Conversazione con Matteo Thun
di Ivana Riggi
I progetti di Matteo Thun “affascinano e seducono” per la “semplificazione
della complessità” che non è un impoverimento ma bensì, a mio avviso, un modo
diverso di “rispettare” la materia, la forma e la funzione. Tra le tante
esperienze ricordiamo quella iniziale con Ettore Sottsass con cui fondò, nel
1981, la Sottsass Associati e lo storico Gruppo Memphis. Per più di un decennio
(1983-1996) ha insegnato all'Università di Arti Applicate di Vienna; il suo
studio avviato nel 1984 a Milano, oggi “Matteo Thun Partners”, si avvale di un
team numeroso ed eterogeneo di architetti, ingegneri, designer, grafici che
collaborano a soddisfare le molteplici esigenze di clienti internazionali.
Numerosissimi i premi vinti e le opere a cui si rimanda il lettore nelle note
biografiche per non ripetermi.
Cristina Morozzi, in un ritratto che gli ha dedicato sul magazine Interni, lo
ha così definito : “Da appassionato di volo, conosce la velocità e il senso del
limite. Forse per questo ha scelto la lentezza e ha compreso, prima di tanti
altri, la necessità di mutare le logiche, i linguaggi e i ritmi della
creatività. È una persona lieve e rispettosa, qualità rare, dato il diffondersi
di un'attitudine a soverchiare, sia verbalmente, sia formalmente. Impegnato
concretamente nella sostenibilità, porge le sue convinzioni con gentile
fermezza, senza atteggiarsi a tribuno. Pacato, pare abbia raggiunto
l'equilibrio tra l'essere e il fare.(…)”*
* da Matteo Thun di Cristina Morozzi - “Portrait”, Interni n°595 ottobre
Sono molto curiosa di conoscerlo e oggi avremo la possibilità di dialogare con
lui.
Architetto Thun, la ringrazio per avere accolto questo invito. Mi piacerebbe
che si raccontasse: chi è Matteo Thun da un punto di vista umano e
professionale?
Il nome “Matteo Thun” rimane sempre dietro i progetti e prodotti che non
firma mai in modo visibile. Si tratta di rispetto: per trovare l'anima di un
luogo per portare l'identità di un marchio a vista - che definisce un prodotto.
Il nostro studio sta lavorando su molti settori a livello di esperti e
cerchiamo sempre di effettuare direttamente i desideri e le esigenze dei nostri
clienti in modo puro e autentico. Il progetto viene implementato tecnicamente,
artisticamente ed economicamente. La costante ricerca della vera essenza di una
"cosa" è cruciale.
Quali sono l'A e l'Ω della sua progettazione alle varie scale di
riferimento?
Sia in grande che in piccola scala cerco di progettare sempre in rispetto
con la natura e con il luogo, il “Genius Loci”, e con le esigenze relative
anche dai prodotti per ricevere risultati che mi soddisfano a lungo termine e
che così siano sostenibili.
La certificazione KlimaHotel© è il primo sigillo di qualità internazionale
riferito agli Hotel eco-compatibili. Ce ne parlerebbe?
Abbiamo recentemente lanciato congiuntamente con la Casaclima un nuovo
marchio: il KlimaHotel©. La certificazione copre tre aree diverse: la natura,
la vita, e la trasparenza. Cito Prof. Werner Sobek di Stoccarda, che dice che
gli architetti in questi ultimi anni sono diventati "ingegneri del ciclo
di vita”. Il ciclo di vita è una rete su più livelli - cioè abbiamo bisogno di
sociologi, psicologi, fisici e chimici, e abbiamo bisogno di artisti. Ciò
significa che l'architetto deve agire da regista. Con KlimaHotel© abbiamo
creato qualcosa di semplice, un concetto olistico che può essere inteso sia dai
tempi ragionevoli, dagli albergatori che dagli investitori e architetti
Restando in tema di eco-sostenibilità, il mixed-use building Tortona 37, una
“micro-città” nella città, sfrutta il criterio della geotermia. Ci spiegherebbe
come? Mi chiedevo, inoltre: durante il percorso progettuale ed esecutivo, che
tipo di difficoltà avete incontrato?
