Transportation Design

Il riposo della starter-car. Oldsmobile Super 88 del 1960

di Umberto e Davide Panarella

All'ippodromo Cirigliano di Aversa (Ce) per oltre 30 anni ha svolto la sua onorata carriera di Auto starter un'auto di produzione americana la Oldsmobile Super 88 versione del 1960.

Cadillac Eldorado del 1959. Notare le grandi pinne posteriori con la fanaleria a forma di razzo

Starter Oldsmobile Super 88 parcheggiata nell'Ippodromo Cirigliano di Aversa (Ce)

Linee perfettamente orizzontali e parallele ne definiscono la linea

Chevrolet  Corvair . L'auto disegnata, anch'essa sotto la direzione di Micthell, presenta la prevalenza di linee orizzontali e la caratteristica conformazione a  due gusci sovrapposti, uniti a livello della linea di cintura. Inoltre è accomunata con la Oldsmobile Super 88  dai quattro fari anteriori circolari disposti a coppie orizzontali. La Corvair, di dimensioni più contenute influenzerà la linea di di alcune auto europee come la Fiat 1300-1500, la NSU Prinz, la Panhard

I volumi della parte  anteriore e posteriore sono quasi simili


Perfetta simmetria del cruscotto

Notare lo spessore delle porte e la manovella per l'apertura del deflettore anteriore

Parabrezza particolarmente avvolgente

Le pinne di stile aeronautico in questo modello sono state poste in orizzontale ed ospitano i gruppi ottici. Si notano i tagli sul cofano che servivano per l'alloggiamento dei pistoni per l'apertura delle ali

Vista anteriore. La calandra, i paraurti , il cofano,  risultano sobri ed equilibrati. L'auto è priva della cornice di un faro. La carrozzeria non presenta tracce di corrosione

La Oldsmobile è stato tra i  marchi, produttori di automobili, di più vecchia data di fondazione. Alla  sua nascita, 1897, è la terza casa produttrice al mondo dopo le europee Dailmer  e Peugeot.  L'azienda nasce per volontà di un gruppo di imprenditori capeggiati da Ransom  Eli Olds che dà il suo nome al marchio “Olds Motor Vehicle”. L'azienda, tra varie vicissitudini, diventa nel 1904 il primo produttore di massa riuscendo a vendere circa 5000 auto. Questo successo commerciale però non garantisce all'azienda di conservare la sua autonomia  e nel 1908 entra a far parte del gruppo General  Motors e vi rimarrà fino al 2004 anno in cui l'azienda  è costretta a chiudere i battenti  .  I modelli della Odsmobile sono indirizzati ad una clientela medio-alta in quanto puntano molto sulla innovazione tecnologica . Già nel 1940 le Oldsmobile possono essere dotate di cambi semiautomatici  e successivamente del cambio automatico a 4 rapporti “Hidramatic”.

