Arte

Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito
Gli “amori” di Cesare
Il mito di Giulio Cesare e due “tifosi” d'eccezione: Napoleone I e Napoleone III
Cesare costruttore
Giulio Cesare e il suo tempo: gli avvenimenti principali
Il dado è tratto. Cesare, eroe in solitudine
Tutti non sanno che…: le ceneri di Cesare
Veni, vidi, vici. Cesare autore letterario

Giulio Cesare e il suo tempo: gli avvenimenti principali

Testa bronzea di Augusto, ca 25 aC - Londra, British Museum

100 a.C.   Il 12 o 13 luglio Gaio Giulio Cesare nasce a Roma da antica famiglia patrizia, che vantava di discendere da Iulo Ascanio e, attraverso questi, dall'eroe troiano Enea e dalla dea Venere. Il padre, omonimo, era fratello di Giulia, moglie di Gaio Mario, mentre la madre era Aurelia Cotta, discendente da antichissima famiglia consolare.

92 - Il proconsole Lucio Cornelio Silla vince Mitridate VI re del Ponto in Cappadocia e instaura rapporti con il regno dei Parti.

91 - L'uccisione del tribuno della plebe Marco Livio Druso provoca la sollevazione degli Italici e l'inizio della Guerra Sociale.

90 - La lex Iulia concede la cittadinanza romana agli Italici rimasti fedeli a Roma.

89 - La vittoria nella battaglia di Ascoli Piceno e la concessione della cittadinanza a Italici e Cisalpini portano alla fine della Guerra Sociale. Mitridate VI occupa l'Asia Minore massacrando i cittadini romani presenti: il Senato invia Silla.

88 - In seguito alla destituzione da comandante in Oriente a favore di Mario, zio di Cesare, Silla occupa Roma mentre il rivale fugge in Africa, dando inizio a una guerra civile.

87 - Dopo la ripartenza di Silla per l'Oriente, Mario, assieme al console Lucio Cornelio Cinna, riesce ad impadronirsi di Roma.

86 - A gennaio muore Mario. In Grecia e Macedonia i Romani ottengono risolutive vittorie  contro Mitridate e i suoi alleati.

85 - La pace di Dardano costringe Mitridate VI a rinunciare alle sue conquiste in Oriente.

84 - Morte di Gaio Giulio Cesare, padre di Cesare.

83 - Cesare sposa Cornelia Cinna Minore, figlia di Cinna, collega di Mario, personaggio chiave della politica romana tra l'86 e l'84, anno della sua morte.

82 - Silla vince i seguaci di Mario nella battaglia di Porta Collina e, nominato dittatore, attua un programma oligarchico e dure proscrizioni contro gli avversari politici. Cesare lascia Roma ed intraprende la carriera militare in Oriente al servizio di Marco Minucio Termo.

81 - Per i successi in Africa e in Spagna, Gneo Pompeo, figlio di Gneo Pompeo Strabone,  si vede riconoscere da Silla il cognome di Magnus.

79 - Silla depone la carica e si ritira a vita privata. Morirà l'anno dopo.

77 - Il proconsole Marco Emilio Lepido tenta una sollevazione antioligarchica, ma viene sconfitto da Quinto Lutazio Catulo e da Pompeo. Cesare è a Roma, dove si dedica all'attività forense sostenendo processi contro i sillani Gneo Cornelio Dolabella e Gaio Antonio Ibrida.

74 - Cesare è prigioniero di pirati nelle isole Sporadi: liberato per riscatto, organizza una spedizione punitiva contro i suoi sequestratori.

73 - La rivolta dei gladiatori di Capua, guidati da Spartaco, avvia la Guerra Servile. In Asia Minore Mitridate VI invade la Bitinia e avvia la terza guerra mitridatica.

72 - Il proconsole Lucio Licinio Lucullo sconfigge ripetutamente Mitridate VI. Pompeo Magno sconfigge i ribelli in Spagna, riconquistandola a Roma. Cesare è eletto tribuno militare.

71 - Il pretore Marco Licinio Crasso e Pompeo sconfiggono definitivamente gli schiavi ribelli di Spartaco. In Oriente, Lucullo occupa il Ponto costringendo Mitridate VI alla fuga in esilio.

70 - Crasso, già vicino a Cesare, e Pompeo impongono con gli eserciti la propria elezione a consoli e attuano una politica antioligarchica che abroga gran parte dei provvedimenti sillani. Marco Tullio Cicerone conduce il processo contro Gaio Verre, accusato di malversazione dai siciliani.

69 - Cesare è eletto questore e durante l'anno opera anche in Spagna.

68 - Lucullo occupa il regno d'Armenia che aveva accolto Mitridate VI. Morte di Cornelia, prima moglie di Cesare, e nuovo matrimonio con Pompeia.

67-66 - Pompeo conduce una rapida e vittoriosa campagna navale nel Mediterraneo orientale contro i pirati, sancendo il dominio di Roma sui mari. Grazie anche all'aiuto di Cicerone, lo stesso ottiene poteri straordinari per condurre la guerra contro Mitridate, che sconfiggerà ripetutamente.

65 - Cesare è eletto edile curule. Nell'occasione, organizza l'esposizione della sua collezione artistica e sontuosi giochi gladiatori che gli procurano la simpatia della plebe romana.

64 - Il proconsole Pompeo crea le nuove province di Siria, e di Ponto e Bitinia.

