Jole Veneziani. Alta moda e società a Milano
Milano - Villa Necchi Campiglio (via Mozart 14)
Da giovedì 10 ottobre a domenica 24 novembre 2013
Un'esposizione rievoca, attraverso un'attenta selezione dei materiali
dell'Archivio Veneziani, la figura e la carriera della stilista che è stata tra
i fondatori dell'Alta moda italiana e pioniera del Made in Italy nel mondo.
Quello di Milano è il primo appuntamento di un progetto che, una volta
terminato lo studio sul patrimonio dell'Archivio, si concretizzerà in una
grande mostra itinerante che porterà l'Atelier Veneziani nelle capitali europee
e del Far East.
Dal 10 ottobre al 24 novembre 2013, Villa Necchi Campiglio a Milano, la casa
museo di proprietà del FAI - Fondo Ambiente Italiano, ospiterà una mostra che
rievoca la storia di Jole Veneziani (1901-1989), protagonista della creazione,
negli anni Cinquanta e Sessanta, dell'Alta moda italiana e pioniera
dell'affermazione del Made in Italy nel mondo, nonché figura di primo piano
della rinascita postbellica di Milano.
La rassegna, curata da Fernando Mazzocca, promossa dalla Fondazione Bano e dal
FAI, presenterà abiti d'epoca, bozzetti e fotografie, oltre a filmati,
documenti, oggetti di sartoria, scelti tra gli oltre 15.000 pezzi dell'Archivio
Veneziani, acquisito nei primi anni Ottanta dalla fondazione padovana.
L'allestimento, studiato da Corrado Anselmi, è stato appositamente pensato per
far dialogare in modo armonico le creazioni di Jole Veneziani con i ricchi
ambienti di Villa Necchi Campiglio, combinando la storia della moda e del
costume, con quella della Milano del Novecento.
Milano è stata la citta che accolse una giovanissima Veneziani quando, da
Taranto, si trasferì con tutta la sua ricca e numerosa famiglia. E fu nel
capoluogo lombardo dove, dopo una breve esperienza come amministratrice di
un'importante ditta di pelli, sviluppò la sua vocazione per la moda e un fiuto
da vera imprenditrice.
Ad aprire l'esposizione vi sarà la ricostruzione di una giornata tipo di una
donna dell'alta borghesia milanese, scandita da manichini che indossano i capi
originali creati da Jole Veneziani, intenti nel preparare la tavola per il
pranzo, giocare a carte, leggere una rivista, …
Jole Veneziani comprese come, anche negli anni più bui della seconda guerra
mondiale, si andassero manifestando un desiderio di rinascita e la voglia di
ritornare alle gioie della vita. Nel 1937 aprì un laboratorio di pellicceria in
via Nirone cui si affiancava la sartoria nel 1943, e nel 1946 la produzione di
Haute Couture, dopo aver trasferito definitivamente nel 1944 la sua sede in via
Montenapoleone in una Milano ancora sotto le bombe e piena di macerie.
Proprio per far rivivere al pubblico lo spirito di quegli anni, a Villa Necchi
Campiglio verrà ricostruita l'atmosfera dell'Atelier Veneziani di via
Montenapoleone, con oggetti di sartoria e modelli originali accompagnati dalle
foto d'epoca degli ambienti e da quelle delle modelle in sala prove.
La sua creatività e la sua professionalità la condussero a partecipare alla
storica, e prima, sfilata di moda di Villa Torrigiani a Firenze, nel 1951, che
segnò la nascita dell'Alta moda italiana. Organizzata da Giovanni Battista
Giorgini, l'evento vide la presenza dei cosiddetti ‘13 apostoli', esponenti
delle più importanti sartorie d'Italia - da Roma, Carosa, ovvero la principessa
Giovanna Caracciolo, Alberto Fabiani, la principessa Simonetta Visconti, Emilio
Schubert, Antonelli; da Milano, Jole Veneziani, Vanna, Noberasko, Germana
Marucelli; Gallotti, ossia la Tessitrice dell'Isola, Pucci; da Firenze, il
padrone di casa Giorgini - che seppero rompere il monopolio francese e aprire la
strada al Made in Italy.
Per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta, il lussuoso atelier della Veneziani al
numero 8 di via Montenapoleone non è stato solo la grande officina creativa di
uno stile unico e universalmente apprezzato, ma anche un centro di aggregazione
della mondanità milanese, grazie alle clienti celebri, attrici e regine del
‘bel mondo', con cui lei, temperamento curioso e vivacissimo, intrattenne anche
rapporti di amicizia. Da quelle sale dorate e risplendenti di specchi sono
passate Josephine Baker, Marlene Dietrich, Maria Callas, Elsa Martinelli, Lucia
Bosè, Wally Toscanini, Anna Proclemer, Giovanna Ralli, Paola Pitagora, Anna
Bonomi Bolchini, Ljuba Rizzoli, Emanuela Castelbarco, Sandra Milo, Franca Rame,
Ornella Vanoni.
