Biografie

La biografia di Pablo Picasso
Picasso, Suite 347
Picasso burlone di Brigitte Baer
Picasso, l'arte, le donne (e gli uomini) di Ivana Iotta

Pablo Picasso (1881-1973)

di Marco Alfano

1881 - Pablo Ruiz y Picasso nasce a Malaga il 25 ottobre. Il padre, don José Ruiz Blasco (1838-1913), è insegnante di disegno e conservatore del museo cittadino; dalla madre, Maria Picasso y Lopez (1855-1939), di origine genovese, prenderà il nome d'arte.

1891 - Lascia Malaga per La Coruña, in Galizia, dove suo padre, in seguito alla chiusura del Museo di Malaga, era stato nominato professore di disegno presso la locale scuola d'arte.

1894 - Comincia per Picasso la scoperta della figura. Sotto la guida del padre, dopo aver eseguito scene caricaturali, egli si dedica al disegno da gessi anatomici. Dipinge dal modello vivo, prediligendo come soggetti figure di vecchi, nature morte e paesaggi.

1895 - Il 10 gennaio muore la sorella María de la Concepción (Conchita). Dipinge la Ragazza coi piedi nudi (Parigi, Musée Picasso), e Coppia di vecchi (Malaga, Museo de Bellas Artes). In estate la famiglia lascia La Coruña e fa ritorno a Malaga, per poi stabilirsi definitivamente a Barcellona, dove il padre è nominato professore di disegno all'istituto d'arte La Lonja. Don José, in effetti, avendone riconosciuto il genio precoce, si dedicherà a sostenere la vocazione artistica di Pablo, indirizzandolo ad una formazione tradizionale ed accademica.

1896 - Il padre affitta uno studio fuori casa in Calle de La Plata, dove Picasso si stabilisce con l'amico Manuel Pallarès (1876-1974). Espone il suo primo dipinto ad olio di grandi dimensioni, La prima comunione (Barcellona, Museu Picasso). Esegue ritratti dei familiari e, tra questi, quello della Tía Pepa (Barcellona, Collezione Montserrat-Costa).

1897 - Parte per Madrid, dove grazie al sostegno del padre è ammesso all'Accademia Reale di San Fernando. Il suo dipinto Scienza e Carità (Barcellona, Museu Picasso) ottiene una menzione d'onore alla Esposizione di Belle Arti di Madrid.

1898 - A seguito di una malattia, soggiorna alcuni mesi a Horta de Ebro, presso Manuel Pallarès. Dipinge studi di paesaggi. Conosce il poeta catalano Jaime Sabartés (1881-1968) che, in seguito, diverrà suo intimo amico e biografo.
Entra a far parte dell'élite letteraria ed artistica di Barcellona, e frequenta il ritrovo Els Quatre Gats, il cui animatore è Pere Romeu, mediocre pittore, che aveva però vissuto a Parigi. Esegue schizzi e disegni ritraendo gli amici Pere Romeu, Jaime Sabartés, Ramon Pichot, Manolo Hugué, Carlos Casagemas, Francisco Bohigas, Francisco Palma. Fa conoscenza, attraverso le riviste d'arte, delle opere grafiche di Alexander Steinlen e Henri de Toulouse-Lautrec.

1900 - Condivide casa e studio con l'amico Carlos Casagemas. Nell'ottobre parte con Casagemas e Pallarès per Parigi, sede in quell'anno dell'Esposizione Universale, e qui espone nel padiglione spagnolo il dipinto Gli ultimi momenti. Dipinge opere influenzate dal Modernismo catalano; studia le stampe giapponesi ed El Greco, quindi i preraffaelliti inglesi e la grafica tedesca. Conosce il mercante darte 'Pedro Mañach. Dipinge Le Moulin de la Galette (New York, Guggenheim Museum). Nel dicembre ritorna a Barcellona e a Malaga, in compagnia di Casagemas. A Madrid, con l'aiuto di Francisco d'Asis Soler, fonda la rivista "Arte Joven", nella quale sono evidenti le esperienze parigine.

1901 - In febbraio, rientrato a Parigi, Carlos Casagemas si suicida con un colpo di pistola. Picasso è di nuovo a Barcellona, dove dipinge alcuni paesaggi, tra i quali una Veduta delle terrazze della chiesa di Santa Maria del Pi a Barcellona (Barcellona, collezione Montserrat-Costa).

