Arte

Futurismo. Filippo Tommaso Marinetti, l'avanguardia giuliana e i rapporti internazionali

Gorizia - Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Dal 28 novembre 2009 al 28 febbraio 2010

Raoul Cenisi, La casa del pazzo, 1933, olio su tela

Tullio Crali, Prima che s'apra il paracadute, 1939, olio su tela

Farfa, Gran bullone, 1931 ca., terracotta policroma

Luigi Spazzapan, Case in velocità, 1924, tempera su carta

La mostra sarà allestita in due sedi: la nuova, modernissima e tecnologica sala espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via Carducci, e i saloni del Castello di Gorizia (Sala degli Stati Provinciali e Sala del Conte).
Nella sala della Fondazione Carigo sarà allestita la prima sezione della rassegna, cioè quella dedicata alla figura di Filippo Tommaso MARINETTI, fondatore carismatico e capo storico del Futurismo, e ai suoi rapporti con l'avanguardia giuliana.
Del geniale e generoso intellettuale e organizzatore culturale, noto, imitato e stimato nell'area delle avanguardie di tutto il mondo, sarà infatti possibile offrire una ricca, visibile e godibile documentazione, con materiali eccezionali per originalità, qualità e quantità: lettere in varie lingue, manoscritti autografi, cartoline che, da sole, costituiscono autentiche opere d'arte, bozze con correzioni e note autografe, riviste, libri in pregevoli edizioni italiane, francesi, russe, tedesche, inglesi, ceche, giapponesi e di vari paesi di lingua spagnola, fotografie, manifesti e dipinti opera di alcuni grandi artisti che ritraggono Marinetti e/o che testimoniano, per citazione, dipinti di alcuni tra i maggiori esponenti del cosiddetto primo Futurismo, o degli "anni eroici", antecedenti cioè lo scoppio della prima guerra mondiale (Boccioni, Severini, Russolo, Carà, Balla, Soffici, Depero).

La mostra, ideata e realizzata a Gorizia, al confine orientale d'Italia, intende infatti documentare, tra gli altri, un aspetto fondamentale del Futurismo, piuttosto trascurato nelle numerose e grandi rassegne allestite in Italia e all'estero: la grande battaglia interventista sostenuta dai futuristi che vide in Trieste, "rossa polveriera d'Italia", un fondamentale punto di riferimento.

L'esposizione intende inoltre documentare e ricordare i rapporti di Marinetti con il mondo culturale giuliano, interrotti dalla Guerra Mondiale e che tuttavia ripresero con vigore, ancor prima a Gorizia che a Trieste, nel 1919, allorché l'intellettuale Sofronio Pocarini, dichiarò la propria adesione al Futurismo e al Partito Futurista nel n. 15 - 16 di "Roma Futurista", codiretto dal goriziano Enrico Rocca, e pubblicò su "La Voce dell'Isonzo", l'11 ottobre 1919, il "Manifesto di fondazione del Movimento Futurista per la Venezia Giulia.

In particolare, la mostra potrà giovarsi, per la prima volta, della totale disponibilità dell'eccezionale archivio di Bruno G. Sanzin, che fu il principale referente di Marinetti a Trieste.
Sarà altresì documentata l'avventura fiumana di D'Annunzio e le esperienze di ogni genere che si consumarono nella città liburnica e che attirarono pure diversi goriziani e triestini, che poi guardarono con attenzione al Futurismo.

Trieste e Gorizia furono importanti punti di riferimento dell'eccezionale fenomeno che ebbe, unico tra i grandi movimenti culturali italiani, autentica influenza e dimensione internazionale. Pure Lubiana e Zagabria ebbero rapporti con Marinetti e con l'avanguardia giuliana.
Il 1924 fu l'anno più fertile per l'avanguardia giuliana e pure per la vita artistica del primo dopoguerra in queste terre e a Gorizia in particolare. Si consumò infatti nel corso di quei dodici mesi l'eccezionale esperienza culturale de "L'Aurora", la splendida rivista d'avanguardia ideata e diretta da Sofronio Pocarini con la partecipazione del primo nucleo futurista triestino, che vedeva ancora uniti Giorgio Carmelich, Emilio Mario Dolfi, Nino Jablowski e Bruno Giordano Sanzin. A Trieste, negli stessi mesi, veniva pubblicata "Energie Futuriste", più dimessa nella veste tipografica ma non meno interessante de "L'Aurora"; i collaboratori erano gli stessi; notevoli erano pure i rapporti internazionali, testimoniati dagli scambi con alcune tra le più importanti riviste d'avanguardia europee. Tra il 13 e il 30 aprile a Gorizia si era tenuta la I esposizione goriziana di Belle Arti, che aveva offerto, auspici Pocarini e Antonio Morassi, un significativo segnale di ripresa della vita culturale cittadina dopo la tragedia della guerra. Fu un momento magico di confronto ma pure di unione tra artisti e intellettuali, giovani e giovanissimi, italiani e sloveni. Negli anni successivi l'unità venne meno; vicende e contrasti personali, scelte diverse in campo artistico – culturale e/o anche politico, condizioni sociali e politiche mutate, determinarono una diaspora di non pochi protagonisti di quella formidabile stagione, anche se non mancarono momenti e spunti di grande interesse sia sul fronte goriziano che su quello triestino con una continuità di rapporti con Marinetti e i Futuristi italiani, garantita da Sanzin e, con uno speciale ruolo assunto da Giorgio Carmelich, sempre avanguardista ma ormai distante dal Futurismo, nonché da Augusto Cernigoj, che tentò una interessante quanto effimera esperienza costruttivista, assieme a Edvard Stepančič.
N
ello stesso periodo Pocarini volle cimentarsi pure nella pittura; qualche apprezzabile esito, inoltre, fornirono Bruno Ernesto Cossar e Luigi Fattorello.

