Arte

55. Esposizione Internazionale d'Arte
Il Palazzo Enciclopedico e il Padiglione Italia

Venezia - Giardini e all'Arsenale
Dall'1 giugno al 24 novembre 2013

La 55. Esposizione Internazionale d'Arte si svolgerà dall'1 giugno al 24 novembre 2013 ai Giardini e all'Arsenale (vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), nonché in vari luoghi di Venezia.

IL PALAZZO ENCICLOPEDICO
Dall'1 giugno al 24 novembre 2013
Sarà aperta al pubblico da sabato 1° giugno a domenica 24 novembre 2013 ai Giardini e all'Arsenale la 55. Esposizione Internazionale d'Arte dal titolo Il Palazzo Enciclopedico, curata da Massimiliano Gioni e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Il titolo scelto dal curatore Massimiliano Gioni per la 55. Esposizione Internazionale d'Arte è: Il Palazzo Enciclopedico. Massimiliano Gioni ha introdotto la scelta del tema evocando l'artista auto-didatta italo-americano Marino Auriti che “il 16 novembre 1955 depositava presso l'ufficio brevetti statunitense i progetti per il suo Palazzo Enciclopedico, un museo immaginario che avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell'umanità, collezionando le più grandi scoperte del genere umano, dalla ruota al satellite. L'impresa di Auriti rimase naturalmente incompiuta, ma il sogno di una conoscenza universale e totalizzante attraversa la storia dell'arte e dell'umanità e accumuna personaggi eccentrici come Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti visionari che hanno cercato - spesso invano - di costruire un'immagine del mondo capace di sintetizzarne l'infinita varietà e ricchezza.”

La Mostra è affiancata da 88 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 10 i Paesi presenti per la prima volta: Angola, Bahamas, Regno del Bahrain, Repubblica della Costa d'Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay e Tuvalu.
 
Novità assoluta è anche la partecipazione della Santa Sede con una mostra allestita nelle Sale d'Armi. In Principio è il titolo scelto dal Card. Gianfranco Ravasi (Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura) per il Padiglione curato da Antonio Paolucci (Direttore dei Musei Vaticani).
 
Sia la Santa Sede che l'Argentina, il Sudafrica e gli Emirati Arabi saranno ospitati nei nuovi padiglioni restaurati dalla Biennale nelle Sale d'Armi all'Arsenale.
 
Il Padiglione Italia in Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee - è curato quest'anno da Bartolomeo Pietromarchi con una mostra dal titolo “vice versa”.
 
Sono 47 gli Eventi Collaterali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro, dislocati in numerose sedi della città di Venezia.
 
Grazie a un accordo tra la Biennale di Venezia e il Teatro la Fenice è reso possibile il Progetto Speciale Madama Butterfly. L'ideazione di scene e costumi sono affidati all'artista giapponese Mariko Mori, la regia allo spagnolo Àlex Rigola che dal 2010 è direttore della Biennale Teatro (Teatro la Fenice 21 > 30 giugno e 12 > 31 ottobre 2013).
 
 
LA MOSTRA INTERNAZIONALE
Il Palazzo Enciclopedico forma un unico percorso espositivo che si articola dal Padiglione Centrale (Giardini) all'Arsenale, con opere che spaziano dall'inizio del secolo scorso a oggi, e con molte nuove produzioni, includendo più di 150 artisti provenienti da 38 nazioni.

“Nel corso di questi anni - spiega il Presidente Paolo Baratta - nella rappresentazione del contemporaneo è cresciuto il desiderio dei nostri curatori di mettere gli artisti in prospettiva storica o di affinità reciproca, evidenziando legami e relazioni sia col passato, sia con altri artisti del presente. Nello stesso tempo, rispetto all'epoca delle avanguardie, è cresciuta sempre più l'attenzione verso l'intensità della relazione tra l'opera e lo spettatore (viewer) il quale, ancorché scosso da gesti e provocazioni, alla fine ricerca nell'arte l'emozione del dialogo con l'opera, che deve provocare quell'ansia ermeneutica, quel desiderio di andare oltre che ci si attende dall'arte.”
 
“In questa direzione - prosegue Baratta - compie un passo decisivo questa Biennale che dà vita a una grande mostra-ricerca. Con Il Palazzo Enciclopedico Massimiliano Gioni, assai più che portarci un elenco di artisti contemporanei, riflette sulle loro spinte creative e sembra portare ancora più avanti il quesito: ma qual è il mondo degli artisti? L'interesse prospettico arriva al punto da ricercare relazioni con mondi diversi, per cui sono rappresentate opere di artisti contemporanei, ma anche opere del passato, riferimenti diversi, lavori che non hanno la pretesa di opere d'arte, ma che fanno parte degli stimoli a immaginare e sognare oltre la realtà, un'altra realtà. Insomma, quelle visioni che hanno nel tempo classico sollecitato le ‘aspirazioni' degli artisti, nel tempo moderno le ‘ossessioni' degli stessi, e a dar forma sensibile alle une e alle altre, fino al tempo presente, ove si verifica un vero e proprio capovolgimento. Oggi, ci sembra dire Gioni, è la realtà ordinaria a offrire su una tavola imbandita una pletora di immagini e visioni per l'uso quotidiano, e che tutte ci colpiscono senza possibilità di sfuggirle e che l'artista dovrebbe semmai attraversare restando indenne, come Mosè il Mar Rosso.”
 