1902 - In ottobre, a Parigi, conosce il gallerista Ambroise Vollard, il quale gli organizza una mostra nella sua Galleria in Rue Laffitte. Incomincia a firmarsi "Picasso", eliminando il cognome Ruiz. Incontra il poeta Max Jacob (1876-1944) e ne diventa amico. Inizio del periodo blu (1902-1903) caratterizzato da soggetti di cupo pessimismo come la povertà, la vecchiaia, la solitudine. Prime esperienze di scultura. Espone nella Galleria di Berthe Weill, tra oli e pastelli, circa trenta opere, molte delle quali di soggetto parigino.

1903 - Nell'inverno, per difficoltà economiche, rientra a Barcellona, dove dipinge in poco più di un anno cinquanta dipinti: tra questi, L'abbraccio (Parigi, Musée de l'Orangerie) e La vita (Cleveland, Museum of Art).

1904 - Nel febbraio si tiene a Parigi, alla Galleria Serrurier, una mostra delle sue opere. In aprile torna a Parigi insediandosi presso lo scultore Paco Durio, nella cosiddetta Maison du Trappeur, una baracca che sarà denominata da Max Jacob "Le Bateau-Lavoir".

1905 - Conosce gli scrittori Guillaume Apollinaire (1880-1918), Alfred Jarry ed André Salmon. Incontra Fernande Olivier, che sarà sua compagna per sette anni, e il mercante d'arte Daniel-Henry Kahnweiler (1884-1979). Diviene amico di Gertrude e Leo Stein, che incontra presso il mercante di quadri Clovis Sagot, ex clown del Circo Medrano. Inizia il cosiddetto periodo rosa (1905-1906): i soggetti preferiti sono gli artisti del circo ed i saltimbanchi. Conosce, attraverso Gertrude Stein, Henri Matisse e scopre la scultura africana. Dipinge La famiglia dei saltimbanchi (Washington, National Gallery of Art).

1906 - Dipinge il Ritratto di Gertrude Stein (New York, The Metropolitan Museum of Art). Vollard gli acquista una trentina di tele: con la somma ricavata Picasso parte per soggiornare nel villaggio di Gósol, nella valle di Andorra, dove studia le sculture del Romanico e del Gotico catalani.

1907 - Studia le opere di Cézanne e l'arte negra, ed incontra Georges Braque e André Derain. Dopo un'intensa sperimentazione, dipinge Les Demoiselles d'Avignon (New York, The Museum of Modern Art), testo figurativo basilare del cubismo, ispirato dalla statuaria iberica e dalla scultura africana ed egiziana.

1908 - Dipinge numerosi nudi africani, sotto l'influsso della scultura negra. A novembre organizza nel suo studio un grande banchetto in onore dell'anziano pittore Henri Rousseau, detto il Doganiere.

1909 - Si reca in estate a Horta de Ebro, dove dipinge paesaggi dai volumi ridotti a solidi geometrici, frazionando le superfici; mentre nei ritratti la forma emerge da sfaccettature taglienti. Inizio del cosiddetto cubismo analitico (1909-1914), in stretto sodalizio con Georges Braque. Lascia il Bateau-Lavoir e si trasferisce, chiudendo il suo periodo bohèmien, in un appartamento sul Boulevard de Clichy.

1910 - Soggiorna in Spagna a Cadaqués, dagli amici Pochot. Ritratti cubisti del mercante Kahnweiler (Chicago, The Art Institute), di Ambroise Vollard (Mosca, Museo Puškin), e del critico tedesco Wilhelm Uhde.

1911 - Per la prima volta negli Stati Uniti, il fotografo Alfred Stieglitz, fondatore della rivista "Camera Work", presenta nella sua galleria di New York una esposizione di ottanta fra disegni e incisioni di Picasso, che suscita grande scalpore.