Nel 1929, dopo cinque anni, si teneva la II esposizione goriziana di Belle Arti, promossa da Pocarini, che faceva registrare l'esordio di Tullio Crali, destinato a notevoli fortune come pittore, scenografo, progettista di architettura e animatore futurista; con lui l'amico Raoul Cenisi, avanguardista più sensibile alle influenze espressioniste.
Nel 1931, al Circolo di Lettura di Gorizia, Pocarini organizzava e Marinetti "verniciava" la Mostra futurista, dedicata ai pittori futuristi giuliani.
A Trieste continuava l'azione dello scrittore e poeta Bruno G. Sanzin, puntuale e fedele referente di Marinetti, instancabile animatore di iniziative editoriali ed espositive, quali la I mostra triestina di Pittura e Aeropittura futurista, 1931, e la Mostra nazionale di fotografia futurista, 1932, dotate di originali cataloghi e capaci di coinvolgere numerosi artisti, non solo locali.

In campo letterario a Trieste pubblicarono Vladimiro Miletti, Aristide Mattiussi, Carlo Luigi Cergoly (Sempresù). Artisti di area futurista furono Trisno (Tristano Pantaloni), Marcello Claris, Ugo Carà, Maria Lupieri, Ferruccio Demanis, Wanda Wulz e altri, meno noti quali futuristi, ma di certo influenzati dal movimento di Marinetti. Dopo la morte improvvisa di Pocarini (1934) Crali assunse a Gorizia pure l'impegno di organizzatore culturale e rappresentante del Futurismo, mentre a Trieste proseguì con continuità l'opera di Sanzin; entrambi mantennero stretti rapporti, fino alla fine, occorsa nel 1944, con il capo storico e fondatore del Futurismo, F.T. Marinetti.
Questa sezione della mostra testimonierà, attraverso l'uso combinato di materiale documentario, manoscritto e a stampa, libri, disegni e dipinti, l'evoluzione, le battute d'arresto, le riprese e la conclusione del movimento futurista e dei contestuali momenti d'avanguardia nella Venezia Giulia. Uno speciale omaggio sarà offerto al grande artista Tullio Crali.

Un particolare approfondimento la rassegna dedicherà al tema Il futurismo a Berlino, vivace luogo di incontro delle avanguardie europee, con le ricche testimonianze di rapporti tra gli ambienti d'avanguardia della metropoli tedesca, i futuristi italiani e gli avanguardisti sloveni.

Con il contributo della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia.


SCHEDA TECNICO - ILLUSTRATIVA DELLE MOSTRE
Istituzioni promotrici:
Comune di Gorizia, Fondazione Carigo
Con la partecipazione straordinaria dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano

Le rassegne vengono organizzate e promosse dal COMUNE DI GORIZIA e dalla FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI GORIZIA nell'ambito del progetto GORIZIA, FUTURISMI DI FRONTIERA, sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con la partecipazione del Comune di Gorizia, della Provincia di Gorizia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, con il contributo della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia.

Impresa ideatrice e proponente:
Edizioni della Laguna srl
Via G. Marconi, 1 - 34070 Mariano del Friuli (GO)

Titoli e luoghi di realizzazione:
FUTURISMO. FILIPPO TOMMASO MARINETTI, L'AVANGUARDIA GIULIANA E I RAPPORTI INTERNAZIONALI
Sala Fondazione Carigo., via Carducci, 2, Gorizia

GLI ANNI TRENTA. OMAGGIO A TULLIO CRALI
Castello di Gorizia
Periodo: 28 novembre 2009 - 28 febbraio 2010

Oggetto della mostra:
documentare visivamente la nascita del Futurismo, attraverso le vicende biografiche e l'eccezionale attività letteraria e di proselitismo culturale del suo capo carismatico e fondatore, Filippo Tommaso Marinetti, con particolare insistenza sulla dimensione internazionale del grande movimento italiano e con uno speciale approfondimento documentario sul fronte dell'avanguardia tedesca; documentare altresì la nascita e lo sviluppo dei movimenti d'avanguardia collegati al Futurismo nell'area giuliana, con speciale attenzione agli influssi dal e sul mondo culturale sloveno, nonché ai rapporti (ricchi e quasi inesplorati) con il mondo dell'avanguardia europea.

