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Il premier Renzi a Washington per la visita diplomatica

Il presidente americano: «Profondo legame con l’Italia su molti fronti»

Il presidente Usa Barack Obama e la moglie Michelle hanno accolto, il 18 ottobre, il premier italiano Matteo Renzi e la moglie Agnese al portico nord della Casa Bianca per la cena di Stato. Lo State Dinner è il massimo omaggio che l’amministrazione Usa riconosce ai capi di Stato e di governo.
Il 13mo per Barack Obama, l’ultimo prima di lasciare l’incarico il 20 gennaio .

Agnese Renzi, Michelle Obama, Matteo Renzi, Barack Obama

Obama e Renzi indossano lo smoking nero mentre le due first ladies sfoggiano abiti di grande eleganza. Michelle Obama porta un abito dell’atelier Versace oro rosato in cotta di maglia, Agnese veste un abito lungo di Scervino a spalle scoperte lavorato in argento con stola grigio più scuro

«Io e Michelle ci siamo riservati il meglio per il finale», ha detto il presidente Usa riferendosi alla cena con Renzi e la moglie Agnese.
Obama ha sottolineato il profondo legame con l’Italia e ha detto che «Renzi rappresenta un leader per il futuro dell’Europa».
«L’Italia ha fatto quello che doveva fare, le riforme, - ha detto il presidente Usa - ma l’Europa deve trovare il modo per crescere più rapidamente».

Matteo Renzi, Barack Obama

Poi ha riepilogato i temi affrontati con Renzi: dalla crisi in Ucraina all’emergenza migranti. «L’Italia ha salvato centinaia di migliaia di vite, Matteo mi congratulo con te per la tua leadership», alla lotta a Isis, «L’Italia sta dando un contributo diplomatico in Libia, vogliamo continuare a sostenere il governo di unità nazionale che vuole espellere l’Isis dalla Libia».
E, ovviamente, i temi economici: «Bisogna concentrasi sulla crescita», è l’esortazione del presidente Usa che ha rilevato che il processo di riforme strutturali in Italia «incontra resistenze».
Per quanto riguarda Renzi, il premier italiano ha ribadito il legame con gli Usa anche sul fronte economico: «Ringrazio il supporto degli Usa alla battaglia che l’Italia sta conducendo per la crescita contro l’austerità.
L’Italia considera l’esempio americano come il punto di riferimento di questa battaglia», ha sottolineato Renzi.

Il premier Renzi a Washington per la visita diplomatica

Per quanto riguarda la battaglia contro il terrorismo, il premier ha dichiarato: «L’agenda internazionale italiana coincide totalmente con quella americana. Il nostro impegno continua a fianco della coalizione internazionale in tutti i teatri, a cominciare da quello difficile in Iraq», dove siamo impegnati per «il salvataggio della diga di Mosul».
Durante la conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca, Barack Obama e Matteo Renzi hanno parlato anche di Iraq e migranti. «L’Italia è un grande partner contro il terrorismo, è il secondo Paese dopo gli Stati Uniti come contributo alla coalizione anti-Isis - ha detto Obama - stiamo vedendo come le forze irachene, con il sostegno della coalizione che include Usa, Italia e altre nazioni, si stanno muovendo, stanno circondando Mosul.
L’intenzione è quella di cacciare l’Isis dalla sua prima roccaforte urbana importante e che continua a essere una delle basi logistiche chiave per Isis».
A proposito del rischio crisi umanitaria a Mosul, Obama ha assicurato che la coalizione ha messo a punto un piano e delle infrastrutture per far fronte all’emergenza».

Il premier Renzi a Washington per la visita diplomatica

All’ingresso nella Casa Bianca risuonava un intermezzo di Cavalleria rusticana, poi i quattro, scendendo dalla yellow Oval della residenza privata,sono scesi nel gran foyer salutando i giornalisti e poi sono entrati nella blu room al suono di Hail America suonata dalla president Marine band.

