1. La francese BSG Wood.b Duomatic, con una struttura mista di metallo e legno (3190 euro)
2. La Pashley Parabike, inglese, contraddistinta da uno stile classico e signorile e da un look nostalgico (758 euro)
3. Vanmoof S Series, olandese, molto resistente, dotata di otto velocità e con freni a disco (1459 euro)
4. Donky Bike. Una bellezza anti-tradizionale, ma estremamente pratica e quindi perfetta per i piccoli trasporti urbani. Altri aggettivi? Compatta e affidabile (776 euro)
5. Viks Steel Urban Cycle. Viene dall’Estonia, ha un look minimal ed essenziale, per gli amanti della pura velocità (prezzo variabile)
6. Green Champ Original. Più che una bici, un giocattolo. Senza pedali e con un design da fiaba. La sua vera particolarità è data dalla sua composizione: fibre di bambù legate con una sostanza al miele per compattare la materia ed evitare fessure (154 euro)
7. Cherubim HummingBird. Giapponese, olimpionica, retrò, è considerata la più bella bici al mondo. L’ha usata la squadra ciclistica nazionale giapponese alle Olimpiadi di Città del Messico del 1968 (prezzo su commissione)
8. Faraday Porteur. Elettrica, ha un’autonomia di 24km con le sue batterie nascoste nei tubi (3275 euro)
9. Engeenius Cykno. Prima di ogni altra cosa, leggete il prezzo: questa italiana elettrica di lusso costa più di una macchina di medio livello (20.586 euro). Si carica in quattro ore e ha un’autonomia di 50km, ma è un investimento solo per i ricchi
10. World Bicycle Relief Buffalo. Frutto di una iniziativa di beneficenza statunitense, assemblata in Africa da maestranze locali, la Buffalo è costruita per i rigori della sua terra di destinazione - carichi pesanti, terreni accidentati e manutenzione frequente. Ciascuna ha un piccolo kit con una pompa e una gomma di ricambio (140 euro)
28 settembre 2016
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