Arte

Nel Sannio un paese abbandonato. Il borgo "sospeso nel tempo" di Apice nelle foto di Cesare Abbate.

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

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La storia dell’antico abitato di Apice inizia nell’antichità e si interrompe bruscamente alle ore 19,30 circa del 21 agosto 1962.

Apice nelle foto di Cesare Abbate

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Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

A fondarla, a soli 12 chilometri dall’odierna Benevento, fu probabilmente ai tempi della Roma caput mundi, quel Marco Apicio che dal Senato di Roma fu incaricato di ripartire tra i legionari reduci dalle campagne di guerra alcune terre del Sannio.

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

La fine di Apice fu segnata quella sera dell’agosto 1962, alle ore 19,30 quando due scosse di terremoto del VI e VII grado della Scala Mercalli fecero tremare il Sannio e l’Irpinia, uccidendo 17 persone.

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice fu uno dei centri più colpiti, ma non venne distrutto. A far sgomberare i 6500 abitanti, infatti, fu la sentenza dei tecnici del Ministero dei Lavori Pubblici che, temendo ulteriori crolli, ne ordinarono l’evacuazione.
Gli abitanti, non senza polemiche e durissimi scontri verbali, si trasferirono così nel nuovo abitato che sorse sulla collina di fronte.

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Non tutti, in verità: pochissimi temerari resistettero nella città vuota e, tra questi il sindaco Luigi Bocchino, rimasto in carica ininterrottamente fino alla scorsa primavera, che non volle abbandonare il suo paese. Da allora nulla è cambiato ad Apice. Nessun restauro, tranne un intervento sul castello dell’VIII secolo, terminato pochi mesi fa.

Apice nelle foto di Cesare Abbate

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Apice nelle foto di Cesare Abbate

Apice nelle foto di Cesare Abbate

Le case di Apice erano generalmente ad uno, massimo due piani. Le scale interne in pietra, i bagni spesso ricavati all’interno di una stanza, magari protetti agli sguardi da un tramezzo di cartone. Ai piani terra la cucina in muratura col focolare e un angolo per gli animali: la tipica architettura rurale del tempo, oggi quasi scomparsa dal territorio italiano.

23 novembre 2016
© archimagazine