Pier Luigi Nervi. Architettura come Sfida. L'industria e la fabbrica sospesa
Mantova - Palazzo Te
Dall'8 settembre al 25 novembre 2012
Approda a Mantova, allestita nelle Fruttiere della dimora gonzaghesca, la
mostra Pier Luigi Nervi Architettura come Sfida, prima grande retrospettiva
internazionale dedicata al più noto ingegnere italiano del '900. Frutto di un
vasto progetto di ricerca, il complesso percorso attraverso l'opera di Nervi è
scandito da dodici progetti-icona e si arricchisce di nuovi, in parte inediti,
contenuti nella tappa mantovana, sottotitolata L'Industria e la Fabbrica
Sospesa.
Perché Nervi a Mantova? “Perché qui - afferma Angelo Crespi, presidente del
Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te - Pier Luigi Nervi ha
lasciato una delle sue opere più complesse e ardite dal punto di vista tecnico
e architettonico, la Cartiera Burgo, la Fabbrica sospesa, appunto”.
La mostra - che gode dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Italiana Giorgio Napolitano e del Patrocinio di altre numerose istituzioni
nazionali e internazionali - è un progetto espositivo itinerante che nasce
dalla cooperazione tra l'Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge
Management Project con sede a Bruxelles e il Civa (Centre International pour la
Ville, l'Architecture et le Paysage) di Bruxelles, in cooperazione con il
MAXXI/Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e con la collaborazione del
CSAC/Centro Studi e Archivi della Comunicazione dell'Università di Parma.
Global sponsor del progetto espositivo sono ANCE (Associazione Nazionale
Costruttori Edili), Italcementi, Permasteelisa Group e Loterie Nationale.
Selezionate da un comitato scientifico internazionale presieduto da Carlo Olmo,
sono ben dodici le sezioni della ricca esposizione di Palazzo Te - promossa dal
Comune di Mantova e dal Museo Civico di Palazzo Te, con il Patrocinio di
Regione Lombardia e del Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano,
organizzata dal Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te - che
guidano all'esplorazione dei principali ambiti di attività di Nervi. Ciascuna
sezione è focalizzata su un'opera, considerata icona della creatività
dell'ingegnere. Plastici, disegni originali, un ricco corredo fotografico di
immagini di cantiere e foto d'attualità illustrano, capitolo dopo capitolo,
l'intero percorso creativo di Pier Luigi Nervi: dallo Stadio Municipale di
Firenze del 1932, che ne consacra il prestigio a livello internazionale, alla
sede dell'Unesco a Parigi o l'Aula Vaticana delle udienze pontificie in
Vaticano e la Torre della Borsa di Montreal, per approdare all' ultimo progetto
realizzato, l'Ambasciata Italiana a Brasilia, concepito da Nervi e dal figlio
Antonio del 1969.
L'intera documentazione esposta a Palazzo Te ruota attorno alla grande
realizzazione nerviana per Mantova, qui illustrata a cura di Cristiana
Chiorino.
Ad introdurla - grazie alla disponibilità e al sostegno logistico del gruppo
Burgo - quasi a ricondurre i piccoli tratti disegnati nei progetti alle
dimensioni enormi della realtà, saranno collocati all'esterno della villa
giuliesca i casseri originali utilizzati esattamente mezzo secolo fa per
“gettare” il solaio isostatico dei magazzini della Cartiera mantovana,
capolavoro di sperimentazione sia strutturale che architettonica. Si tratta di
ritrovamenti recentissimi, che gli esperti considerano fondamentali per meglio
comprendere i metodi costruttivi di Nervi. Quelli qui esposti sono gli unici
casseri nerviani sopravvissuti.
Nel 1961 - un anno dopo la sua consacrazione avvenuta con le Olimpiadi di Roma
del 1960 e anno di inaugurazione del Palazzo del Lavoro e del riconoscimento
internazionale sancito con l'avvenuto completamento della bus station del ponte
George Washington di New York e la progettazione della field house per il
Dartmouth College - Nervi accetta la sfida di progettare un edificio che si
distacchi completamente dai modelli studiati in tanti anni di lavoro, sia da un
punto di vista prettamente formale che da quello degli schemi statici e
strutturali impiegati: la cartiera Burgo di Mantova diventa quindi, nel tempo,
un modello per via della sua unicità funzionale, chiarezza statica e
intraprendenza compositiva.
“La Cartiera Burgo si distacca dagli edifici industriali studiati in precedenza
da Nervi: quello di Mantova diventa un'icona nella risoluzione di un problema
funzionale complesso, ovvero quello di avere un unico ambiente lungo 250 metri,
caratterizzato da una facciata libera di 160 metri, in cui concentrare varie
fasi lavorative. Il risultato sarà quello di un'architettura singolare in grado
di risolvere pienamente le esigenze di funzionalità della committenza con un
esito di grande forza che si staglia nettamente nel panorama padano
circostante: un'immagine statica che attinge più ai progetti di ponti sospesi
del collega Riccardo Morandi che non all'insieme di strutture per la copertura
di grandi spazi in cui Nervi era ormai un maestro capace di declinare un
linguaggio consolidato e derivante direttamente da impianti formali
classicisti”
“Il risultato - scrivono in catalogo Cristiana Chiorino e Alberto Bologna - è
sorprendente sia in termini di espressività architettonica sia per quanto
concerne la funzionalità dell'edificio progettato: la leggerezza del curtain wall
sostenuta dai poderosi ma, allo stesso tempo, slanciati cavalletti in
calcestruzzo armato, consente dal di fuori di cogliere il ciclo produttivo
della carta che, con la realizzazione di questo impianto, fece aumentare, dal
1963 al 1964, del 10,42% i vagoni di carta venduta.
La megastruttura della Burgo resterà un unicum nei progetti di Nervi. Se
l'immagine finale è il frutto di una sperimentazione formale rimasta un caso
isolato all'interno della parabola professionale dell'ingegnere, il
procedimento costruttivo invece ne riassume il suo percorso di costruttore: i
casseri a perdere, le forme a terra degli elementi prefabbricati e i solai a
nervature a ponteggio mobile sono la sintesi di un pensiero costruttivo
caratterizzato da razionalità, praticità e intelligenza organizzativa"
L'esposizione sarà affiancata da una serie di iniziative coordinate dal Polo
Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, che prevede un ciclo di
convegni e iniziative correlate.
Accompagna la mostra un catalogo di 240 pagine, edito da Silvana Editoriale
stampato in italiano, inglese e francese, che rappresenta il primo studio
sull'insieme dell'opera di Nervi realizzato dopo la sua scomparsa.
Informazioni
Pier Luigi Nervi. Architettura come Sfida. L'industria e la fabbrica sospesa
Luogo: Mantova - Palazzo Te
Periodo: dall'8 settembre al 25 novembre 2012
Orari: lunedì 13.00 - 18.00; da martedì a domenica 9.00 - 18.00
Biglietti: intero 10,00 Euro; ridotto 7,00 Euro; ridotto studenti 3,50 Euro