Car Design

La nuova Seat Leon: scultura in movimento
(Versione analizzata: Leon 2.0 TDI Stylance)

Testo e foto di Umberto Panarella

La nuova Seat Leon ha fatto il suo debutto ufficiale in Italia il 19 settembre 2005; è stata presentata, però, ai primi di maggio 2005 al SaloneInternazionale dell'Automobile di Barcellona.
Riprende i motivi stilistici anticipati dalla concept car Salsa nel 2000. Il motto "Design che desta emozione", coniato da Walter De Silva per le autovetture Seat progettate sotto la sua direzione, si coniuga alla perfezione con questo nuovo modello.
La Seat, secondo la casa madre Volkswagen proprietaria del marchio, deve divenire il marchio sportivo del gruppo e deve trovare nei giovani i suoi principali estimatori. L'azienda sembra che un po' alla volta stia raggiungendo questo obiettivo. L'Ibiza, già ristilizzata sotto la direzione di De Silva, ha raggiunto il fine e la Leon di sicuro lo raggiungerà.
L'Alfa Romeo 156 e poi la 147, realizzate dall'Alfa sotto la direzione di De Silva, quando questi era ancora alla direzione del centro stile del marchio italiano, rappresentano una sintesi tra la funzionalità delle vetture a cinque porte e il fascino sportivo delle coupé. La nuova Leon, riprende alla perfezione il concetto di berlina-coupè.
Nella 156 la maniglia incassata nel montante della portiera contribuiva a dare alla vettura la connotazione stilistica dell'auto coupè; concetto poi ripreso con la 147 ed ora ancora riproposto nella Leon.
La nuova vettura non ha niente della linea anonima della serie che l'ha preceduta; serie che, di fatto, riprendeva linee già viste ed in particolare un forte richiamo ai rapporti proporzionali di un'auto degli anni '70 quale era l'Alfasud.

Alfa Romeo Alfasud (1970)

Alfa Romeo Alfasud (1970)

Seat Leon prima serie

Seat Leon prima serie

Le Alfa degli anni '60 e degli anni 70 si distinguevano per il particolare funzionamento dei tergicristalli, i quali si muovevano incrociandosi e non con movimenti paralleli. Questo movimento è stato ripreso dalla Seat Altea prima ed ora dalla Leon. La ripresa di tale vecchio schema, e lo spostamento del centro di rotazione alla base dei montanti anteriori, permette ai tergicristalli di rimanere in posizione di riposo, accostati ai montanti del parabrezza. In questa posizione contribuiscono, in maniera notevole, al miglioramento dell'aerodinamica ed alla silenziosità di marcia. Nell'Altea però essi si nascondono dietro i montanti, nella Leon non accade e rimangono a vista. Tale differenza ha permesso di realizzare per la Leon montanti più sottili.

Alfa Romeo Giulia Super

Alfa Romeo Giulia Super

Particolari dei tergicristalli della LeonParticolari dei tergicristalli della Leon

Particolari dei tergicristalli della Leon

Nella vista laterale la Leon, come già detto, mostra la silhouette elegante di una coupé, tuttavia senza imporre limiti al comfort e all'abitabilità, grazie alle dimensioni più generose rispetto alla prima serie: la lunghezza è cresciuta di 13,2 centimetri portandosi ad un totale di 4,315 metri, mentre la larghezza, aumentata di 2,6 centimetri raggiunge 1,768 metri e l'altezza è pari a 1,458 metri. Il passo è quello che più è cresciuto in quanto, raggiungendo i 2.578 cm, ha avuto un incremento di 65 mm. L'abitabilità interna è quella che più ha giovato degli incrementi dimensionali, meno il bagagliaio che rimane ancora piccolo per il segmento di appartenenza della vettura: infatti, la sua cubatura è di 341 dmc.

