La ragazza con l'orecchino di perla
Bologna - Palazzo Fava
Dall'8 febbraio al 25 maggio 2014
Record di prenotazioni: in un solo giorno 15.000 prenotazioni
«Più che un record, una follia», commenta uno «sbalordito» Marco Goldin il Re
Mida dell'arte che con la sua società Linea d'ombra organizza l'esposizione.
Da ieri, lunedì 11 si sono aperte le prenotazioni alla Mostra LA RAGAZZA CON
L'ORECCHINO DI PERLA.
A fine giornata, dopo otto ore, i tagliandi prenotati sono stati 15.000. «Siamo
abituati a grandi numeri - spiega Goldin - ma finora il nostro record con le mostre
su Van Gogh a Treviso e Brescia e quelle su Monet a Verona e Vicenza abbiamo
raggiunto un massimo di 5.500 tagliandi in un giorno intero. In questo caso, è
la prima volta che il capolavoro, secondo solo alla Gioconda, viene prestato in
Europa, e la gente ha capito la portata dell'evento».
La ragazza con l'orecchino di perla, con la Gioconda di Leonardo e L'urlo di
Munch, è unanimemente riconosciuta come una delle tre opere d'arte più note,
amate e riprodotte al mondo.
Per un pugno di settimane, ed esattamente dall'8 febbraio al 25 maggio 2014, il
capolavoro di Vermeer sarà in Italia, a Bologna, accolta con tutti gli onori
del caso a Palazzo Fava.
Sarà la star indiscussa di una raffinatissima mostra sulla Golden Age della
pittura olandese, curata da Marco Goldin e tra gli altri da Emilie Gordenker,
direttrice del Mauritshuis Museum de L'Aja dove il capolavoro di Vermeer è
conservato. L'occasione storica di ammirare in Italia e gli altri celeberrimi
dipinti olandesi nasce dalla collaborazione tra Fondazione Carisbo, e per essa
il suo presidente professor Fabio Roversi-Monaco, e Marco Goldin, storico
dell'arte e amministratore unico di Linea d'ombra.
La ragazza con l'orecchino di perla evoca bellezza e mistero e il suo volto da
cinque secoli continua a stregare coloro che hanno l'emozione di poterlo
ammirare dal vero o scoprirlo attraverso i romanzi e il film di cui la
bellissima ragazza dal copricapo color del cielo è diventata, forse suo
malgrado, protagonista.
Il suo arrivo in Italia è il frutto straordinario di una trattativa durata un
paio di anni, a partire dal momento in cui il Mauritshuis – scrigno di opere
somme da Vermeer fino a Rembrandt – è stato chiuso per importanti lavori di
restauro e ampliamento, che ne vedranno la riapertura al principio dell'estate
2014.
Nel frattempo, una parte delle collezioni del Museo è stato riallestita presso
il Gemeentemuseum, sempre a L'Aja, mentre un nucleo, forse il più strepitoso, è
stato concesso ad alcune sedi internazionali in Giappone (a Tokyo e Kobe) e
negli Stati Uniti: il Fine Arts Museum di San Francisco, l'High Museum of Art
di Atlanta e la Frick Collection di New York, ovvero a istituzioni di assoluto
prestigio mondiale. Come unica sede europea, e ultima prima del definitivo
ritorno de La ragazza con l'orecchino di perla al suo Museo rinnovato, la
scelta è caduta su Bologna e su Palazzo Fava.
LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA
“Sarà l'unica occasione per ammirarla in Europa al di fuori della sua sede
storica da dove, conclusa la mostra bolognese, probabilmente non uscirà mai
più, essendo l'opera simbolo del museo riaperto”, afferma il Presidente della
Fondazione Carisbo, Fabio Roversi-Monaco.
“Annunciamo con tanto anticipo questo evento proprio per la sua eccezionalità,
e perché tutti coloro che giungeranno a Bologna per la visita possano
prepararsi per tempo. Ciò che accadrà tra poco meno di un anno resterà una cosa
senza eguali e non più ripetibile – afferma Marco Goldin. Non serve che dica
con quanto orgoglio Linea d'ombra sta lavorando su questo progetto,
ringraziando sia il Mauritshuis per la fiducia nei nostri confronti sia la
Fondazione Carisbo per tutto l'appoggio e la collaborazione. E quanto sentiamo
la responsabilità di portare in Italia un tale capolavoro”.
Capolavoro che non sarà solo. A Bologna sarà infatti accompagnato da una
quarantina di altre opere dello stesso Museo, sempre di qualità eccelsa, scelte
appositamente per la sede bolognese e quindi in parte diverse da quelle già
esposte in Giappone e ora negli States.
La ragazza con l'orecchino di perla non sarà l'unico capolavoro di Vermeer in
mostra. Ad affiancarla ci sarà Diana e le sue ninfe, grande olio del Maestro. E
ancora, ben 4 Rembrandt e poi Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van
Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, ovvero tutti i massimi protagonisti
della Golden Age dell'arte olandese.
Accanto a questa mostra, la Fondazione Carisbo e Genus Bononiae proporranno
anche Attorno a Vermeer, omaggio tributato da una quindicina di grandi artisti
italiani contemporanei, da Guccione a Sarnari, da Olivieri a Verna, scelti da
Marco Goldin per il senso della loro adesione all'intima idea specialmente del
medium luminoso vermeeriano, senza distinzione tra figurativo e astratto.
Il binomio antico-contemporaneo è, del resto, una precisa cifra stilistica del
critico veneto, riaffermata in modi diverse e originali in concomitanza di
molte delle sue mostre.
“L'obbiettivo della Fondazione Carisbo” precisa il Presidente Roversi Monaco “è di cogliere questa magnifica occasione
per rilanciare Bologna, come del resto è avvenuto per Genus Bononiae, con
grande successo, sia per il numero delle presenze, sia per la soddisfazione dei
visitatori, nel corso del 2012, a partire dall'inaugurazione nel mese di
gennaio alla presenza del Presidente della Repubblica.”
Mostra a cura di: Marco Goldin, Emilie E.S. Gordenker, Quentin Buvelot, Ariane van Suchtelen, Lea van der Vinde
APERTURA PRENOTAZIONI: 11 novembre 2013