Arte

Da Rembrandt a Vermeer. Valori civili nella pittura fiamminga e olandese del '600
Da Rembrandt a Vermeer. Valori civili nella pittura fiamminga e olandese del '600 di Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele

Da Rembrandt a Vermeer. Valori civili nella pittura fiamminga e olandese del '600

Roma - Fondazione Roma Museo
Dall'11 novembre 2008 al 15 febbraio 2009

La Fondazione Roma porta nella capitale gli artisti del Secolo d'Oro dei Paesi Bassi

La Fondazione Roma, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, organizza, presso il proprio spazio espositivo del Museo del Corso - dall'11 novembre 2008 al 15 febbraio 2009 - la mostra Da Rembrandt a Vermeer. Valori civili della pittura fiamminga e olandese del '600.
La rassegna, rappresentativa del 'Secolo d'Oro' dell'arte fiamminga ed olandese, vuole indagare lo sviluppo del genere degli interni domestici dedicati all'intimità familiare, testimonianza del rinnovato contesto sociale e dei valori civili dell'Olanda del Seicento.

Willem  Pietersz Buytewech (1591 / 92-1624) - Interno con allegra compagnia, olio su tela, 65 x 81,5 cm. Sono 8 le opere ritrovate appartenenti a Buytewech detto "Willem lo spiritoso". Considerato Maestro delle arti e tecniche grafiche dai suoi contemporanei, rende magistralmente l'allegria in questa scena utilizzando pennellate di blu, giallo e rosso.La scena rappresentata ha una funzione anche pedagogica; l'atteggiamento dei giovani rivela la loro vita dissoluta

Joachim Anthonisz  Wttewael (1566 Utrecht - 1639 Utrecht) - Interno di cucina con parabola del grande banchetto, 1605, olio su tela, 65x98. Dopo il rifiuto di molti invitati alla sua festa, il ricco padrone di casa invita mendicanti e invalidi dalla strada per mangiare e bere al posto loro. Il dipinto mostra il vivace gruppo di povera gente nella sala sullo sfondo, mentre in primo piano la cucina è rappresentata come un palcoscenico, con i servitori alle prese gli attrezzi da cucina e grandi pesci, verdure e giochi vari. Nel dipinto si nota l'influenza della pittura italiana e francese attraverso l'ottimo utilizzo di colori e  tecnica che ne fa Wttewael

Salomon Jacobsz van Ruisdael (1628 / 29 Haarlem - 1682 Amsterdam) - Piazza Dam ad Amsterdam, olio su tela, 52x65. La scena rappresentata si svolge nella piazza che l'artista conosceva bene poiché vi si trasferì, nella zona sud, nel 1670. La luce pallida proveniente dalla parte sinistra e le lunghe ombre dai colori argentei danno l'impressione di una giornata appnaal suo inizio. Il mercato municipale di Amsterdam per la vendita delle merci e la misura dei carichi è al suo inizio. Le vele e il paesaggio sono opera di van Ruisdael, mentre i volti delle persone furono dipinti da Gerard van Battern

Jan Steen (1625 / 26 Leiden - 1679 Leiden) - Rissa di giocatori di carte, 1664-65 circa, olio su tela, 90x119. La rappresentazione è ambientata in campagna ed  è caratterizzata da elementi di vivace movimento, gesti esagerati ed espressioni facciali piuttosto che da una struttura tridimensionale. Sono queste le caratteristiche tipiche della pittura del tardoperiodo di Steen, che cerca di dare lezioni morali allo spettatore immaginando la tela come un palcoscenico teatrale


Hendrick ter Brugghen (1588 Provinz Overijssel - 1629 Utrecht) - Esaù vende il diritto di primogenitura, olio su tela, 94,8x116,3. La scena della Genesi ritratta è quella in cui Esau, tornato affamato dalla caccia, vende a suo fratello il suo diritto  di primogenitura in cambio di un piatto di lenticchie. L'intero dipinto prende vita dal gesto simbolico di scambiarsi il piatto che avviene tra i due fratelli, enfatizzato dalla luce di una candela al centro della scena che ne mette in risalto i profili. Nella stanza sono presenti anche i genitori, apparentemente indifferenti, e dislocati in punti diversi possono essere individuati vari oggetti di uso quotidiano