La Mostra è ispirata all'utopistica idea creativa di Marino Auriti che nel 1955 depositò all'ufficio brevetti statunitense il progetto di un Palazzo Enciclopedico, un museo immaginario che avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell'umanità. Auriti progettò un edificio di 136 piani che avrebbe dovuto raggiungere i 700 metri di altezza e occupare più di 16 isolati della città di Washington. “L'impresa rimase incompiuta - racconta Massimiliano Gioni - ma il sogno di una conoscenza universale e totalizzante attraversa la storia dell'arte e dell'umanità e accomuna personaggi eccentrici come Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti che hanno cercato - spesso in vano - di costruire un'immagine del mondo capace di sintetizzarne l'infinita varietà e ricchezza. Oggi, alle prese con il diluvio dell'informazione, questi tentativi di strutturare la conoscenza in sistemi omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari e ancor più disperati.”
 
“Sfumando le distinzioni tra artisti professionisti e dilettanti, tra outsider e insider, l'esposizione adotta un approccio antropologico allo studio delle immagini, concentrandosi in particolare sulle funzioni dell'immaginazione e sul dominio dell'immaginario. Quale spazio è concesso all'immaginazione, al sogno, alle visioni e alle immagini interiori in un'epoca assediata dalle immagini esteriori? E che senso ha cercare di costruire un'immagine del mondo quando il mondo stesso si è fatto immagine?”
 
Il Palazzo Enciclopedico indaga il desiderio di sapere e vedere tutto: è una mostra sulle ossessioni e sul potere trasformativo dell'immaginazione. La mostra si apre al Padiglione Centrale ai Giardini con una presentazione del Libro Rosso di Carl Gustav Jung. “Nei vasti spazi dell'Arsenale - ridisegnati per l'occasione in collaborazione con l'architetto Annabelle Selldorf - l'esposizione è organizzata secondo una progressione dalle forme naturali a quelle artificiali, seguendo lo schema tipico delle wunderkammer cinquecentesche e seicentesche.” Dalle numerose opere ed espressioni figurative in mostra, che includono film, fotografie, video, bestiari, labirinti, tavole enciclopediche, performance e installazioni, “emerge una costruzione complessa ma fragile, un'architettura del pensiero tanto fantastica quanto delirante.”
 
“Il Palazzo Enciclopedico - conclude Gioni - è una mostra in cui si rende manifesta una condizione che condividiamo tutti, e cioè quella di essere noi stessi media, di essere conduttori di immagini, di essere persino posseduti dalle immagini.”
 
 
BIENNALE SESSIONS, IL PROGETTO PER LE UNIVERSITÀ
Si rinnova per il quarto anno consecutivo, e dopo lo straordinario successo degli anni precedenti, il progetto Biennale Sessions che la Biennale dedica alle istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione nel campo delle arti o nei campi affini, Università e Accademie di Belle Arti. L'obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con vitto a prezzo di favore, la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratis, assistenza all'organizzazione del viaggio e soggiorno. Al progetto hanno finora aderito 18 Università internazionali, di cui 5 italiane e 13 straniere, altre 12 sono in via di formalizzazione.


MEETINGS ON ART
La Biennale organizza durante tutto il periodo di Mostra il programma di Meetings on Art, una serie di conferenze, spettacoli e dibattiti, arricchiti quest'anno dal progetto di Marco Paolini. Artista invitato da Gioni alla 55. Esposizione, Paolini racconterà storie e pensieri presso lo spazio Álvaro Siza del Giardino delle Vergini in Arsenale che ospiterà l'installazione FÉN, un mappamondo di utensili e fieno attorno al quale Paolini presenterà le sue performance. In programma alla ripresa autunnale quattro appuntamenti centrati sul mito dell'artista autodidatta, L'esistenza è altrove; sull'antropologia delle immagini e della storia dell'arte, Immagine-mondo; sulle Enciclopedie e altri viaggi dell'immaginazione, Niente è più dolce che sapere tutto. L'ultimo incontro, Let's Talk About Us, è fissato per il 24 novembre 2013, giorno di chiusura della 55. Esposizione.

