Arte

I Codici dell'Apocalisse a Bologna

di Greta Bignami

Robot Templare di Gaetano Muratore nela sezione Il CULTO DI INANNA-ISHTAR

Fino al 7 febbraio la dimora di Palazzo Grassi a Bologna accoglie la mostra I codici dell'Apocalisse, a cura di Marcello Pecchioli e Lucilla Boschi dell'Associazione Culturale Age of Future. L'esposizione che sta all'interno di un progetto culturale pių ampio (con un'articolata serie di incontri) declina un'idea studiata ed elaborata dagli autori, il Tecno-Medio-Evo; l'ipotesi č che le epoche storiche contengano quei "saperi", quei "semi abbandonati", affidati ai futuri, che germogliano quando le condizioni lo rendono possibile.

La mostra, sorta di macchina del tempo artistica e multi-sensoriale, č il dialogo tra la produzione di 19 artisti provenienti da tutto il territorio nazionale; il desiderio di indagare l'estetica che dai pensatori medioevali giunge fino al Novecento, alle elaborazioni portate avanti dalle avanguardie per arrivare fino alle modalitā espressive del contemporaneo.

Sala con in primo piano l'opera di Stefano Zaratin nella sezione DENTRO L'APOCALISSE

Particolare dell'opera di Stefano Zaratin nella sezione DENTRO L'APOCALISSE

Microfauna di Rudi Punzo nella sezione GLI INSETTI

Lavoro di Tobia Ravā nella sezione LA CABALA


Serie di lavori di Tobia Ravā nella sezione LA CABALA

Un lavoro a cura di Marcello Pecchioli nella sezione DENTRO L'APOCALISSE

Anelli e collana in gel poliuretanico di Roberto Zanon nella sezione FASHION

In primo piano abito Sesto senso di Giorgia Bortolami e sullo sfondo Black lace dress di Isabella Bortolotto nella sezione FASHION


Il ruolo di costruire un ponte tra i Codici dell'apocalisse e Palazzo Grassi, luogo dell'esposizione, č assunto dall'installazione di una stanza nella stanza, una wunderkammer a cura dell'architetto Fabio Fornasari che, collezionando e mostrando i temi in maniera virale, lascia tracce lungo le sale del Palazzo e crea relazioni con le singole stanze.
A fianco della mostra principale, una preview della sezione fashion di Tecno-Medioevo curata da Livio Billo con Debora Bergaglio, presenta i lavori di quattro creatrici di moda e di quattro progettisti di gioielli contemporanei. Ecco allora, riprendendo le parole del curatore Livio Billo, l'abito di Isabella Bortolotto che rilegge, in chiave di chic, le aristocratiche, lussuose vesti della corte di Bisanzio e della Pavia longobarda e le proposte di Elvezia Allari e Barbara Odorizzi, che ripropongono le loro versioni in chiave sexy e cyber-punk del classico abito da sera.
Nella sezione del gioiello Lucia Gangheri, Anna Girolomini, Barbara Uderzo e Roberto Zanon introducono l'uso di materiali "alternativi" i quali generano nuove valenze portando la materia a rigenerarsi in una forma nuova, pių compiuta, diventando specie e campionatura simboliche d'una coscienza umana che aspira in permanenza al raffinamento di sé e all'auto-trascendenza.

I codici dell'Apocalisse
Luogo: Palazzo Grassi - Via Marsala 12, Bologna
Periodo: dal 24 gennaio al 7 febbraio 2014
Per informazioni: tel. 339 1602734; codiciapocalisse@gmail.com
Il sito della Mostra: codiciapocalisse.org