Arte

Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito
Gli “amori” di Cesare
Il mito di Giulio Cesare e due “tifosi” d'eccezione: Napoleone I e Napoleone III
Cesare costruttore
Giulio Cesare e il suo tempo: gli avvenimenti principali
Il dado è tratto. Cesare, eroe in solitudine
Tutti non sanno che…: le ceneri di Cesare
Veni, vidi, vici. Cesare autore letterario

Cesare costruttore

Testa bronzea di Augusto, ca 25 aC - Londra, British Museum

Cesare ha avuto ben presente l'importanza delle opere architettoniche per il suo successo, sia come politico che come generale. Il ponte sul Reno ne rappresenta un episodio emblematico. La finalità militare e propagandistica dell'opera è chiara dal testo che lo descrive, il De Bello Gallico, opera dello stesso Cesare: la minuziosa descrizione della tecnica costruttiva indica la genialità dei suoi genieri, così come la durata dei lavori di soli dieci giorni esalta le qualità dell'esercito e del suo comandante nella velocità e precisione della realizzazione. Ma l'atto più impressionante è senza dubbio la distruzione del ponte, senza remore, una volta raggiunti gli obiettivi della campagna aldilà del Reno. La capacità ingegneristica è un punto di forza dell'esercito romano che si esprime soprattutto nelle opere d'assedio: Cesare si inserisce in questa tradizione in diverse occasioni ma soprattutto con il grandioso apparato d'assedio con il quale costrinse alla resa Vercingetorige ed i Galli ad Alesia nel 52 a.C.
Sono però le opere realizzate a Roma, in muratura e soprattutto in pietra, concepite per durare nel tempo, a sottolineare la supremazia e l'ampio orizzonte del progetto politico cesariano: Cesare pensava ad una rivoluzione urbanistica per una Roma che si stava incredibilmente espandendo, tanto da diventare il nuovo punto di riferimento del Mediterraneo.
Questa grandiosa visione sarà perseguita anche negli interventi di molti dei suoi successori, ma nessuno intraprenderà progetti tanto ardui quanto la deviazione del corso del Tevere di cui narra Cicerone, per favorire l'ampliamento dell'area vaticana.
Bastano comunque gli interventi eseguiti nelle aree del Foro e del Campo Marzio per capire la portata del progetto cesariano. Nel 54 ha inizio la realizzazione del Forum Iulium, uno spazio concepito in modo nuovo per le nuove esigenze della Roma di fatto già imperiale, perno degli interventi futuri: la ricostruzione della Basilica Sempronia inaugurata nel 46, che da lui prenderà il nome di Giulia, quella dei Rostri e soprattutto l'edificazione della nuova Curia Iulia. Quest'ultima,  assieme al teatro di Marcello, è il simbolo degli interventi cesariani: avviata nel 44 come celebrazione della definitiva supremazia sul Senato, la Curia era ancora al livello delle fondamenta quando Cesare è assassinato e viene pertanto portata a termine da Augusto anni dopo. Il teatro doveva essere il più grandioso intervento nell'area del Campo Marzio, in grado di competere col monumentale teatro già eretto da Pompeo.
Proclamandosi discendente di Enea e quindi di Venere, Cesare si segnala anche come committente religioso. Si ricordano in particolare due templi voluti da futuro divus: a Farsalo il condottiero fece voto di costruire un tempio a Venere, che prontamente fu iniziato all'indomani della battaglia;  nello stesso tempo a Roma viene eretto il tempio dedicato a Venere Genitrice, celebrata nel suo Foro come progenitrice di Enea e dei Giulii, ulteriore esaltazione del dittatore.
Così nel cuore dell'Urbe risorgono e si ampliano gli edifici dell'antico potere, secondo canoni estetici e stili artistici propri dei territori sottomessi da Roma, a celebrazione delle vittorie cesariane: statue (come quella equestre eretta nel Foro, che si diceva rappresentasse in origine Alessandro, i cui lineamenti del volto vennero poi significativamente modificati in quelli di Cesare), colonnati, fregi istoriati, preziosi pavimenti marmorei policromi, arredi e suppellettili in metalli e pietre rare, opere d'arte tra le più celebri del Mediterraneo proclamano il trionfo di Cesare, il quale, riconoscente e ossequioso verso la  patria, inizia a fare di Roma la più straordinaria città del mondo.

Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito
Roma - Chiostro del Bramante
Dal 24 ottobre 2008 al 5 aprile 2009