Arte

Lorenzo Bartolini. Scultore del bello naturale

Firenze - Galleria dell'Accademia
Dal 31 maggio al 6 novembre 2011

La Galleria dell'Accademia di Firenze inaugura la prima grande mostra monografica dedicata a Lorenzo Bartolini (1777-1850), artista la cui opera ebbe un ruolo centrale nello sviluppo della scultura dell'Ottocento in Italia, in Europa e negli Stati Uniti.

Lorenzo Bartolini - Fiducia in Dio, 1834 - Marmo, h. 93 cm - Milano, Museo Poldi Pezzoli

Lorenzo Bartolini - L'Ammostatore, 1818-20 ca. - Modello originale in gesso con punti per trasferimento in marmo, h. 130 cm. - Firenze, Galleria dell'Accademia

Lorenzo Bartolini - Ninfa dello scorpione, 1845 - Marmo, h 80,6 x 125 cm. - Paris, Musée du Louvre

Lorenzo Bartolini - Baccante a riposo detta Dirce, 1845 - Marmo, h 60 x 110 x 47 cm - Paris, Musée du Louvre

L'esposizione, prendendo spunto dallo straordinario nucleo di modelli in gesso custoditi nella suggestiva Gipsoteca della Galleria dell'Accademia, farà finalmente emergere l'altissimo livello qualitativo della sua produzione e ne metterà in luce la ricchezza degli interessi artistici, che spaziano sui grandi temi portanti della sensibilità ottocentesca, quali il sentimento, la memoria, i valori etici e civili. Tre le sezioni della mostra: il periodo neoclassico e la committenza Bonaparte, l'affermazione dei nuovi valori del Purismo e la committenza internazionale, infine l'apertura sempre più decisa all'osservazione del vero naturale, che fa di Bartolini non più soltanto un fermo punto di riferimento per altri artisti suoi contemporanei, ma anche maestro di generazioni future. Attraverso le opere in mostra sono evidenziate le più importanti commissioni di sculture, a cui si affiancano quelle di arte decorativa, molto ricercate dall'ambiente cosmopolita gravitante nel periodo della Restaurazione a Firenze, divenuta tappa d'obbligo del Grand Tour. Lo scultore inoltre, felice ritrattista, è ricercato da tutte le più importanti personalità europee dell'epoca nel campo della musica, letteratura, politica, alta finanza di cui esegue il ritratto con sottile finezza psicologica (M.me de Staël, Byron, Liszt, Rossini, Lord e Lady Burgheresh, il Marchese di Londerry, i Demidoff, Poniatowski). Di questo raffinato ceto colto internazionale la mostra rende quindi un ritratto vario, vivo ed emozionante. Una notevole messe di nuove aggiunte al catalogo, inedite o poco note, renderà conto degli sviluppi della ricerca effettuata da un gruppo di lavoro che si avvale di contributi scientifici internazionali. L'evoluzione stilistica di Bartolini sarà illustrata con una settantina di opere che trovano un contrappunto continuo con i modelli della Gipsoteca in un inedito confronto. Per la prima volta dall'Ottocento saranno visibili a Firenze numerose importanti sculture, che testimoniano le tappe fondamentali dell'affermazione di Bartolini come il Napoleone I in bronzo (Parigi, Museo del Louvre), Elisa Napoleona col cane (Rennes, Musée des Beaux Arts), l'Ammostatore e Maria Naryškina Gourieva (San Pietroburgo, Ermitage), Anne Lullin de Chateauvieux Eynard (Ginevra, Palazzo Eynard), La Fiducia in Dio (Milano, Museo Poldi Pezzoli). Alcune importanti tele di Jean Dominique Ingres attesteranno infine il lungo sodalizio amicale con Lorenzo Bartolini, iniziato frequentando l'atelier di David a Parigi e rafforzatosi nel soggiorno fiorentino di Ingres.