Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe
Alba (Cn) - Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero
Dal 25 ottobre 2014 all’1 febbraio 2015
Mostra a cura di Giorgina Bertolino
Una mostra “museo”: sessantacinque dipinti di Felice Casorati, quaranta dei quali dalle collezioni di musei e istituzioni nazionali e internazionali
La Fondazione Ferrero di Alba e la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, si preparano a rendere omaggio a Felice Casorati (1883 – 1963) con un’ampia antologica che si potrà ammirare alla Fondazione Ferrero, ad Alba, dal 25 ottobre 2014 al primo febbraio 2015.
Felice Casorati
Ritratto di Hena Rigotti, 1924 ca.
Torino, GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe - curata da Giorgina
Bertolino, coautrice del Catalogo Generale dei dipinti dell’artista - è una
personale dedicata alla ricerca, alla storia pubblica e alla ricezione
internazionale della pittura casoratiana, dagli anni Dieci agli anni Cinquanta
del Novecento.
Quaranta dei sessantacinque dipinti che saranno presenti nelle sale della
Fondazione provengono da musei e istituzioni nazionali e internazionali.
Alcuni, acquisiti e partiti dall’Italia nei primi decenni del Novecento,
rappresentano per il pubblico di oggi dei veri e propri inediti espositivi.
Felice Casorati
Venere bionda, 1933
Paris, Musée National d’Art Moderne Centre Pompidou
© Centre Pompidou, MNAM-CCI, Dist.RMN-Grand Palais / Betrand Prévost
Tra i musei prestatori italiani, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo del Novecento di Milano, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, depositario della Collezione VAF-Stiftung, la RAI-Radiotelevisione Italiana.
Felice Casorati
Natura morta con il limone, 1937
Museu de Arte Contemporãnea da Universidade de São Paulo, Brazil
Tra i musei prestatori in Europa, la Nationalgalerie di Berlino e il Centre
Pompidou di Parigi; negli Stati Uniti, il Detroit Institute of Arts e il Museum
of Fine Arts di Boston; in Brasile, il Museu de Arte Contemporânea da
Universidade de São Paulo.
La collaborazione della GAM di Torino - depositaria della più ampia collezione
pubblica di opere di Felice Casorati - conferma l’impostazione scientifica del
progetto, avvalorato dal Comitato scientifico presieduto da Danilo Eccher,
direttore della Galleria torinese e composto da personalità autorevoli: Edith
Gabrielli, Carlo Sisi, Ester Coen, Flavio Fergonzi, Maria Cristina Bandera,
Luigi Cavallo, Ana Gonçalves Magalhães, Virginia Bertone.
Felice Casorati
Bambina che gioca su un tappeto rosso, 1912
Fine Arts Museum Ghent
© Lukas-Art in Flanders vzw, photo Hugo Maertens
«La mia pittura accolta con tanta severità in patria, trovò all’estero consensi
cordiali, talvolta entusiasti. Moltissime le riviste che mi dedicarono
articoli. Fui invitato ad allestire mostre personali in Germania, in Belgio, in
America, in Francia e persino in Russia. Le Gallerie d’Europa e d’America
ospitarono fin troppo volentieri i miei quadri».
Con queste parole, nel 1943, Felice Casorati raccontava nell’Aula Magna
dell’Università di Pisa, la sua vicenda artistica oltre confine.
Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe raccoglie un nucleo
di opere filologicamente coerenti rispetto alla provenienza e alla storia delle
mostre, con dipinti appartenenti a collezioni museali e private, acquisiti o
esposti all’estero e nelle sale della Biennale di Venezia, la grande rassegna
investita nel secolo scorso della funzione di Società delle Nazioni dell’arte.
Le opere sono state individuate tra quelle che Casorati stesso, durante la sua
lunga carriera artistica (iniziata nel 1907 e conclusa con la scomparsa nel
1963), scelse di presentare nei contesti espositivi internazionali. Celebrato
come uno dei maestri dell’arte italiana del Novecento, Felice Casorati fu
protagonista di quel rinnovamento del linguaggio artistico che ebbe nelle
Biennali di Venezia e nelle sedi del circuito espositivo europeo e americano
uno spazio di scambio e di confronto. Partecipò a importanti rassegne
celebrative tra le quali, nel 1910, le Esposizioni per il Centenario argentino
di Buenos Aires e per il Centenario dell’Indipendenza di Santiago del Cile; le
Esposizioni universali di Barcellona nel 1929 e di Bruxelles nel 1935;
l’Esposizione Internazionale di Parigi nel 1937. Presente a numerose mostre
dedicate all’arte italiana contemporanea, alle mostre itineranti del movimento
artistico Novecento (a Ginevra nel 1929, in America latina nel 1930, a
Stoccolma e a Helsinki nel 1931), e nel dopoguerra, alla Documenta di Kassel
(dove fu invitato per la prima edizione del 1955), l’artista concorse a
prestigiosi premi come quello promosso dal Carnegie Institute di Pittsburgh,
dove fu presente dal 1924 al 1939 e poi nel 1950, e per il quale fu membro
della giuria nel 1927.
L’antologica Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe si
prefigge di analizzare questa composita mappa espositiva, assumendo le Biennali
veneziane come punto privilegiato d’osservazione. Sono dodici le edizioni
documentate nelle sale della Fondazione, attraverso singole opere (1907, 1910,
1912) o attraverso nuclei cospicui (ciascuno di cinque, sette dipinti) che
consentiranno di ricostruire la partecipazione dell’artista alla mostra del
1924, del 1938, del 1942, del 1952, sino alla postuma del 1964.
