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Treviso: l'autoritratto di Van Gogh concesso dalla Galleria Nazionale di Oslo è vero o falso?
Lo stabiliranno i maggiori specialisti chiamati in convegno
Ma anche i visitatori della mostra potranno dire la loro

I dubbi avanzati sulla autenticità dell’Autoritratto di Vincent Van Gogh appartenente alla Galleria Nazionale di Norvegia di Oslo, attualmente esposto nella grande mostra trevigiana "L’impressionismo e l’età di Van Gogh", giunta già a 220.000 visitatori (chiusura prorogata al 13 aprile), hanno spinto Marco Goldin, curatore della rassegna attualmente in corso a Casa dei Carraresi, a prendere due diverse iniziative. Al suo rientro dagli Stati Uniti, dove si recherà per tutta la prossima settimana a lavorare sui prestiti americani relativi alla mostra del prossimo ottobre "L’oro e l’azzurro. I colori del Sud da Cézanne a Bonnard", modificherà l’allestimento della sale riservate a Van Gogh. Sono infatti tre gli autoritratti presenti, uno proveniente dal Van Gogh Museum di Amsterdam, uno dalla Fondazione Bührle di Zurigo e appunto quello da Oslo. Saranno collocati, diversamente da quanto avviene ora, sulla medesima parete, di modo che, esposti l’uno a fianco dell’altro, possano essere giudicati dai visitatori stessi della mostra, che così potranno farsi un’opinione del tutto personale sulla questione. Di questo, con una nota redatta personalmente dal curatore e stampata sulla parete a fianco dei tre dipinti, verranno debitamente informati i visitatori. Chi poi tra essi lo vorrà, potrà compilare un’apposita cartolina, fornita dagli organizzatori, nella quale specificare i motivi che rivelerebbero l’autenticità, o la non autenticità, del dipinto. Tutto il materiale raccolto verrà, a fine mostra, inviato alla direttrice della Galleria Nazionale di Norvegia, Anniken Thue.

Ma Goldin pensa anche a un incontro tra studiosi sull’argomento. Approfittando del fatto che il 19 e 20 marzo prossimi, come consuetudine ormai, organizzerà un convegno internazionale di studi sull’argomento dell’esposizione (convegno nel quale verranno anche presentati gli Atti di quello svoltosi su Monet nel gennaio 2002), ha deciso di dedicare una mezza giornata alla controversia, invitando esperti internazionali di Van Gogh a dibattere sull’autenticità o meno del dipinto. Sarà il contributo scientifico che la mostra trevigiana offrirà sulla questione, certo con la fortuna che questo dibattito si sia acceso proprio nel momento in cui l’opera non stava sulla parete del Museo norvegese ma nelle sale di Casa dei Carraresi, facendo diventare per qualche tempo Treviso laboratorio della critica internazionale.