scenografo di chiara fama, che a fronte di questa strepitosa e straordinaria
esperienza confessa che inizialmente ... non sapeva da che parte cominciare per
dare quell'unitarietà al Palazzo che sentiva come priorità necessaria. Poi è
sopraggiunta l'intuizione del tessuto come elemento unificante; utilizzando
cromie diverse, ogni stanza è stata tappezzata e omogeneizzata con stoffe
appositamente realizzate per l'allestimento. Attraverso questa prima idea
unificante il museo si è poi arricchito e il palazzo ha iniziato ad accogliere
in modo "naturale" gli oggetti, i quadri, gli alambicchi, i costumi
selezionati, il tutto senza false ricostruzioni, ipotesi che pur era stata
presa in considerazione. Un'artefatta e meditata scenografia che, gestita con
innegabile sapienza e competenza, ha però generato una sorta di
"sofisticato falso", dove la sensazione trasmessa (però non vera!) è di
un ambiente che arriva al contemporaneo senza soluzione di continuità dal
passato. Probabilmente era l'unica soluzione adottabile, ma lascia però un
leggerissimo margine di dubbio che solo la programmata messa in moto del museo
(con laboratori, rappresentazioni teatrali, interferenze artistiche, mostre
temporanee) potrà sciogliere definitivamente.
Museo di Palazzo Mocenigo e Centro Studi di Stria del Tessuto e del Costume
Santa Croce 1992 - 30135 Venezia
biblioteca.mocenigo@fmcvenezia.it
www.mocenigo.visitmuve.it