Il percorso espositivo prosegue con la sezione che si focalizzerà sul
personaggio Jole Veneziani. Sempre accompagnato dai modelli originali delle sue
creazioni, il visitatore verrà condotto sulle tracce della storia della
stilista, attraverso un'accurata selezione di bozzetti originali, le
testimonianze delle personalità che l'hanno incontrata, le copertine delle
riviste che hanno immortalato lei e i suoi vestiti - memorabile quella di Life
del 14 aprile 1952 -, i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e
internazionale.
E ancora le fotografie della famiglia Veneziani, delle sfilate tenute in tutto
il mondo e delle modelle celebri.
Verranno, inoltre, approfonditi alcuni momenti particolarmente significativi
della sua carriera, come la consulenza per l'Alfa Romeo, per la quale studiò,
sul modello delle case automobilistiche americane, carrozzerie e interni,
realizzati a colori vivaci, o come il prestigioso incarico di “infiorare” la
Scala per la prima del 7 dicembre, dove molte partecipanti andarono vestite
proprio con i suoi magnifici abiti.
Non mancherà l'incontro con il cinema, il teatro e la televisione con
un'apposita area nel percorso in cui verranno proiettati filmati d'epoca.
Accompagna la mostra un album basato sulle foto d'epoca edito da Marsilio
editori.
L'ARCHIVIO VENEZIANI
È il 2007 quando questo progetto, rivolto alla conservazione e alla tutela
della memoria artistica della creatrice di moda Jole Veneziani, prende forma.
Un progetto che ha visto Fondazione Bano impegnata in un intenso lavoro di
catalogazione e inventariazione del materiale proveniente dallo storico atelier
della famosa stilista, grazie alla collaborazione col Corso di Laurea in
Cultura e tecnologia della moda dell'Università di Padova e l'Università IUAV
di Venezia. Con oltre 15.000 pezzi tra abiti, tessuti, disegni, fotografie e
accessori, l'Archivio Veneziani, pervenuto a Federico Bano, Presidente
dell'omonima fondazione, nei primi anni Ottanta, è ancora oggi oggetto di
ulteriori approfondimenti.
L'obiettivo è di conservare e tutelare la memoria storica di questa grande
sarta che è stata uno dei protagonisti del made in Italy e indiscusso esempio
di creatività, entusiasmo e imprenditoria femminile, e del suo atelier. Questo
materiale, soprattutto il nucleo delle oltre duemila fotografie realizzate
spesso da grandi fotografi, costituiscono anche una straordinaria
documentazione, per i personaggi, i luoghi e le situazioni rappresentati, della
storia e della società italiane tra la seconda metà degli anni Trenta e gli
anni Sessanta.
L'archivio non vuole essere solo questo, ma anche un'opportunità di crescita,
di studio e testimonianza ‘viva' di un momento così importante della Moda
Italiana e della sua creatività. Per tale motivo ha aderito al progetto “Archivi
della moda del Novecento”, elaborato da ANAI e del Ministero per i beni e le
attività culturali.
VILLA NECCHI CAMPIGLIO
Villa Necchi Campiglio di Milano (via Mozart 14) è stata realizzata da Piero
Portaluppi tra il 1932 e il 1935 per il nucleo familiare composto da Angelo
Campiglio, sua moglie Gigina Necchi e sua cognata Nedda. Il mondo dei Necchi
Campiglio è quello dell'alta borghesia industriale lombarda, classe agiata, ma
anche tenace lavoratrice e al passo coi tempi. A Portaluppi subentrerà Tomaso
Buzzi, che, nel secondo dopoguerra, conferirà alle sale un aspetto più classico
e tradizionale. La Villa ospita inoltre la Collezione Alighiero ed Emilietta
de' Micheli e, al piano terra, la Collezione Claudia Gian Ferrari di opere
italiane del XX secolo.
Villa Necchi Campiglio è un Bene del FAI - Fondo Ambiente Italiano ed è
inserita nel circuito Case Museo di Milano.
La manifestazione sarà resa possibile grazie al prezioso contributo di Eni, che
in qualità di partner principale del calendario degli “Eventi nei Beni del FAI”
sostiene la Fondazione in questo importante progetto.
Rinnovano il loro contributo PIRELLI, che da molti anni sostiene la Fondazione,
e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il secondo anno consecutivo
ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto
al FAI.
Orario: dal mercoledì alla domenica, 10-18 (ultimo ingresso alle 17.15)
Ingresso: villa + mostra: adulti: € 11,00; bambini (4-14 anni): € 4,00 - Iscritti FAI: € 4,00
Informazioni: Villa Necchi Campiglio tel. 02.76340121