Arte

Napoli, nuova polemica per il Pan: si è dimessa la direttrice Draganovic

Julia Draganovic

Napoli (24 marzo) - Nuova polemica per il Pan, il Palazzo delle arti di Napoli, già al centro della diatriba dei giorni scorsi sull'opera "Sacred love" - il crocifisso con il preservativo - di Sebastiano Davi. La direttrice del Pan, Julia Draganovic, lascia il suo incarico. Lo conferma l'assessore comunale alla cultura, Nicola Oddati. «La sua esperienza di consulenza artistica del Pan è terminata a febbraio e, in data 18 marzo 2009, la direttrice Draganovic mi ha comunicato la sua intenzione di non proseguire nella sua collaborazione con noi», spiega Oddati.

«La ringrazio del suo lavoro, della qualità delle sue proposte e delle sue realizzazioni. Credo abbiano contribuito a delineare una significativa identità di ricerca artistica e culturale del Pan e ad inserirlo in un contesto di positive relazioni e partnership internazionali. D'altro canto, sicuramente, la dottoressa Draganovic ha ricevuto dal Pan e dalla città un incarico prestigioso, che arricchisce la sua esperienza e le sue conoscenze. Aggiungo, però, che la sua decisione nulla ha a che vedere con le risorse del Pan e del Comune, dal momento che tutto il programma proposto dalla dottoressa Draganovic è stato puntualmente realizzato, secondo le sue richieste: naturalmente, è sempre stata a conoscenza di quali fossero le nostre disponibilità di bilancio. In ogni caso, auguro ogni bene a Julia Draganovic e spero che in futuro possa ancora collaborare con noi», conclude l'assessore.

Ma la direttrice dimissionaria, non sembra dello stesso parere: «Come a volte accade, anche a causa del peso di fattori esterni imprevisti - fra i quali spicca la complessa e problematica situazione economica e amministrativa entro la quale il Comune di Napoli, e di conseguenza il Pan, si è trovato ad operare - le condizioni organizzative che si sono configurate negli ultimi mesi a mio giudizio non consentivano più di garantire la qualità, la tempestività e la certezza nella realizzazione dei programmi che mi ero proposta al momento della mia venuta a Napoli».