Si tratta di un'architettura a basso impatto ambientale. Ogni scelta
progettuale è stata finalizzata all'ottenimento del massimo rendimento
energetico, coordinando sapientemente la progettazione architettonica con quella
impiantistica: il recupero del terreno su cui sorge, il sistema di
condizionamento dell'aria basato sullo sfruttamento geotermico, l'utilizzo di
pannelli radianti, l'attento studio dell'involucro esterno. Per quanto riguarda
l'energia - lo sfruttamento geotermico è un avanzato principio eco-sostenibile,
ancora poco sfruttato in Italia, ma dai riconosciuti benefici ambientali.
L'energia geotermica è un enorme bacino energetico gratuito. L'acqua di falda,
a Milano, è sempre a disposizione ed è a temperatura costante, più calda
dell'aria esterna invernale, più fresca di quella estiva: una soluzione molto
vantaggiosa dal punto di vista energetico. Il Complesso Tortona 37 sfrutta questa
energia, producendo acqua calda e refrigerata, uno dei sistemi più efficienti e
a minore impatto ambientale attualmente realizzabili.
Tra le altre architetture, ho trovato interessante la Casa Popolare, Social houses,
a Motta di Livenza (Treviso). Cosa significa prefabbricazione e quali sono i
suoi vantaggi?
La prefabbricazione ha diversi vantaggi: la costruzione è più veloce, si
risparmia denaro e c'è la garanzia di qualità.
Parliamo di un progetto recente di interior design? Mi riferisco al Missoni
Hotel, il primo della catena Radizor, sito al centro di Edinburgo. La
complessità nel fare alberghi che appartengono a grosse catene, piuttosto che a
privati, è generalmente nel rapporto tra investitore e gestore. Com' è riuscito
ad entrare in sintonia con entrambe le parti? Le chiedo, inoltre, come giudica
l'edifico di Allan Murray Architects in cui si trova l'hotel in oggetto e come
sono stati pensati da lei gli interni?
Conosco Rosita Missoni da tempo, seguivo la moda per capire la sua
filosofia. Quasi dieci anni fa abbiamo progettato il Concept Store per il suo
marchio per New York, Milano e Roma. Per il nuovo Hotel a Edimburgo, nonché
quello in Kuwait, si offrì tutta la nostra esperienza - per così dire, abbiamo
offerto il corpo e la Missoni ha aggiunto il vestito. Per l'interior design
abbiamo pensato a nero, bianco e argento per le 129 camere e 7 suite.
Spostiamoci al Product design, qual è il suo atteggiamento rispetto al mondo
del consumo? Tra le ultime creazioni due si sono aggiudicate il il Wallpaper Award
2010: la vasca da bagno Ofuro e il set da cucina Terra; cosa li
contraddistingue?
Nel product design non mi piace la mancanza di emozioni. Mi piace però un
approccio olistico che, grazie al lavoro di squadra, unisce diverse figure
professionali in un unico progetto: architetto, architetto d'interni, lighting
designer, progettista paesaggio, esperto di grafica, comunicazione e esperti di
marketing. Poi il mio atteggiamento rispetto al mondo del consumo è questo: lo
“stop”, 0 consumo. Per i miei clienti cerco di creare soluzioni sostenibili e
belli contemporaneamente. Questa caratteristica è un fatto che unisce la vasca
“Ofurò” e le pentole di TVS - sembrano completamente diversi, però il pensiero
di creare un prodotto che è bello nella sua semplicità e utile nella sua
funzionalità allo stesso tempo è una cosa che mi rende felice come designer.
Come in un film: dissolvenza! Facciamo un salto nel passato: qual è stato
l'insegnamento di Memphis e qual è il ricordo più bello che ha di Ettore Sottsass?
Inizio degli anni '80 ho incontrato Ettore Sottsass e abbiamo cominciato a
lavorare insieme. Ettore mi ha insegnato a trovare tutte le informazioni sui
materiali e andare oltre confine, alla ricerca di un nuovo linguaggio. Penso
che tutto sia possibile - dipende dal mix, i materiali e l'ubicazione. Se
questi elementi sono in armonia o in un contrasto perfetto. Sottsass è tra i
miei maestri. Per lavorare con lui dovevi capire al volo l'essenza dell'oggetto
da disegnare. È il motivo per cui a distanza di 20 anni, nel 2000, è venuto
fuori il nostro pensiero del “No Design”. Che non significa rifiutare il design.
