Mattia Preti. Sant'Ambrogio
Milano - Museo Diocesano
Da venerdì 6 dicembre 2013 a domenica 12 gennaio 2014
Dal 5 dicembre 2013 al 12 gennaio 2014, il Museo Diocesano di Milano ospita eccezionalmente il Sant'Ambrogio di Mattia Preti (Taverna, Catanzaro, 1613 - La Valletta, Malta, 1699).
Il dipinto è stato scelto quale iconografia ufficiale delle celebrazioni
ambrosiane nel mese di dicembre a Milano e giunge al Museo Diocesano grazie
alla Regione Calabria e alla disponibilità del Museo Civico di Taverna (CZ), in
occasione del IV centenario della nascita dell'artista.
Datata dalla critica al 1670-1676, durante il periodo maltese del Cavalier
Calabrese - così chiamato per l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine di Malta
ricevuta nel 1642 - l'opera (olio su tela, cm 102 x 75) raffigura a mezzo busto
la severa figura del santo, intenta nella scrittura dei Commentarii, con la
penna in una mano e nell'altra il flagello a tre code, tradizionale attributo
iconografico, allusione alla lotta di Ambrogio come Vescovo di Milano contro
l'eresia ariana.
I volumi emergono drammaticamente dal fondo scuro del dipinto grazie all'uso di
forti contrasti luministici di influenza caravaggesca e al taglio compositivo
ribassato, giocato sulle diagonali.
Il virtuosismo nell'uso della luce raggiunto dal Preti nella sua attività
matura è evidente anche nella straordinaria resa delle stoffe e in particolare
nell'effetto cangiante dei toni di bianco del piviale e della mitria e nei
bagliori della fibula preziosa che lo chiude.
Mattia Preti, uno dei principali artisti del '600, nacque a Taverna, piccola
città in provincia di Catanzaro, nel 1613.
Nel 1630 si trasferì a Roma, dove abitò nei primi anni insieme al fratello
Gregorio, anch'egli pittore e conobbe le tecniche del Caravaggio e dei suoi
seguaci, da cui fu fortemente influenzato. A questo periodo risalgono gli
affreschi di San Giovanni Calibita, di San Carlo ai Catinari e di Sant'Andrea
della Valle in Roma.
Rimase a Roma per quasi venticinque anni, intervallati da frequenti viaggi in
Italia e all'estero, soprattutto in Spagna e nelle Fiandre, avendo contatti col
Guercino e con Giovanni Lanfranco, che influirono ulteriormente sulla sua
pittura.
Dal 1653 è a Napoli dove conobbe e frequentò un altro grande pittore del periodo
quale Luca Giordano. Tra il 1657 e il 1659 affrescò le porte della città
durante la peste; di queste opere rimane oggi solo quella su porta San Gennaro.
Risalenti al suo periodo napoletano, diverse altre furono le opere compiute dal
Preti. Vi fu infatti il Ritorno del figliol prodigo al Palazzo Reale ed altre
tele conservate in alcune chiese napoletane.
Nel 1661 l'artista si trasferì a Malta, chiamato dal Gran maestro dell'ordine
di Malta Raphael Cotoner. Sull'isola realizzò buona parte della decorazione
della Concattedrale di San Giovanni a La Valletta e la Conversione di San
Paolo, nella vecchia Cattedrale di San Paolo a Medina per conto dei Cavalieri
Ospitalieri, e altre opere per le varie chiese maltesi. Morì nel 1699 a La Valletta.
Mattia Preti. Sant'Ambrogio
Luogo: Milano, Museo Diocesano (c.so Porta Ticinese 95)
Periodo: dal 6 dicembre 2013 al 12 gennaio 2014
Inaugurazione: giovedì 5 dicembre ore 17.30
Orari: martedì - domenica: 10 - 18 (la biglietteria chiude alle 17.30). Lunedì chiuso (eccetto festivi)
Ingresso: Intero 8,00 Euro; Ridotto e convenzioni 5,00 Euro; Scolaresche 2,00 Euro; Comitive e gruppi (min 15 max 25) 6,00 Euro. Martedì, 4,00 Euro
Per informazioni: tel. 02.89420019; info.biglietteria@museodiocesano.it