La mostra è introdotta dal Ritratto della sorella Elvira, con cui Felice
Casorati esordì alla Biennale di Venezia del 1907, avviando la sua prima
stagione pittorica, caratterizzata da quadri con figura che, secondo canoni
ancora naturalistici, declinano il tema delle età femminili: Le vecchie comari
del 1908 (Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona), inviato due anni dopo
a Santiago del Cile, Le ereditiere (MART, Rovereto - Collezione VAF-Stiftung),
esposto alla Biennale veneziana del 1910, Bambina su un tappeto rosso (Museum
voor Schone Kunsten, Gent) presentato nell’edizione del 1912 dove fu acquistato
dal governo belga.
Accanto ad alcuni dei più celebri capolavori - Ritratto di Maria Anna De Lisi
(1918), Tiro al bersaglio (1919), Le uova sul cassettone (1920) - la mostra
rintraccia l’itinerario di scelte compiute dall’artista sul versante interno
della pittura e su quello della sua presentazione ufficiale. Ne emerge un
Casorati che nelle occasioni importanti privilegia il ritratto.
In mostra la ricorsività del genere sarà sottolineata da una vera e propria
“galleria di ritratti”: quelli dedicati alla moglie Daphne Maugham, al mecenate
Riccardo Gualino e ai suoi familiari, al pianista e compositore Alfredo
Casella, alla danzatrice russa Raja Markmann, a Hena Rigotti, all’ingegner Gino
Beria, ai coniugi tedeschi Kurt ed Elisabetta Wolff (il cui ritratto giungerà
dalla Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera), al pittore e allievo
Riccardo Chicco (in prestito dal Museum of Fine Arts di Boston). Familiari,
amici, intellettuali, artisti, fanno parte dell’ambiente culturale e
cosmopolita che l’artista frequenta lungo tutti gli anni Venti.
Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe offre un’occasione
unica per ammirare, una accanto all’altra, opere straordinarie normalmente
distanti. È il caso della Madre (Neue Nationalgalerie degli Staatliche Museen
di Berlino), esposta alla XIV Biennale di Venezia del 1924, che il pubblico
vedrà insieme ad alcune delle opere che l’artista decise di presentare allora:
Manichini (Museo del Novecento, Milano), il Ritratto di Hena Rigotti (GAM,
Torino), il Concerto (RAI, Torino) e i tre Ritratti Gualino, nuovamente riuniti
a trent’anni dalla mostra Dagli ori antichi agli anni Venti che li presentò a
Torino nel 1982.
Il Ritratto del Maestro Alfredo Casella del 1926, il Ritratto dell’ingegner
Gino Beria del 1925-1926 (GAM, Torino) documentano la partecipazione di
Casorati al circuito espositivo internazionale della seconda metà degli anni
Venti, mentre Ospedale (GNAM, Roma), Gli scolari (Galleria d’Arte Moderna “E.
Restivo”, Palermo) e Beethoven (MART, Rovereto, Collezione VAF-Stiftung),
ricostruiscono parte dell’insieme presentato alla Biennale di Venezia del 1928.
Tra le opere esposte nell’edizione del 1930 il Ritratto di fanciulla (Galleria
d’Arte Moderna, Genova) e in quella del 1934, Pomodori dello Szépművészeti
Múzeum di Budapest.
La sezione delle opere degli anni Trenta si apre con la Venere bionda del 1933
(Centre Pompidou, Parigi). Esposta nel 1937 nel Padiglione italiano
dell’Exposition internationale di Parigi e acquisita dallo Stato francese nel
1938, la tela fu richiesta in prestito nel 1952 per la sala alla Biennale di
Venezia che lo stesso Casorati concepì per antologizzare la propria storia
pittorica. I prestiti del Detroit Institute of Arts consentiranno di vedere per
la prima volta in Italia il Ritratto di mia moglie, esposto al Premio Carnegie
nel 1933 e nel 1936, e Icaro, presentato nell’edizione del 1939.
L’importante nucleo di quattro dipinti appartenenti al Museu de Arte
Contemporânea da Universidade de São Paulo documenteranno il decennio
successivo, registrando al contempo l’esemplare vicenda collezionistica di
Francisco Matarazzo Sobrinho, imprenditore e mecenate italo-brasiliano.
Alla GAM di Torino appartiene anche la serie di fogli dell’album che raccolgono
i minuscoli disegni progettuali con cui Casorati era solito tracciare, con
pochi segni essenziali, le idee e le varianti dei suoi futuri dipinti. In
questi formati di pochi centimetri, allestiti in un’apposita sezione, il
visitatore potrà riconoscere numerose delle opere disposte sulle pareti della
mostra.
La mostra avrà tra i suoi destinatari sia gli studiosi sia il grande pubblico,
accolti negli spazi della Fondazione Ferrero da un articolato programma di
visite, incontri e approfondimenti, dalla proiezione di un documentario
prodotto ad hoc e dalle attività educative destinate alle scuole, progettate
dalla Fondazione in collaborazione con il Dipartimento Educazione della GAM,
Torino.
Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe è fondata su una
approfondita ricerca iniziata nella primavera del 2013. Gli esiti della ricerca
confluiranno nel catalogo, curato da Giorgina Bertolino ed edito da Silvana
Editoriale.
Il volume documenterà e analizzerà le opere esposte e sarà arricchito dai saggi
della curatrice, di Sergio Cortesini, Maria Chiara Donini, Ana Gonçalves
Magalhães.
Nel periodo di apertura dell’esposizione allestita ad Alba, la GAM di Torino
presenterà una selezione di disegni di Felice Casorati, provenienti dal
Gabinetto Disegni e Stampe del museo. Organizzata nella Wunderkammer, la mostra
di disegni sarà curata dal vice-direttore Riccardo Passoni.