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Il Design in lutto: muore, a 90 anni, Ettore Sottsass

Di origine austriaca, ha lavorato in Italia. Viveva a Milano
Per Olivetti disegnò famose macchine per scrivere e computer

Il noto architetto e designer Ettore Sottsass è morto questa mattina, 31 dicembre 2007, nella sua casa di via San Tomaso a Milano a causa di uno scompenso cardiaco sopraggiunto a un'influenza. Aveva compiuto 90 anni il 14 settembre scorso. Per sua volontà non ci saranno funerali religiosi. Sarà cremato mercoledì prossimo.

Nato a Innsbruck il 14 settembre 1917, Ettore Sottsass, dopo essersi laureato in architettura al politecnico di Torino nel 1939, inizia la sua attività a Milano nel 1947, sede del suo primo studio di design, che sarà il campo nel quale opererà, quasi esclusivamente, dal 1958, contribuendo alla fama internazionale dell'Italian style.

Proprio in quell'anno inizia la sua collaborazione con la Olivetti, che durerà circa 30 anni e per la quale progetterà diversi oggetti tra cui la calcolatrice Logos 27 (1963), le macchine da scrivere Praxis 48 (1964), la celeberrima Valentina (con Perry King) e il sistema per ufficio Synthesis (1973). Il progetto più importante è stato il computer Mainframe Elea 9003 (1959), grazie al quale vinse il Compasso D'Oro nel 1959.
Figura eclettica e poliedrica, difficilmente inquadrabile secondo i canoni di un'estetica, più e più volte messa in discussione, in sessant'anni di carriera Ettore Sottsass è stato designer, architetto, urbanista, pittore, viaggiatore, fotografo. La sua ricerca artistica, etica ed esistenziale, l'ha portato a contatto col Razionalismo, il Movimento Arte Concreta, lo Spazialismo, la cultura Pop.

I momenti salienti della sua attività, a partire dal 1948 - una ricerca globale che ha investito il senso stesso del vivere umano - vengono ora ripercorsi al Mart di Rovereto, in una mostra estremamente ricca ed articolata che, dal 26 febbraio 2005, renderà omaggio alla figura di Sottsass architetto e designer: un riconoscimento che il Centre Gorges Pompidou di Parigi già gli aveva reso con un'ampia esposizione nel 1994, ma che in Italia ancora si attendeva.

Nel 1981 fonda il gruppo Memphis assieme a Hans Hollein, Arata Isozaki, Andrea Branzi, Michele de Lucchi ed altri nomi internazionali. Artista dai vari interessi, figlio d'arte, contamina la formazione accademica di architetto con esperienze dirette nel campo delle arti visive conoscendo e stringendo amicizie con artisti come Luigi Spazzapan, oltre da aprire collaborazioni con giovani che diverranno loro stessi nomi importanti, da Aldo Cibic a James Irvine o Matteo Thun.

Accostatosi all'architettura sulle orme del padre - di cui il Mart conserva un nutrito fondo d'archivio, nell'ambito degli Archivi di Architettura - Sottsass junior ha affiancato all'attività architettonica, a partire dagli anni Cinquanta, la ricerca sul design, avviando rapporti di collaborazione con importanti aziende - tra le quali la Olivetti, di cui è stato il responsabile del design per oltre trent'anni e per la quale ha creato oggetti divenuti icone del design mondiale - e per importanti Gallerie e Musei.

"Per me, il design è un modo di discutere la vita. È un modo di discutere la società, la politica, l'erotismo, il cibo e persino il design. Infine, è un modo di costruire, una possibile utopia figurativa o di costruire una metafora della vita. Certo, per me il design non è limitato dalla necessità di dare più o meno forma a uno stupido prodotto destinato a un'industria più o meno sofisticata; per cui, se devi insegnare qualcosa sul design, devi insegnare prima di tutto qualcosa sulla vita e devi insistere anche spiegando che la tecnologia è una delle metafore della vita".

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