Arte

Artbox. A tu per tu con Tiziano Vecellio. Il ritratto di Giulio Romano di Tiziano Vecellio

Milano - Grattacielo Pirelli
Dal 18 febbraio al 21 marzo 2010

Tiziano Vecellio - Ritratto di Giulio Romano, 1536 o 1538 - Olio su tela, 102x87 cm - Regione Lombardia - Provincia di Mantova (in deposito presso Palazzo Te, Mantova)

È questo il terzo appuntamento con l'Artbox “A tu per tu con...” che ogni mese conduce i visitatori nei segreti della storia di alcuni importanti capolavori, in uno spazio esclusivo e privilegiato, dedicato a una sola opera, posto nell'atrio del Palazzo della Regione.

Giovedì 18 febbraio, al Grattacielo Pirelli di Milano, si tiene il terzo appuntamento con l'Artbox “A tu per tu con...” che, ogni mese fino ad aprile, conduce i visitatori nei segreti della storia di alcuni importanti capolavori, in uno spazio esclusivo e privilegiato dedicato a una sola opera.
Fino al 21 marzo, protagonista sarà il Ritratto di Giulio Romano di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1486/90 - Venezia, 1576), un olio su tela, di proprietà della Regione Lombardia e della Provincia di Mantova, in deposito presso il Museo Civico di Palazzo Te di Mantova.

Il capolavoro, pervenuto ai Gonzaga dopo la morte del figlio di Giulio Romano (1562), appare nelle liste predisposte dal mercante tedesco Daniel Nijs per Carlo I d'Inghilterra tra 1626 e 1627. Nella redazione dell'inventario delle collezioni di Carlo I, esistente presso il Victoria and Albert Museum, risulta già correttamente riferito a Tiziano, il cui nome nei successivi passaggi di proprietà non sarà più messo in dubbio.

La tela subì numerose peripezie nel corso degli anni. Verso la fine del Settecento viene segnalato a Rossie Priory in Irlanda tra i beni artistici di George, settimo Lord Kinnaird, e lì vi rimase fino all'asta degli stessi, che immetteva il dipinto in un circuito mercantile che attingeva alle raccolte della famiglia filippina Marcos, la cui catastrofe politica consentiva l'intervento congiunto della Provincia di Mantova, della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo che riconsegnava il capolavoro all'Italia.

Una volta accertata come veritiera l'identità dell'effigiato e la paternità tizianesca del dipinto, rimase aperto il dibattito intorno alle circostanze, non solo cronologiche, dell'esecuzione del quadro, generalmente datato intorno al 1536. Si giunse a questa conclusione sia per argomenti di ragione stilistica - le consonanze con capisaldi della ritrattistica tizianesca del quinquennio 1536-1540, dal Ritratto di Francesco Maria I della Rovere
alla Allocuzione di Alfonso d'Avalos del Prado - sia di ordine esterno collegate alla decisione di Federico Gonzaga d'allestire “in castello”, nei nuovi appartamenti ducali, un “camerino” ove fossero esposte le effigi pittoriche di undici imperatori romani. L'impresa aveva avuto inizio proprio nel 1536; in questo caso, se Giulio Romano ne assumeva la responsabilità architettonica e decorativa, già il 10 luglio di quello stesso anno Tiziano si era impegnato ad eseguire “li retratti delli Imperatori”, che collocherà nel “camerino” nel 1540 - anno in cui il cadorino è effettivamente documentato a Mantova.


L'ultimo appuntamento con l'Artbox sarà dal 25 marzo al 25 aprile 2010, con il Ritratto di Carlo Carvaglio - 1932-1933, di Mario Sironi.

Fino al 28 febbraio 2010, ogni giovedì, sabato e domenica, proseguono le visite guidate gratuite su prenotazione per il pubblico, alla mostra Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco, in programma allo Spazio Eventi della sede della Regione Lombardia.

L'esposizione è l'evento principale de LA REGIONE DÀ LUCE ALL'ARTE, la manifestazione promossa dalla Regione Lombardia e da Fondazione Stelline che presenta una serie di esposizioni per scoprire e valorizzare l'immenso patrimonio artistico lombardo.

L'iniziativa curata da Mina Gregori coadiuvata da un comitato scientifico composto da Marco Bona Castellotti, Pietro Petraroia, Alessandro Rovetta, direzione artistica e creativa di Piero Addis - col contributo della Fondazione Cariplo, main sponsor FNM Group e Pirelli, media partner 24 ORE Motta Cultura | Gruppo 24 ORE - propone 22 opere realizzate tra il Cinquecento e il Settecento, da autori quali Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra' Galgario ed altri, appartenenti al patrimonio delle Istituzioni Ospedaliere Lombarde, al fine di consentire una precisa verifica e uno studio approfondito di queste collezioni, e allargare l'interesse a importanti scrigni, finora ignorati, consentendone una più vasta conoscenza e valorizzazione. Questi capolavori, infatti, non provengono solo dal capoluogo lombardo, ma anche dalle province di Como, Bergamo, Brescia, Lodi, Varese, Pavia.
Accompagna la mostra un catalogo 24 ORE Motta Cultura.

Informazioni

Artbox. A tu per tu con Tiziano Vecellio. Il ritratto di Giulio Romano di Tiziano Vecellio


Luogo: Milano, Grattacielo Pirelli - Atrio istituzionale
Via Fabio Filzi, 22 - Milano

Periodo: dal 18 febbraio - 21 marzo 2010

Orari: dal martedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00; sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00. Lunedì chiuso. Visite guidate gratuite per il pubblico: orari: giovedì, ore 19; sabato, ore 11 e 12; domenica, ore 10, 11, 12

Ingresso: libero

Catalogo: 24 ORE Motta Cultura (21x26 cm ; 160 pagg; 30,00 Euro in libreria). Testi di Marco Bona Castellotti, Mina Gregori, Pietro Petraroia, Alessandro Rovetta

Info e prenotazioni scuole e visite guidate: Ad Artem tel. +39 02 6597728