Poi un riferimento ai migranti. «Dobbiamo aiutarli a vivere degnamente» secondo il presidente Usa. Sulla questione immigrazione, Renzi è convinto che l’Europa debba guardare con più convinzione all’Africa. «Dobbiamo mettere in atto una strategia» ha affermato. «Italia, Grecia e Germania non possono sostenere tutto il peso dei migranti. Se c’è solidarietà, le responsabilità devono essere sostenute da tutta la Ue» ha aggiunto Obama.
Prima dell’incontro bilaterale tra i due leader, Renzi e Obama avevano già rilasciato alcune dichiarazioni.

Il premier Renzi a Washington per la visita diplomatica

Alla Casa Bianca Barack Obama e Michelle con il premier Renzi, la moglie Agnese e la cantante Gwen Stefani con i figli. Il presidente del consiglio e la moglie sono in viaggio ufficiale negli Stati. Nella delegazione italiana Roberto Benigni, Paolo Sorrentino, Giusi Nicolini, Fabiola Gianotti, Bebe Vio, Paola Antonelli, Giorgio Armani e Raffaele Cantone.

«L’Italia è uno dei più grossi alleati che abbiamo», e con gli Usa segue il motto «patti chiari e amicizia lunga», visto che «tra Italia e Usa ci sono delle condizioni che non potrebbero essere più chiare»: ha detto Obama.
Un discorso, quello di Obama, durante il quale il presidente Usa ha ribadito il forte legame dell’America con l’Italia su molti fronti.
«Mi considero italiano onorario» ha aggiunto ancora Obama ricordando i suoi viaggi in Italia «da quando io e Michelle non avevamo figli».

Il premier Renzi a Washington per la visita diplomatica

«L’America è stata costruita grazie agli immigrati, è grande e forte grazie agli immigrati», ha aggiunto.
«L’Italia è pronta a costruire una grande stagione di nuove opportunità con gli Stati Uniti, un grande futuro insieme», ha replicato poco dopo Matteo Renzi che nel suo intervento ha ringraziato Obama per «la sua leadership e per la sua amicizia».
Il premier, insieme alla moglie Agnese, è stato accolto con un picchetto d’onore alla Casa Bianca da Barack Obama e Michelle.

Il premier Renzi a Washington per la visita diplomatica

Brindisi tra Renzi e il segretario di Stato Usa Kerry al dipartimento di Stato Usa

La cerimonia si è svolta - in una giornata dal clima estivo - nel giardino meridionale della Casa Bianca dove ha sfilato la guardia d’onore interforze.
Presenti anche il vicepresidente Joe Biden e il segretario di Stato Usa John Kerry.
Il premier è stato accompagnato da una delegazione di personalità simbolo dell’Italia: Raffaele Cantone, i due premi Oscar Roberto Benigni e Paolo Sorrentino, la campionessa paralimpica Bebe Vio, la presidente del Cern Fabiola Gianotti, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, lo stilista Giorgio Armani e di Paola Antonelli, responsabile del reparto architettura e design al Moma di New York.
Oltre a loro il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il nuovo commissario per il Digitale Diego Piacentini e l’ambasciatore Armando Varricchio.

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Renzi tra Kerry e il vicepresidente Biden

Il referendum del 4 dicembre
Il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre è stato uno degli argomenti della conferenza stampa congiunta.
«Non voglio parlare del referendum né influenzare - ha detto Obama - ma le riforme fatte da Matteo sono giuste.
Io faccio il tifo: Renzi dovresti rimanere al timone ancora per un po’».
Rispondendo a una domanda di un giornalista il premier invece si è detto sicuro della vittoria del Sì. «Che cosa farò se vincerà il No al referendum?
Lo scopriremo solo vivendo, ma vincerà il Sì quindi non mi porrete più questa domanda» ha detto Renzi.
« Non ci sarà “nessun cataclisma” se al referendum dovessero prevalere i No»secondo il presidente del consiglio .
«Non credo che vi saranno cataclismi ma per non avere dubbi preferisco fare di tutto per vincere il referendum» ha detto.

19 ottobre 2016
© archimagazine