Manfredo Massironi e la dinamica dell'oggetto visivo
di Roberto Zanon
La mostra antologica delle opere visuali di Manfredo Massironi (1937) è
l'omaggio che il Comune di Padova dedica ad un artista che negli anni ha saputo
coniugare operatività artistica e ricerca scientifica.
L'esordio in ambito artistico risale alla fine degli anni cinquanta quando
iniziano a delinearsi gli obiettivi della ricerca visiva di Massironi: il
superamento della tendenza dell'Informale, attraverso la produzione non di
"quadri" ma di oggetti visivi che recuperano i concetti di forma e
geometria, riconnettendosi alle esperienze costruttiviste, neoplastiche e concretiste.
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Nel 1960, assieme ad Alberto Biasi, Edoardo Landi, Toni Costa e Ennio Ludovico Chiggio l'artista dà vita al Gruppo Enne, una delle prime esperienze creative
finalizzate alla realizzazione di opere eseguite e firmate collettivamente, di
cui Massironi sarà significativo esponente anche dal punto di vista teorico.
Dal declinare degli anni sessanta, Massironi si dedica preferibilmente al lato
scientifico della sua ricerca, sempre più indirizzata agli studi sugli aspetti
psicologici della percezione visiva ed inizia una densa attività didattica di
docente di Psicologia generale presso le Università di Bologna, Roma ed infine
di Verona.
Accanto all'attività di docente, continua individualmente a sviluppare i tratti
caratteristici della sua ricerca artistica, che diviene a tutti gli effetti il
versante espressivo della parallela ricerca scientifica.
Relativamente alla mostra, la chiarezza formale delle opere di Manfredo Massironi
è scandita dalla limpida articolazione spaziale, magistralmente messa in opera
da Getulio Alviani, nel difficile, ma in questa occasione impeccabile, ambito
della Galleria Civica di Padova. Nella sequenza impostata le strutture di Massironi,
nella loro fittizia semplicità strutturale, stimolano e sollecitano, ancor oggi
a distanza di molti anni, una forte interazione percettiva. È l'esplicitazione
di come il nostro organo della visione, apparentemente il più vicino ad una
"realtà oggettiva", lasci spazio a delle "ambiguità" che lo
avvicinano agli altri organi percettivi del gusto, dell’olfatto, del tatto e
dell’udito.
Un'imperdibile mostra - gioiello che estende la rigorosità allestiva anche
agli altri strumenti comunicativi dal cartoncino-invito "interattivo"
all'interessante e ricco catalogo (edito da Allemandi, curato da Ennio Ludovico
Chiggio, studio Embtool con interventi di Annamaria Sandonà, Chiara Costa, Ugo Savardi,
Nicola Galvan): approntato in una elegante e sofisticata grafica è al contempo
efficace ed esaustivo, anche in termini di apparato documentativo.
Informazioni
Manfredo Massironi. La dinamica dell'oggetto visivo. Antologica
Luogo: Galleria Cavour, Padova
Periodo: 20 dicembre 2008 - 8 marzo 2009
Info: Studio Lavia (Pd) - tel. 049 8364188