1912 - Comincia ad inserire nelle composizioni lettere e numeri tipografici, nelle nature morte ritagli di tele cerate stampate, lamiere: nasce la tecnica del collage e del papier collé. Abbandona progressivamente il colore. Prima mostra dei pittori cubisti a Parigi, nell'autunno. Fanno parte del gruppo: Suzanne, Raymond e Marcel Duchamp, fratelli del pittore Jacques Villon, Delaunay, Fernand Léger. Rompe la relazione con Fernande Olivier e incontra Marcelle Humbert (Eva), celebrata in una serie di dipinti.

1913 - Apollinaire pubblica Les peintres cubistes, dove con parole di poeta trova quei fondamenti teorici che avevano determinato il primo momento cubista. Ma intanto per Picasso era iniziata la fase del cubismo sintetico (1913-1916), quando nelle sue opere l'oggetto tende a essere ricomposto nella sua essenza ideale. Sperimenta tutti gli effetti del collage e dell'assemblage, generando un insieme di pittura-scultura. Juan Gris e Léger si uniscono a Picasso e Braque nei tentativi cubisti.

1916 - Conosce Jean Cocteau (1889-1963), che lo invita a preparare le scene del suo Parade per i balletti russi di Sergej Diaghilev (musiche di Erik Satie, coreografie di Léonide Massine).

1917 - Picasso abbandona il lessico cubista. Partito per Roma in compagnia di Cocteau a seguito della compagnia dei balletti russi, visita anche Napoli, Pompei e Firenze, traendo dall'antico indicazioni per una ripresa figurativa: è l'inizio del periodo neoclassico (1917-1925). Con Igor Stravinskij visita la stazione zoologica di Napoli per ammirare gli affreschi di Hans von Marées. Parade, presentato nel maggio 1917 a Parigi, al teatro dello Châtelet, con programma di sala redatto da Apollinaire, suscita scandalo.

1918 - Sposa Olga Khoklova, incontrata a Roma l'anno precedente. Muore Apollinaire.

1919 - Diaghilev si rivolge a Picasso per le scene del Cappello a tre punte di Manuel De Falla. Durante un soggiorno estivo a Saint-Raphaël esegue, ancora su richiesta di Diaghilev, le scene per Pulcinella di Stravinskij, balletto presentato nel mese di maggio all'Opéra di Parigi.

1920 - Durante un soggiorno estivo a Juan-les-Pins, è attratto dal paesaggio provenzale e si dedica anche a disegni mitologici (Il Ratto).

1921 - Nasce il figlio Paulo. Ricorre sovente nelle opere di questo periodo il tema della maternità. Dipinge le Tre maschere musicali (New York, The Museum of Modern Art).

1922 - Nel corso dell'estate, a Dinard, in Bretagna, dipinge Donne che corrono sulla spiaggia (Parigi, Musée Picasso). Nell'inverno collabora con Jean Cocteau alla scenografia del dramma Antigone.

1923 - Trascorre l'estate ad Antibes, dove dipinge Il flauto di Pan (Parigi, Musée Picasso); ritrae la madre e, a più riprese, la moglie Olga e il figlio Paulo.

1924 - Periodo delle grandi nature morte. Esegue le scene e i costumi del balletto Mercurio, su musica di Erik Satie e coreografie di Massine. André Breton pubblica il suo Manifesto Surrealista. Picasso disegna un ritratto del giovane scrittore e stringe amicizia coi fondatori del movimento, pur rimanendo autonomo dalle loro teorie.

1925 - Assiste a Montecarlo ai balletti russi e dipinge La danza (Londra, Tate Gallery). Partecipa alla prima mostra del gruppo surrealista accanto a Paul Klee, Miró, Arp.

1926-1927 - Durante le vacanze a Cannes, comincia a disegnare a carbone figure di bagnanti con forte modellato. Dall'esperienza dei collage derivano i tableaux-reliefs, oggetti composti da frammenti e scarti eterogenei (oggetti trovati come camicie, strofinacci, chiodi, spaghi), poi sviluppati a livello plastico. Incontra la diciassettenne Marie-Thérèse Walter, che diverrà la sua amante e che ritrarrà in numerose tele.

1930 - Albert Skira gli affida l'illustrazione delle Metamorfosi di Ovidio (serie di trenta acqueforti). Picasso acquista il castello di Boisgeloup presso Gisors, a nord di Parigi. Dipinge la Crocifissione (Parigi, Musée Picasso).