Vuol dire trovare l'archetipo, il non disegnato.'
Dagli anni Ottanta agli anni Novanta, dagli anni Novanta al cambio del
Millennio, dal Duemila al Duemiladieci: scandendo per decenni nota delle
differenze nella sua evoluzione di progettista? In caso affermativo quali
sarebbero e come si applicano?
Sono sempre andato fino al limite soprattutto tra il 1978 e il 2008. Questo
suona radicale. Nel 1980, insieme a Ettore Sottsass, nel gruppo
"Memphis" abbiamo protestato contro la superficialità e la
svogliatezza del disegno, che era orientato esclusivamente alla funzionalità.
Abbiamo ricevuto solo risposte positive. Entro due anni siamo stati
rappresentati da nostri progetti in molti musei del mondo. Questo è stato uno
shock. Così ho deciso a metà degli anni novanta, che un prodotto non doveva più
portare il mio nome. Non mi piacciono le etichette.
Ora invece siamo in una fase fantastica di nuovi inizi. Con l' 11 Settembre
2001 e anche settembre 2008 tutti i settori del consumo occidentale sono
implosi. Improvvisamente la gente si deve porre la domanda: cosa ci serve
davvero? Era il momento di ricominciare. (Leggi Heidegger). Abbiamo bisogno di
funzioni primarie: dormire, mangiare, bere, essere felici…
Come in un film: dissolvenza! Facciamo un salto nel futuro: com'è e cosa ci
augura?
... Dare un futuro al senso degli architetti che devono agire come lifecyclemanager!
Note biografiche
Matteo Thun, 57 anni, architetto e designer, nato a Bolzano, ha studiato
presso l'Accademia di Salisburgo con Oskar Kokoschka e presso l'Università di
Firenze. Dopo l'incontro con Ettore Sottsass diventa co-fondatore del gruppo
'Memphis' a Milano e partner di Sottsass Associati dal 1980 al 1984. E'
professore della cattedra di design all'Università di Arti Applicate a Vienna (Hochschule
für Angewandte Kunst, Wien) dal 1983 al 2000. Nel 1984 apre il proprio studio a
Milano e diventa Art Director per Swatch dal 1990 al 1993.
Matteo Thun & Partners sviluppa progetti nei campi dell'architettura
e del design. Lo studio è composto da un team di 50 professionisti, tra
architetti, designer e grafici. Il continuo dialogo interdisciplinare determina
il successo della “grande famiglia” di via Appiani a Milano.
Architettura
Sostenibilità - economica, ecologica, socioculturale - è una costante
progettuale nell'architettura di Matteo Thun & Partners. Lo studio cerca di
percorrere una via capace di coniugare la piena contemporaneità con un attento
ascolto del contesto, una via capace di soddisfare esigenze estetiche ed
economiche dell'oggi e del domani. 'Ecotecture' - l'insieme di architettura ed
ecologia - è la risposta dell'architettura alla sfida dello sviluppo sostenibile.
Tra i progetti ricordiamo: Pergola Residence, Lagundo - Merano
(2002-2004); Hugo Boss Industries Strategic Business Unit, Coldrerio
(2005-2006); Thun Logistic Industry, Mantova (2005-2008); Edel:Weiss Residence,
Katschberg (2005-2009); Bio Power Station, Schwendi (2006-2008); Binder Woodcenter
Executive pavilion, Kösching - Ingolstadt (2006-2008); Vigilius Mountain Resort,
Lana - Merano (2001-2003); Klima Hotel, Merano (2009- in progress) di cui si
sottolinea l'avvenuta prima pre-certificazione da parte di Casaclima come nuovo
sigillo; Tortona 37 Multi-purpose complex, Milano (2003-2009); Casa popolare
Social houses, Treviso (2006-2010).
Design
Nel design Matteo Thun parte da un lavoro di sottrazione e semplificazione,
dove il semplice non è impoverimento semantico ma raffinatezza, come esito di
un progressivo avvicinamento all'essenza, alla forma iconica. La ricerca di
questa semplicità ed essenza si chiama “ZERO” Design.
Il design integra e completa i progetti di architettura e di interni di Matteo Thun
& Partners: un edificio ha bisogno di interni, gli interni hanno bisogno di
oggetti e gli oggetti hanno bisogno del designer.
