Il mondo del design piange la scomparsa di James Irvine
All'età di soli 54 anni, James Irvine si è spento alle 24 di questa notte 18
febbraio 2013 all'ospedale Fatebenefratelli di Milano. Chi lo conosceva sapeva
che era una persona discreta, gentile e un grande professionista.
James Irvine nasce a Londra nel 1958. Si iscrive al corso di Furniture Design
del Royal College of Art di Londra conseguendo il diploma di laurea nel 1984.
Durante gli studi incontra un giovane Jasper Morrison che sarebbe diventato
negli anni uno dei suoi più cari amici e compagni di strada. Dopo la laurea,
nel 1984, si trasferisce a Milano come consulente di design per Olivetti e qui
collabora con Michele De Lucchi e diventa socio e capo del reparto di
industrial design della Ettore Sottsass Associati. Nel 1988 ha lavorato a Tokyo
per lo studio di design di Toshiba. Nel 1998 apre il suo studio e comincia la
sua collaborazione con marchi come B&B Italia, Magis.
Nel campo dell'arredamento, il suo primo cliente è Cappellini.
Oggi lo studio di design di James Irvine progetta prodotti industriali per
aziende quali Canon, Artemide e Whirpool, Discipline.
Tra le sue opere più famose il corpo dell'autobus Mercedes-Benz O530 Citaro,
realizzato nel 1999 su commissione della città di Hannover per l'Expo 2000,
oltre che una gamma di mobili Thonet per Muji ed essere stato partner di
Sottsass Associati. Nel 2004 James Irvine è stato celebrato in patria con il
titolo di Royal Designer for Industry e ha ricevuto anche un dottorato onorario
in design dalla Kingston University.
Un designer attento all'ambiente da tempi non sospetti, ma soprattutto
concentrato sulle esigenze dei consumatori, degli utenti ultimi dei suoi
oggetti, grazie a una straordinaria sensibilità che non si piegava mai a
compromessi.
I funerali si terranno dopodomani, mercoledì 20 febbraio 2013, nella chiesa di
San Simpliciano a Milano, piazza San Simpliciano 7, zona Brera alle ore 11.
Una vita dedicata proprio al design, per un grande esponente contemporaneo che
ci lascia in eredità alcune chicche che parlano del suo stile e del suo
approccio.
Dopo la scomparsa di Oscar Niemeyer e la morte di Gae Aulenti a Milano, in
pochi mesi eccoci qui a dire addio ad un altro grande esponente del design
internazionale come James Irvine scomparso all'improvviso nella sua Milano,
città d'adozione dove si era trasferito nel 1984, per vivere e lavorare.
“La mia idea di design è in continua evoluzione. Ciascun progetto ha necessità
e requisiti diversi e trova espressione in contesti differenti: il mio
approccio al design si modella necessariamente attorno alle sue necessità. Un
designer deve essere flessibile. Trovo interessante quando i designer fanno un
passo indietro. I designer di oggi hanno un ego enorme. A me piace invece
pensare al prodotto come all'opera di un “eroe sconosciuto”.