In merito a questi due progetti della Biennale, il Presidente Baratta afferma: “Desideriamo che la visita faccia parte dell'attività curriculare degli studenti e che la Biennale rappresenti un luogo di ricerca dove si osserva, si sviluppano riflessioni, si elaborano dei progetti.”
 
Anche per il 2013 è prevista l'attività Educational che si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, delle università e delle accademie d'arte, professionisti, aziende, esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative, condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale di Venezia, mirano a un coinvolgimento attivo dei partecipanti e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.
 
La cerimonia di premiazione e inaugurazione della 55. Esposizione avrà luogo sabato 1° giugno ai Giardini alle ore 11, con la consegna dei Leoni d'oro alla carriera a Maria Lassnig e Marisa Merz, e dei premi ufficiali assegnati dalla giuria internazionale composta da Jessica Morgan (Gran Bretagna) Presidente, Sofía Hernández Chong Cuy (Messico), Francesco Manacorda (Italia), Bisi Silva (Nigeria), Ali Subotnick (Stati Uniti).

 
IL CATALOGO E LA GUIDA
Il catalogo della 55. Esposizione si compone di due volumi (pp. 756): il primo, dedicato all'Esposizione Internazionale, contiene riproduzioni delle opere degli artisti in Mostra, testi monografici sugli artisti partecipanti e una sezione speciale di saggi, coordinati da Sina Najafi e Jeffrey Kastner della rivista Cabinet, nella quale storici dell'arte, filosofi, accademici e scrittori affrontano, descrivono e discutono varie forme di ossessione, sistemi di conoscenza, avventure del sapere e altri viaggi dell'immaginazione. Il secondo volume è dedicato alle Partecipazioni Nazionali e agli Eventi Collaterali. La guida completa e dettagliata alla Mostra (pp. 304) è uno strumento indispensabile per la visita: contiene scritti monografici su tutti gli artisti invitati alla 55. Esposizione e include oltre 150 voci, testi e informazioni utili su tutti i Padiglioni Nazionali e gli Eventi Collaterali. Entrambi i prodotti editoriali sono realizzati da Marsilio Editori.

 
Le giornate di vernice e gli appuntamenti organizzati nel corso della 55. Esposizione saranno documentati in un ampio palinsesto composto da reportage e video-interviste realizzato da Ultrafragola tv, visibile sul Mediacenter del sito istituzionale www.labiennale.org.
 
La 55. Esposizione Internazionale d'Arte è realizzata anche con il sostegno di Swatch, partner della manifestazione, e di Enel, Japan Tobacco International, Foscarini, Vela-Hello Venezia, illycaffè, Ferrovie dello Stato Italiane e Gi Group.



PADIGLIONE ITALIA
VICE VERSA
Venezia (Tese delle Vergini, Arsenale)
1 giugno - 24 novembre 2013
Curatore Bartolomeo Pietromarchi
Commissario Maddalena Ragni

IL PROGETTO ESPOSITIVO
Vice versa è il titolo scelto dal curatore Bartolomeo Pietromarchi per il progetto espositivo del Padiglione Italia alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso la Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee.

Vice versa riprende un concetto teorizzato da Giorgio Agamben nel volume Categorie italiane. Studi di Poetica (1996), in cui il filosofo sostiene che per interpretare la cultura italiana sia necessario individuare una “serie di concetti polarmente coniugati” capaci di descriverne le caratteristiche di fondo. Binomi quali tragedia/commedia, architettura/vaghezza o velocità/leggerezza divengono così originali chiavi di lettura di opere e autori fondanti della nostra storia culturale.

Questa attitudine speculare e dialettica, e in particolare la dimensione del doppio, è uno degli aspetti che più profondamente caratterizzano l'arte contemporanea italiana. Basti citare la poetica di artisti come Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Luigi Ontani e Gino De Dominicis che basano la propria ricerca su polarità contrapposte: ordine e disordine, immagine e riflesso, visibile e invisibile, i confini tra realtà e finzione, originale e copia, tragedia e commedia tendono a dissolversi. La natura antitetica della nostra cultura produce così opere che ribaltano la realtà in finzione e la finzione in realtà, dove nel gioco del vice versa il paesaggio diviene palcoscenico, la storia performance, l'opera teatro, l'immaginario popolare storia personale.

Ispirandosi a questa visione, vice versa propone un percorso espositivo composto da sette stanze, sette ambienti ognuno dei quali ospita due artisti in dialogo tra loro, dove il senso profondo di questa vocazione dialettica è manifestato dalle opere esposte.

La mostra diviene così un viaggio ideale nell'arte italiana di oggi e di ieri, un itinerario che racconta identità e paesaggi - reali e immaginari - esplorando la complessità e le stratificazioni della vicenda artistica e antropologica del paese. Un ritratto dell'arte recente non più letta come contrapposizione tra movimenti e generazioni, ma come un atlante di temi e di attitudini, riconducibili alla storia e alla cultura nazionali, in un dialogo incrociato di corrispondenze, derivazioni e differenze, tra figure di maestri riconosciuti e artisti delle generazioni successive.