1931 - Ambroise Vollard pubblica Il capolavoro sconosciuto di Balzac, illustrato da sessanta incisioni e tredici acqueforti di Picasso.

1930-1937 - Incide la Suite Vollard: cento incisioni su temi mitologici, comprendenti quarantasei tavole della serie L'atelier dello scultore, e completata dalla serie del Minotauro. Dipinge nudi femminili con un uso libero del colore, concependoli come incastri geometrici.

1933 - Picasso cerca inutilmente di impedire la pubblicazione delle memorie di Fernande Olivier.

1934 - Viaggia in Spagna, con Olga e Paulo, per vedere le corride (San Sebastián, Madrid, Toledo, Barcellona). Numerosi lavori sul tema della corrida, in varie tecniche.

1935 - Dalla relazione con Marie-Thérèse nasce Marìa de la Concepciòn, detta Maya, secondogenita di Picasso. Si separa da Olga, ma il divorzio viene rinviato per questioni patrimoniali.

1936 - Conosce il poeta Paul Eluard (1895-1952) e il fotografo surrealista Man Ray. Si dedica all'illustrazione dell'Histoire naturelle di Buffon affidatagli da Vollard. Durante l'estate, a Mouling, conosce la fotografa iugoslava Dora Maar. Si dedica a incisioni e acquerelli sul tema del Minotauro: da una gouache su questo tema, La Dépouille du Minotaure en costume d'arlequin (Parigi, Musée Picasso), realizza, in collaborazione col pittore Luis Fernandez, il sipario di scena del dramma Le Quatorze Juillet di Romain Rolland (Tolosa, Musée Les Abattoirs).

1937 - La guerra civile spagnola segna l'attività di Picasso: scrive un libello e incide diciotto acqueforti dal titolo Sueño y mentira de Franco (Sogno e menzogna di Franco). Su commissione del governo repubblicano spagnolo dipinge, per l'Esposizione Internazionale di Parigi, Guernica (Madrid, Museo Nacional, Centro de Arte Reina Sofia), ispirata dal tragico bombardamento del paese basco da parte dei nazisti il 27 aprile del 1937.

1939 - Muore Ambroise Vollard.

1939-1940 - Allo scoppio della guerra, si stabilisce con Dora e Sabartés a Royan, dove lo raggiungono anche Marie-Thérèse e Maya. Dipinge Pesca notturna ad Antibes (New York, The Museum of Modern Art). Dopo l'occupazione tedesca di Royan, rientra a Parigi dove si installa in un nuovo studio in Rue des Grands-Augustins.

1943 - Incontra la giovane pittrice Françoise Gilot. Realizza l'assemblaggio Teschio di toro.

1944 - Max Jacob è arrestato dai tedeschi e morirà in campo di concentramento. Picasso realizza per Vallauris la grande scultura L'Homme au mouton (Uomo con l'agnello). Lettura a Parigi del suo pezzo surrealista Le désir attrapé par la queue (Il desiderio preso per la coda), cui partecipano Dora Maar, Albert Camus, Simone de Beauvoir, Jean-Paul Sartre, Raymond Queneau. Dopo la liberazione di Parigi, aderisce al Partito Comunista.

1945 - Dopo che per anni, a causa della guerra, aveva dovuto rinunciare alla grafica, si dedica nuovamente alla litografia e lavora nell'atelier del tipografo parigino Fernand Mourlot, conosciuto tramite Braque. Dipinge, a seguito della scoperta dell'orrore dei campi di concentramento nazisti, Le charnier (L'ossario).

1946 - Su proposta di Romuald Dor de La Souchère, trasferisce l'atelier nelle sale del Castello Grimaldi, dove lavorerà alcuni mesi, lasciandovi le opere che formeranno il nucleo del Museo Picasso di Antibes. Dipinge la Joie de vivre (Antibes, Musée Picasso).

1947 - Soggiorna a Vallauris, dove nell'autunno avvia una produzione ceramica nel laboratorio Maduora dei coniugi Ramié. Per un anno si occuperà prevalentemente di ceramica, eseguendo circa duemila pezzi. Nasce il terzo figlio, Claude. Dipinge trascrivendo nuovi segni del mito, Ulisse e le sirene (Antibes, Musée Picasso).