63 - Il console Cicerone smaschera e reprime la congiura di Lucio Sergio Catilina. Cesare è eletto pontefice massimo.

62 - Cesare è eletto pretore. Ripudio della seconda moglie Pompeia, dopo la scoperta della sua relazione con Publio Clodio Pulcro, contro il quale Cesare tuttavia non agisce.

61 - Contrasto tra Pompeo, da poco rientrato a Roma da assoluto trionfatore dell'Oriente, e il Senato: il proconsole si avvicina a Cesare, propretore nella Spagna Ulteriore.

60 - Cesare, Pompeo e Crasso stipulano il Primo Triumvirato. Matrimonio tra Pompeo e Giulia, figlia di Cesare.

59 - Cesare è eletto console con Marco Calpurnio Bibulo e si adopera per la ratifica da parte del Senato di tutti gli atti compiuti da Pompeo in Oriente e a favore dei propri veterani; Pompeo appoggia la sua richiesta di proconsolato di tutte le Gallie e dell'Illirico. Cesare sposa Calpurnia, figlia di Lucio Calpurnio Pisone Cesonino.

58 - Cesare inizia le campagne in Gallia, ottenendo importanti successi contro gli Elvezi e i Germani di Ariovisto. A Roma, il tribuno della plebe Clodio, appoggiato da Cesare, ottiene la condanna di Cicerone all'esilio.

57 - Cesare sconfigge Belgi e Nervii nell'area dell'attuale Belgio. A Roma, Cicerone è richiamato dall'esilio.

56 - A Lucca i triumviri rinnovano l'accordo e la spartizione delle aree d'azione: le Gallie per Cesare, Spagne e Africa per Pompeo, Oriente per Crasso. In Gallia, Cesare sottomette le popolazioni della Bretagna e dell'Aquitania.

55 - Il consolato di Pompeo e Crasso permette ai triumviri l'attuazione dell'accordo di Lucca. In Gallia, Cesare sottomette i germanici Usipeti e Tencteri, compie una veloce spedizione oltre il Reno (facendo edificare e smontare un ponte nel giro di pochi giorni) e in Britannia.

54 - Seconda vittoriosa spedizione in Britannia da parte di Cesare.

53 - In Gallia, Cesare sconfigge Eburoni, Menapi, Nervii e Treviri. In Oriente, Crasso muore nella rovinosa sconfitta subita da parte dei Parti a Carre.

52 - La sollevazione generale dei Galli guidata dal re degli Arverni Vercingetorige viene definitivamente sedata ad Alesia, dove il capo gallico si arrende a Cesare.

51 - Alla morte di Tolomeo Aulete, diventano re d'Egitto i figli Tolomeo XIII  e Cleopatra VII.

50 - Nonostante l'opera dei sostenitori di Cesare, l'influenza di Pompeo porta il Senato ad affidare a questi pieni poteri e ad imporre a Cesare l'ultimatum di disfarsi dell'esercito per poi rientrare a Roma.

49 - La notte del 12 gennaio, Cesare passa il Rubicone, linea del confine settentrionale del territorio propriamente romano, raduna le sue truppe a Rimini e di lì si avvia a Roma, abbandonata nel frattempo da Pompeo e dai senatori suoi sostenitori, diretti a Oriente. Nel corso dell'anno Cesare guida personalmente le operazioni contro la ribelle Marsiglia e la Spagna. A Roma Cesare ottiene la dittatura per undici giorni.

48 - Cesare è console con Publio Servilio Vatia e conduce la campagna contro Pompeo in Epiro e Tessaglia. A Farsalo Pompeo viene sconfitto e fugge in Egitto, dove viene ucciso ad opera di mandanti di Tolomeo XIII. Cesare, disapprovando il gesto, si allea contro il sovrano a favore della sorella Cleopatra.

47 - A Roma Cesare è nominato dittatore. Egli è dapprima in Egitto, dove insedia definitivamente sul trono Cleopatra. Attraversa poi il Medio Oriente, riaffermando il potere di Roma; a Zela sbaraglia Farnace II, re del Ponto.

46 - Cesare è console, per la terza volta, assieme a Marco Emilio Lepido. A Tapso, in Africa, Cesare ottiene una vittoria decisiva. I suoi avversari riparano in Africa e ad Utica, posta sotto assedio, si toglie la vita Marco Porcio Catone, detto l'Uticense.

45 - Cesare è console per la quarta volta, stavolta senza collega, ed è poi eletto dittatore. Attua la riforma del calendario. A Munda, in Spagna, sconfigge definitivamente gli eserciti pompeiani guidati dai figli di Pompeo e da Tito Labieno.

44 - Cesare è console per la quinta volta, con Marco Antonio, ed assume poi la dittatura perpetua. Da qui si origina una nuova opposizione senatoriale, che sfocia in una congiura: il 15 marzo Cesare è ucciso da 23 pugnalate infertegli da un gruppetto di congiurati - tra cui Bruto, genero di Catone e figlio di Servilia, amante di Cesare -, nella curia di Pompeo.

43-31 - Durante le lotte per il potere, i successori di Cesare, l'erede Ottaviano e Marco Antonio, inseguono i cospiratori: a partire da Gaio Trebonio nel 43 a Smirne e fino a Cassio Parmense nel 31 ad Atene, costoro saranno uccisi, nel nome della vendetta di Cesare.

Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito
Roma - Chiostro del Bramante
Dal 24 ottobre 2008 al 5 aprile 2009