Tra i lavori citiamo: Illy, collezione tazzina (1990); Girly System,
sanitari (2003); Casegoods, seduta per Driade (2006.2007); Twin 1731, coltello
per Zwilling (2005-2008); Sconfine, illuminazione per Zumbotel (2006-2008);Valverde,bottiglie
per Spumador (2007-2008); Muse, collezione ceramiche per Catalano (2007-2008);
Terra, stoviglie per TVS (2008-2009); R1920 Light, tavolo per R1920 (2009); Ciria,
illuminazione per Zumbotel (2008-2009); Belux ARBA, illuminazione per Belux AG
(2009); Ofurò, vasca da bagno per Rapsel (2008-2009).
Riconoscimenti
Riconosciuto tre volte con il “Compasso d'Oro”
2010
Wallpaper* Design Awards 2010 Best cook's kit:
Terra saucepans for TVS
Wallpaper* Design Awards 2010 Best bath: Ofuro for Rapsel
Design Plus Award 2010 Terra Collection for TVS
2009
Good Design Award 2009 One collection "Il bagno che non c'è" for Rapsel
Editors Awards 2009 (ICFF) New York One collection "Il bagno che non c'è"
for Rapsel
Interior Design - Best of the Year Winner 2009, Rapsel Che non C'è
New Classic Award, Magazin ‚Schöner Wohnen' - Zwilling Twin 1731
Vorarlberger Holzbaupreise - Binder Woodcenter
Beispielhaftes Bauen Landkreis Biberach 2002-2009 - Bio Powerstation
Ischia Premio Architettura, Premio alla carriera - Matteo Thun
Red Dot Award per Product Design - Parador Laminate Edition 1
Nomination Design Award Germania - Muse Catalano
2008
Water Innovation Award 2008, medaglia bronzo in Best Bottle in Glass - Valverde
Spumador Glass
IF Contractworld Award per Architektur und Boden - Parador Laminate Edition1
IF Product Design Award - Muse Catalano
2007
Design Award Gold - Archetun TVS
Prix Acier Construction, Swiss Institute of Steel Construction - Strategic
Business Unit / Hugo Boss Industries
New Classic Award, Magazin ‚Schöner Wohnen' - Isu Driade
Good Design Award - Roma Catalano
2006
Red Dot Award for Product Design - Porsche Design Store
Worldwide Hospitality Awards - Radisson SAS Hotel, Frankfurt
Design plus - Archetun TVS
IF Product Design Award - Roma Catalano
Award Legambiente/Regione Lombardia - Vigilius Mountain Resort
Neue Horizonte/Ideenpool Holz 21: Elf Gute Ideen zu Holz -
Strategic Business Unit / Hugo Boss Industries
2005
Panda d'oro Best Hotel Opened in the Year, WWF, Italy - Vigilius Mountain Resort
2004
Compasso d'oro - Girly Catalano
Wallpaper Design Award - Vigilius Mountain Resort
Gala SPA Award - Vigilius Mountain Resort
2003
ADI Design System: Architecture and Technology International Prize - Thun
Catalano
Good Design Award - Thun Catalano
ADI Design System: Architecture and Technology International Prize - Girly
Catalano
ADI Design System: Architecture and Technology International Prize - Isy System
Zucchetti
2002
Red Dot Award per Product Design - Isy System Zucchetti
2001
Hotel des Jahres 2001 - Side Hotel Hamburg
2000
Industrial Design Forma Forum - Heidis Rubner Haus
IF Contractworld Award - Missoni Shop System
IF Contractworld Award - Fila Shop
1997
Baden-Württemberg International Design Award - O Sole Mio Griffnerhaus
1989
Forum Design Award 1989 Design Innovation - Vorwerk Premium Carpets
Selezione delle esposizioni più importanti dall'inizio della carriera
fino ad oggi
1987
Design of the year in Austria - Via Col Vento - Campari Corporate
Milano, 2009:
“Immagini di un'esposizione” - Salone del Mobile, Milano
Design del laminato di Parador
Francoforte, 1990:
IKON - Galerie fuer Design-Zeichnungen, Frankfurt [Galleria per disegni di
design]:
Matteo Thun - Tiefe und Oberflàchlichkeit [Matteo Thun - Profondità e
Superficialità]
Vienna, 1986
Museum der Angewandten Kunst, Wien [Museo delle Arti Applicate]