1948 - Partecipa, con Paul Eluard, al Congresso degli intellettuali per la Pace, che ha luogo in Polonia. Nell'ottobre torna a Vallauris ed affitta la villa La Galloise, dove si stabilisce con Françoise. Il tipografo Arnéra lo convince a dedicarsi all'incisione su linoleum: con questa tecnica realizzerà manifesti per corride o per mostre personali.

1949-1950 - Picasso, su richiesta di Aragon, finanzia il Partito comunista francese con la litografia raffigurante la Colomba, manifesto del Congresso mondiale della Pace di Parigi. Nasce la quarta figlia, Paloma.

1951-1952 - Dipinge Massacro in Corea (Parigi, Musée Picasso), come protesta contro l'invasione americana, e nel Tempio della Pace, a Vallauris, antica cappella dei monaci di Lérins, La Guerra e la Pace.

1953 - Lavora ancora a Vallauris. In estate, con Maya e Paulo, soggiorna a Perpignan, dove incontra Jacqueline Rocque. Muore Eluard.

1954 - Si separa da Françoise Gilot, e comincia a convivere con Jacqueline. Inizia a lavorare a una serie di variazioni su Les femmes d'Alger di Delacroix. Si aprono a Roma e Milano due grandi retrospettive, a cura di Lionello Venturi.

1955 - Lascia Vallauris per stabilirsi in una grande villa sulla collina di Cannes, La Californie. Henri-Georges Clouzot lo ritrae nel documentario Le mystère Picasso. Dipinge La plage à La Garoupe.

1956 - Realizza una serie di quadri dedicati al proprio atelier: tra questi, Lo studio ‘La Californie' a Cannes (Parigi, Musée Picasso).

1957-1958 - Lavora nella villa La Californie al ciclo di quaranta variazioni sul quadro Las Meniñas di Velasquez. Esegue il pannello raffigurante La Caduta di Icaro per la sede dell'Unesco a Parigi.

1959 - Si dedica alla lineografia a colori. L'Editore Gustavo Gili di Barcellona pubblica La tauromaquía, o arte de torear (1796), di José Delgado, detto Pepe Illo, illustrato da ventisei acquatinte allo zucchero eseguite da Picasso nel 1957.

1960-1961 - Dipinge, nel castello di Vauvenargues, una serie di variazioni su Le déjeuner sur l'herbe di Manet.

1961 - Sposa Jacqueline Rocque. Festeggia l'ottantesimo compleanno con i ceramisti di Vallauris. Esegue lavori in lamiera piegata e dipinta.

1963 - Serie di dipinti sul tema Il pittore e la sua modella. Muoiono Braque e Cocteau.

1964 - Françoise Gilot pubblica il libro di memorie Vita con Picasso.

1965-1967 - Picasso viene operato allo stomaco e solo dall'estate dell'anno seguente riprende a disegnare e dipingere. Si apre al Grand Palais e al Petit Palais di Parigi una grande retrospettiva (più di settecento opere).

1968 - Muore Sabartés. Picasso dona al Museo di Barcellona cinquantotto quadri della serie Las Meniñas. In sette mesi, incide le incisioni della Suite 347.

1970-1972 - Dona le opere degli anni giovanili al Museo di Barcellona. Comincia la serie di incisioni della Suite 142.

1973 - Dopo aver continuato a dipingere il suo ultimo quadro, Femme nue couchée et tête, l'8 aprile muore nella sua casa di Mougins (Cannes).


Biografia: Picasso, gli ultimi anni
di Kosme de Barañano
Dalla Mostra:
Picasso, Suite 347
Cremona - Museo Civico Ala Ponzone
dal 5 aprile al 28 giugno 2009


1967
Deve lasciare l'atelier parigino di rue des Grands-Augustins in cui lavorava dal 1937, l'epoca di Guernica.
Vive nella villa di Notre-Dame-de-Vie a Mougins, acquistata dopo il matrimonio con Jacqueline Roque del marzo 1961.
Espone ceramiche e sculture presso la Tate Gallery di Londra.
Assume come autista Maurice Bresnu che chiama affettuosamente "nounours" [orsacchiotto]. Bresnu lavorerà per Jacqueline fino al 1976, Picasso gli farà dono di un gran numero di disegni erotici.
A quest'anno risale l'ultimo dei 175 quaderni riempiti dal 1894, il carnet reca la dedica "Pour Jacqueline, ma femme 3-12-67"