Dalla fine degli anni  ‘30 ai primi anni '60 del s.s. i vani modelli Oldsmobile utilizzano denominazioni formate da due numeri come:  23, 37, 85, 88.  Il primo numero contraddistingue il modello il secondo il tipo di motore .
Le  Oldsmobile  è uno dei marchi del  gruppo General  Motors  che  non vengono esportati all'estero se non per iniziativa privata e quindi in Europa come in Italia giungono solo pochi esemplari e di quei pochi solo alcuni sono arrivati fino a noi.  Tra questi, oltre ad un analogo modello perfettamente restaurato e registrato presso l'ASI (anche se erroneamente come “oldmobile”), sembrerebbe che questo che vi  presento sia il secondo esistente in Italia.
Si tratta del modello “Oldsmobile Super88” prodotto nel  1960.
La serie  “88” viene lanciata nel 1954 in numerose varianti : berlina 2 e 4 porte, Coupè hard top, Holiday  e Cabriolet. Tale serie ,con tutte le varianti , rimarrà in produzione per oltre un decennio però subirà i continui cambiamenti  richiesti dal mercato americano. Cambiamenti  che avvengono anche solo dopo un anno.  Le differenti serie si distinguono dall'anno di produzione; ad  esempio i modelli “88” del 1957 sono diversi da quelli del 1958 e questi da quelli del 1959 e così via.
L'auto ritrovata è quindi il modello “Super 88” del 1960 . Come  si diceva all'inizio, la vettura  ha svolto per circa 30 anni il ruolo di auto starter alle corse di trotto che si  svolgevano e si svolgono tuttora all'Ippodromo  Cirigliano  di Aversa (Ce).  L'attività cui è stata sottoposta,  pur essendo molto intensa, ha permesso  il salvataggio della vettura anche  se  ha subito dei tagli alla carrozzeria per  consentire il montaggio delle  “ali”  e  di altri apparati richiesti dal regolamento ippico.
Data la considerevole dimensione delle “ali”  sono state sempre preferite auto di grandi dimensioni e con il cambio automatico, visto,    che in partenza, esse devono rispettare le velocità dettate dalla tipologia della corsa.*
La sua linea risale al periodo in cui a capo del centro stile General  Motors  vi era Bill Mitchell (subentrato a Harley Earl nella direzione del Design G.M.)  che introduce linee fluide nettamente in contrapposizione con le linee opulente e ricche di cromature di qualche anno prima  e caratterizzate dalle pinne di stile aereonautico (linee cui aveva collaborato lo stesso Mitchell ma sotto la direzione di Harley Earl ).
Nascono , sotto la  direzione di Mitchell , molte vetture dalle linee sobrie come la Chevrolet Corvair  contemporanea della Oldsmobile Super 88 .
 Le due vetture hanno un tratto stilistico in comune: la linea di cintura perfettamente orizzontale che taglia in due il corpo vettura . Il padiglione  reso il più leggero possibile grazie alla vetratura avvolgente  anteriormente ed ancor di più posteriormente. I montanti anteriori e posteriori sono sottilissimi ed assente quello centrale. Per slanciare la linea Mitchell usa allungare molto la parte posteriore tanto da renderla sproporzionata rispetto alla parte anteriore anche se i volumi del cofano motore e del baule sono per dimensione  simili. (foto 4)
La Oldsmobile “auto starter” arrivata a noi conserva tutte le sue componenti  originarie tranne una cornice di un faro, le coppe delle ruote e parte della tappezzeria posteriore.   I giudici di gara, ospitati sull'auto al momento della partenza dei cavalli, dovendo porsi  in piedi  ed uscire con la testa fuori dal tetto richiesero il taglio del padiglione e la rimozione della tappezzeria posteriore.
Altri  due tagli furono realizzati sul baule per  l'alloggiamento dei pistoni che servivano per l'apertura e chiusura delle ali.
Dalle foto si può notare la ricercatezza degli interni con il grande volante a calice e la perfetta simmetria del cruscotto . (foto 5)
Altra particolarità è data dallo spessore delle porte che risultano dotate di vetri elettrici. La manopola presente sulla porta anteriore serve ad aprire il deflettore (lo stesso sistema era presente anche su alcuni modelli Alfa Romeo). (foto 6)
Le Oldsmobile era auto di categoria superiore per una clientela meno giovane che richiedeva auto esclusive per cui erano dotate di tutta una serie di accessori : dai vetri elettrici all'aria condizionata.
La Oldsmobile Super 88 del  1960 ha svolto per anni egregiamente il suo lavoro e da quando è andata a riposo è stata  sostituita da una Cadillac Fleetwood.

* (Nota) L'autostarter attende i cavalli 400 metri prima del punto di partenza.
Lo starter farà sì che la macchina raggiunga tale punto aumentando la velocità, mantenendo però:
a. per i primi 200 metri la velocità tra 20 e 25 km l'ora, in relazione al tracciato della pista, giungendo a 200 metri a 30/35 km. orari;
b. per i successivi 100 metri una velocità compresa tra 30/32 e 35/37 km orari in relazione alla categoria dei cavalli;
c. da questo punto sino a quello di partenza una accelerazione graduale fino ad un massimo di velocità di 47/ 50 km orari.
I guidatori devono mantenere tale allineamento fino al punto di partenza. Lo starter chiude le ali della macchina al punto di partenza.