I QUATTORDICI ARTISTI INVITATI SONO:
Francesco Arena, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Flavio Favelli, Luigi Ghirri, Piero Golia, Francesca Grilli, Marcello Maloberti, Fabio Mauri, Giulio Paolini, Marco Tirelli, Luca Vitone, Sislej Xhafa.

Vice versa si presenta così come un'esplorazione dei caratteri fondanti della nostra identità culturale e artistica contemporanea articolata in un percorso tematico suddiviso in sette aree. Il doppio sguardo sul paesaggio, in cui il significato di luogo, sospeso tra visione e memoria, emerge dalle opere di Ghirri e di Vitone; il rapporto sofferto e contraddittorio con la storia declinato tra dimensione personale e collettiva si manifesta in Mauri e Arena che affrontano, attraverso il filtro del corpo e della dimensione performativa, i buchi irrisolti della storia. Ancora, il gioco dialettico e i continui slittamenti tra tragedia e commedia si ritrovano nei lavori di Golia e Xhafa sempre in bilico tra vita vissuta e vita immaginata; una dimensione presente anche nelle opere di Maloberti e Favelli che rendono sensibili gli sconfinamenti tra autobiografia e immaginario collettivo attraverso riferimenti alla cultura e alle tradizioni popolari. Una propensione dialettica è da sempre propria del lavoro di Giulio Paolini, che dialoga in mostra con Marco Tirelli sul tema dell'arte come illusione, come sguardo prospettico: un invito ad entrare in una dimensione ulteriore, costringendoci a restare in equilibrio sul confine tra realtà e rappresentazione. Il percorso della mostra ritrova questo gioco anche nella contrapposizione tra suono e silenzio, tra libertà di parola e censura, come nella ricerca di Massimo Bartolini e di Francesca Grilli, per terminare con le opere di Baruchello e Benassi in quella tensione tra frammento e sistema in cui l'umana ambizione ad archiviare e a classificare si scontra con l'impossibilità e il fallimento.

La mostra presenta opere per lo più prodotte appositamente per l'occasione: installazioni, sculture, dipinti, performance, interventi sonori e ambientali - all'interno e all'esterno del Padiglione - restituiscono alla nostra arte recente quella complessità vitale, fatta di intuizioni e contraddizioni, che, nel gioco del vice versa, trova uno dei suoi elementi fondanti, affermando il proprio statuto di originalità e il rilievo internazionale che le compete.

IL CATALOGO
L'immagine coordinata di vice versa - dal logo alla campagna di comunicazione, dagli inviti alla pannellistica fino al catalogo - sarà sviluppata da Mousse Agency. La pubblicazione che accompagna la mostra sarà edita in doppia lingua, italiano e inglese, e raccoglierà un'importante selezione di materiali inediti che documenteranno l'ideazione e l'elaborazione delle opere. Oltre alle sezioni dedicate ai singoli artisti, complete di schede tecniche e informazioni sulla loro ricerca, il catalogo rifletterà la struttura del percorso espositivo, con sette saggi dedicati a ciascuno dei dialoghi tematici in cui è suddiviso, a firma di importanti critici italiani e stranieri.

IL PROGETTO DI CROWDFUNDING
Al fine di sostenere la mostra vice versa al Padiglione Italia alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, il curatore ha avviato un progetto di crowdfunding sulla scia di alcune recenti esperienze internazionali di successo come, ad esempio, nelle campagne Tous Mécènes del Louvre e Let's Build a Goddamn Tesla Museum negli Stati Uniti. Vice versa sarà così un'occasione per sperimentare inediti percorsi di sostegno e modalità alternative di finanziamento e di partecipazione a un evento culturale.
A partire dal 12 febbraio 2013 sarà lanciato il progetto di crowdfunding che permetterà a chiunque di partecipare attivamente e di sostenere in prima persona la manifestazione.
Tale iniziativa sarà finalizzata al sostegno delle produzioni degli artisti; della mediazione culturale della promozione e comunicazione; dell'organizzazione di incontri con artisti e opinion leader; di un convegno finale sui temi del Padiglione.
Lo spirito di partecipazione e il sostegno al progetto espositivo saranno riconosciuti con una serie di benefit corrispondenti ai target di supporto.
La raccolta fondi, che avrà la durata di 90 giorni, sarà inaugurata con eventi a Roma, Milano, Londra e New York, per poi proseguire sul web (www.viceversa2013.org).

INFORMAZIONI
Inaugurazione Padiglione Italia: giovedì 30 maggio 2013, ore 11.30
Apertura al pubblico: dal 1 giugno al 24 novembre 2013
Luogo: Venezia, Tese delle Vergini all'Arsenale