1968
Muore in febbraio Jaume Sabartés, segretario e amico dell'artista. Il testo di Le Cocu Magnifique, opera teatrale di Fernand Crommelynck portata in scena per la prima volta nel 1920, viene pubblicato dai figli, i fratelli Piero e Aldo, stampatori dell'opera grafica di Picasso. L'artista illustra il volume con 12 incisioni su lastra di rame. Il 22 maggio Picasso regala all'amico poeta Rafael Alberti Sable mouvant di Pierre Reverdy.
Nella Holbeinhaus di Augusta si tiene la mostra Picasso-Graphik. Presso la galleria Louise Leiris di Parigi vengono presentate le incisioni raggruppate sotto il titolo di Suite 347 (realizzate tra il 16 marzo e il 5 ottobre del 1968).
Il 24 ottobre Picasso lascia a mezzo l'incisione di un'acquaforte (la prima della Suite 156) che rappresenta Piero Crommelynck con la famiglia; non riprenderà la lastra fino al febbraio del 1970.

1969
Realizza circa 170 dipinti. Viene pubblicato il suo libro El entierro del conde de Orgaz curato da Gustavo Gili.
La Suite 347 viene esposta all'Akademie der Künste di Berlino.

1970
Dal 1 maggio al 30 settembre nel Palazzo dei Papi di Avignone vengono esposti 165 dipinti e 45 disegni, la mostra è organizzata da Yvonne Zervos che si spegnerà l'8 aprile dello stesso anno.
Inizia a lavorare alla serie grafica che verrà chiamata Suite 156, pubblicata dopo la morte dell'artista con un timbro che ne riproduce la firma. Solo quattro copie sono state effettivamente firmate da Picasso.
Esegue 28 disegni a china che regala a Bresnu.
Il 10 luglio riceve la visita di Rafael Alberti e della moglie María Teresa.
Sotto il titolo di Le goût du bonheur vengono pubblicati i disegni tratti da tre quaderni del 1964, riprodotti con il metodo inventato da Günter Dietz, con una prefazione del poeta Jean Marcenac. Picasso realizza per il libro un'acquaforte datata 21 luglio 1970.
Mostre dell'opera grafica a Monaco (Haus der Kunst), New York (MoMA) e Stoccarda (Kunstverein, Suite 347).

1971
Visita di Rafael Alberti, con la figlia Aitana e il genero Roberto Otero, a Notre-Dame-de-Vie. Nell'Arboleda perdida - le memorie di Alberti - e in Lo que canté y dije de Picasso (Barcellona 1981) dello stesso autore, si trovano notizie e aneddoti riguardanti gli incontri tra il poeta e il pittore.
Festeggiamenti per i novant'anni dell'artista.
Il 14 ottobre nella galleria Theo di Madrid viene esposta la Suite Vollard, le incisioni vengono distrutte dall'acido scagliato da esponenti d'estrema destra.
La galleria Berggruen di Parigi inaugura il 21 ottobre Hommage à Picasso. 90 Gravures.

1972
Il 19 gennaio Picasso riceve per l'ultima volta Rafael Alberti accompagnato da Aitana e Roberto Otero.
A New York si tiene la mostra Picasso in the Collection of the Museum of Modern Art.
Nella galleria Louise Leiris di Parigi vengono esposti 172 disegni degli ultimi anni.
Il 4, 6 e 25 marzo lavora alle sue due ultime incisioni.
La Fondazione Gottfried Keller di Berna organizza la mostra Picasso. Druckgraphik.
Nel corso di ottobre l'artista si ammala gravemente.

1973
In gennaio la Suite 156 viene esposta insieme alle relative prove di stato nella galleria Louise Leiris di Parigi.
Il 19 marzo dedica un disegno a Bresnu.
Muore l'8 aprile a Mougins. Sarà sepolto nel castello di Vauvenargues, acquistato nel 1958, nei pressi ad Aix-en-Provence.
L'asta organizzata il 21 giugno da Kornfeld & Klipstein a Berna è dedicata all'opera grafica di Picasso.