Evidenza nella mostra:
il rilievo della partecipazione politica del Futurismo e dei suoi maggiori esponenti nella battaglia interventista, che si distinse per linguaggio e forza dei messaggi; la Venezia Giulia, e Trieste in particolare, costituirono un preciso punto di riferimento per F.T. Marinetti e i suoi sodali.

Scopi della mostra:
celebrare il Centenario della nascita del Futurismo che ricorre il 20 febbraio 2009, esattamente un secolo dopo la pubblicazione su "Le Figaro", il 20 gennaio 1909, del Manifeste du Futurisme, da parte di Filippo Tommaso Marinetti; celebrare altresì il novantesimo della nascita del "Movimento Futurista per la Venezia Giulia", contestuale alla pubblicazione su "La Voce dell'Isonzo", da parte di Sofronio Pocarini e Mario Vucetich, il giorno 11 ottobre 1919, del Manifesto di fondazione.
Onorare la figura del concittadino Tullio CRALI.

Materiali da esporre:
- importanti dipinti a olio, tempera e acquerello dei principali artisti italiani e sloveni;
- una selezione di dipinti e/o disegni di alcuni tra i maggiori esponenti del cosiddetto Primo Futurismo: Umberto BOCCIONI, Luigi RUSSOLO, Giacomo BALLA, Gino SEVERINI, Ardengo SOFFICI, Antonio SANT'ELIA; la presenza in mostra di almeno una loro opera indispensabile sia per caratterizzare la partecipazione delle istituzioni culturali di Milano che per documentare, per citazioni, le opere dei protagonisti della prima stagione futurista prebellica;
- ritratti del capo storico del futurismo opera di Nikolaj KULBIN, Gerardo DOTTORI, Alberto Gauro AMBROSI, TRISNO (Tristano Pantaloni), Francesco CANGIULLO;
- rare incisioni in xilografia e linoleumgrafia;
- disegni a gesso e matita;
- rarissime e preziose cartoline manoscritte e con interventi colorati di grandi artisti quali Giacomo Balla, Fortunato Depero, Giorgio Carmelich e Tullio Crali;
- lettere scritte da tutti i principali esponenti del Futurismo italiano agli interlocutori locali (trattasi di materiale autografo di grande rarità e di notevole valore anche grafico e artistico; si cita, ad esempio, una formidabile lettera policroma di Giacomo Balla);
- sculture in bronzo e in ceramica di particolare impatto visivo;
- manifesti a stampa;
- locandine e inviti d'epoca;
- libri illustrati e/o scritti da futuristi giuliani e da Marinetti nelle principali lingue del mondo: italiano, francese, russo, tedesco, inglese, spagnolo, giapponese, olandese, ceco, sloveno, croato, ungherese;
- altri materiali documentari di notevole interesse.

I prestatori:
gran parte dei materiali sono stati ricercati presso alcuni importanti collezionisti privati (Parigi, Berlino, Torino, Albissola Marina, Milano, Brescia, Trento, Rovereto, Verona, Parma, Mantova, La Spezia, Padova, Macerata, Gorizia, Monfalcone, Trieste, Pisa, Roma); per quanto riguarda le pubbliche istituzioni i prestiti provengono in particolare dalle Civiche Raccolte d'Arte, Museo del Novecento di Milano, dai Musei Provinciali di Gorizia, dalla Regione del Veneto, dal Comune di Portogruaro, dal Goriški Muzej di Nova Gorica, dalla Pilonova Galerija di Aidussina, dalla Moderna Galerija di Lubiana, nonché alla Società di Studi Fiumani di Roma.
Eccezionale quindi sarà la presenza delle Istituzioni Museali del Comune di Milano, che parteciperanno con dipinti e/o disegni di grandi artisti del cosiddetto Primo Futurismo.

Il catalogo:
il catalogo riprodurrà con ricchezza di immagini tutti i materiali esposti, che saranno schedati da specialisti; alcuni agili saggi e una incisiva cronologia guideranno il lettore alla visita della rassegna.

Referenti istituzionali:
Comune di Gorizia - Ufficio Cultura: Responsabile del castello
dr. Emanuela Uccello
tel. 0481 383287 - fax 0481 383352

Fondazione Carigo - referente
dott.ssa. Liliana Vidoz
coordinamento organizzativo dott.ssa Elena Vidoz
tel. 0481 537111 - fax 0481 534354

La didattica:
particolare attenzione sarà dedicata alla didascalizzazione della mostra, che sarà sintetica ma sufficiente a farne comprendere il senso anche al più disarmato visitatore.