IL DESIGN
La parte più riuscita per eleganza e innovazione è la parte anteriore. Come la fiancata si caratterizza da una scalfatura a onda così la parte anteriore, in cui il movimento ad onda la percorre sia in senso trasversale che longitudinale. La presa d'aria che incornicia il marchio Seat si armonizza e si integra perfettamente con la bella forma dello scudo paraurti basso, nel quale si aprono tre vaste prese d'aria con griglie a nido d'ape. Non si notano incertezze o perdite di continuità. E' tutta un armonia di linee, e tutti gli elementi - fari, fendinebbia, calandra, montanti del parabrezza - si integrano in un tutto unico ove non c'è alcuna nota stonata. La stessa continuità è sempre presente da qualunque parte la vettura sia vista.
Molto belli ed espressivi i fari a occhio di gatto con carenatura in metacrilato trasparente.
La linea dinamica della fiancata nasce all'angolo dei fari, si prolunga in modo morbido lungo le porte anteriori e posteriori e termina davanti alle ruote posteriori.

I fari

I fari



Vista della parte anteriore della nuova Seat Leon

Vista della parte anteriore della nuova Seat Leon



Vista del montante anteriore sinistro, esempio della fluidità e continuità del disegno

Vista del montante anteriore sinistro, esempio della fluidità e continuità del disegno



Veduta del vano motore

Veduta del vano motore

Oramai tutte le case automobilistiche curano il design della parte meccanica. La Seat non è stata da meno per la Nuova Leon. La forma del coperchio del propulsore, in due colori, sembra l'opera di uno scultore purista. Si nota la precisione di assemblaggio tra gli elementi, in particolare il leggero incastro tra la parte bianca e la parte nera del coperchio insonorizzante.
L'ordine è tanto, e sono ben in vista solo gli elementi che servono alla normale manutenzione: tappo del liquido del parabrezza, del radiatore, dell'olio ed occhiello dell'astina di livello.

Vista della porta anteriore sinistra

Vista della porta anteriore sinistra

Molto particolare il taglio della cornice del vetro. Tale forma è dettata dalla forte inclinazione del parabrezza e del padiglione che determina una leggera difficoltà di accesso ai posti anteriori ai passeggeri di statura più alta.

Vista del pannello porta

Vista del pannello porta

Niente è stato trascurato, neanche il pannello delle porte, ove le linee curve ben si armonizzano con la linea retta del bracciolo. I materiali utilizzati sono tutti di ottima qualità e le scelte cromatiche sono sempre appropriate. I sedili, ergonometricamente perfetti, offrono un solido ancoraggio al pilota ed hanno ampie regolazioni che combinate con le regolazioni del volante consentono a chiunque di trovare la corretta e più comoda posizione.

Vista del cruscotto

Vista del cruscotto


La consolle con i comandi radio e climatizzatore

La consolle con i comandi radio e climatizzatore

Vista del vano bagagli che risulta leggermente incassato rispetto alla battuta del portellone

Vista del vano bagagli che risulta leggermente incassato rispetto alla battuta del portellone

La maniglia di apertura della porta posterione inserita nella quarta luce laterale

La maniglia di apertura della porta posterione inserita nella quarta luce laterale



Vista posteriore della Seat Leon

Vista posteriore della Seat Leon

Vista posteriore della Alfa Romeo 147 I.a serie

Vista posteriore della Alfa Romeo 147 I serie

Vedendo l'auto dal lato posteriore si nota come gli stilisti non hanno dedicato lo stesso interesse dato alla parte anteriore. Qui gli elementi stilistici "De Silva" ci sono tutti e notevole è la parentela con l'Alfa 147. Le forme sono maggiormente dimensionate ma quello che però gioca notevolmente a favore della Seat è di riuscire a nascondere bene la parte meccanica. Nella 147 non ho mai perdonato la vista del silenziatore e dei braccetti del ponte posteriore.
Di sicuro la Seat ha fatto un buon lavoro e saranno i volumi di vendite a testimoniarlo e tutto grazie ancora ad un designer italiano.

Vista della quarta luce posteriore

Vista della quarta luce posteriore ove trova collocazione la maniglia della porta