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Dall’antica Magna Grecia a Faenza

Faenza - MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche

E’ stata perfezionata la donazione al Mic di una quarantina di vasi appartenenti alle principali classi ceramiche sviluppatesi nell’Italia meridionale fra il VI sec. e la prima metà del II secolo a.C., tra cui due pezzi provenienti dall’area etrusco-italica, che costituivano la collezione di Giuseppe Bucci, professionista di Russi e dalla moglie Carla.

Anfora

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Una raccolta nata sull’onda di una passione per gli oggetti antichi e, in particolare le ceramiche, ed i viaggi nei luoghi culla della civiltà come Egitto e Grecia che Giuseppe Bucci sviluppò soprattutto in Puglia, a Brindisi, dove lavorò per quindici anni nel settore della cantieristica. Dopo i primi acquisti occasionali in negozi di antiquariato a Roma, Firenze, Napoli, la collezione ebbe un significativo incremento con l’acquisizione alla vendita giudiziaria ad Oria, in provincia di Brindisi, nel 1964, di piccola parte della cospicua raccolta archeologica del conte Raffaele Pasanisi.

Giuseppe Bucci fu sempre accompagnato con pari passione ed entusiasmo dalla moglie Carla, che realizzò nel tempo una ricca documentazione fotografica e di schede, ed insieme maturarono la decisione di lasciare al Museo di Faenza la raccolta di opere ceramica. La prematura scomparsa del signor Bucci, poco più di un anno fa, ha anticipato i tempi della donazione da parte della signora Carla Brest. I pezzi della donazione "Brest-Bucci" sono di varia tipologia (skyphoi, olle, anfore, lekythoi, crateri, araballi, coppe, vasetti oltre a frammenti) in gran parte prodotti nelle fabbriche dell’Italia meridionale, per la maggior parte di decorazione figurata, geometrica, corinzi, nello stile di Gnathia (dalla collezione Pasanisi). Due reperti di provenienza etrusco-italica, un’urna e olla, pongono difronte alla difficile identificazione dei rapporti fra l’area etrusca e quelle italiota e italica.

Le ceramiche della donazione Brest-Bucci saranno oggetto di un intervento conservativo del Laboratorio di restauro del Museo in previsione di una futura esposizione.