Gabriel Metsu (1629 Leiden - 1667 Amsterdam) - La famiglia del sindaco di Amsterdam, Gillis Valckenier, 1657 circa, olio su tela, 72x79. La nobile famiglia è riunita nel magnifico salone dalle pareti dorate e dalle cornici dei quadri lavorate finemente. Dai primianni di attività in cui strutturava le scene in maniera dinamica, Metsu passa ad una rappresentazione più statica delle figure. Il modello cui si ispira al suo trasferimento ad Amsterdam è ter Borch. Questo dipinto mostra chiari riferimenti alla pitturafrancese, che stava iniziando a divenire influente in Olanda per la raffinata stesura del colore e decorazione dei dettagli

Pieter de Hooch (1629 Rotterdam - 1683 Amsterdam) - La Madre, 1661-63 circa, olio su tela, 95,2x102,5. Qui l'ambiente in primo piano lascia intravedere una seconda stanza prima di arrivare all'esterno. La luce del sole contribuisce ad aumentare l'illusione spaziale illuminando personaggi e oggetti con vari gradi di intensità, e riflettendosi nel pavimento a piastrelle. De Hooch spesso mostra donne impegnate in lavori quotidiani, qui una giovane madre dà da mangiare al suo bambino. Il gesto di aprire o chiudere il corsetto, il cane che si muove accanto alla padrona, la bambina che sta per uscire dalla porta; tutti questi dettagli danno al quadro la stessa qualità di uno scatto fotografico oltre che rafforzare l'organizzazione tridimnsionale della scena

Nicolaes Maes (1634 Dordrecht - 1693 Amsterdam) - Vecchia che sbuccia una mela, olio su tela, 55x50. Il motivo della donna che sbuccia una mela è ricorrente nella pittura olandese in quanto simbolo di vita virtuosa. La presenza nel dipinto di un  libro aperto, della ruota del filatoio in movimento e dei vasi nella nicchia, rafforzano questo concetto pittorico. L'utilizzo della tecnica del chiaroscuro con alcuni colpi di colore,  il sofisticato ritratto dell'anziana signora e latmosfera 'creata dal complessivo effetto contemplativo dell'immagine richiam  Rembrandt, di cui Maes fu uno dei suoi allievi più talentuosi


Frans Hals (1581 / 85 Antwerpen - 1666 Haarlem) - Ragazzo che canta, con flauto, 1623-25 circa, olio su tela, 68,8x55,2. Questo ritratto mostra un giovane suonatore di flauto che sembra inclinando lievemente la testa e alzando la mano sinistra sorpeso da qualcosa che rimane invisibile agli occhi degli spettatori. Il tratto pittorico spontaneo è una caratteristica tipica di Hals, che ha ritratto molti fanciulli in momenti allegri e spesso suonatori. Il tipo di immagine, la luce pendente ed il costume teatrale mostra l'influenza di Caravaggio nei suoi seguaci a Utrecht

Gerard ter Borch (1617 Zwolle - 1681 Deventer) - L'ammonimento paterno, 1654-55 circa, olio su tela, 71,4x62,1. La scena si svolge in un casino, la gestualità del giovane ufficiale e la sua posa non lasciano dubbi. Il punto focale del dipinto è la figura femminile, girata di spalle  allo spettatore e vestita con un abito in ricco raso. La resa dei tessuti è una preziosacaratteristica di ter Borch, apprezzata e lodata dai suoi contemporanei. La caratteristica di ritrarre donne voltate di spalle è tipica dell'artista e nella tela si nota il contrasto tra il luogo sceto per il dipinto e la sua reticenza

Anonimo della scuola di Rembrandt - L'uomo con l'elmo d'oro, 1650-55 circa, olio su tela, 67,5x50,7. Considerato a lungo la quintessenza dell'arte ritrattistica di Rembrandt, una sorta di equivalente della Gioconda, è stato poi attribuito a un anonimo pittore della sua cerchia Il senso realistico nel dipinto è completo e immediato, fino alla rappresentazione della pelle macerata dalle intemperie e coperta quasi per un terzo, dalla ispida barba. La luce soprannaturale è tale che nel volto dell'uomo si legge l'assorta meditazione. Gli effetti di luce sul lucido elmo battuto in oro si sono ricavati utilizzando raggianti tonalità di giallo. Più scuri e pallidi, ma quasi illuminati dall'interno, sono i tratti del volto maschile che guarda assorto dinanzi a sé

Rembrandt Harmensz van Rijn (1606 Leiden - 1669 Amstedam) Hendrickje Stoffels, 1656-57 circa, olio su tela, 88,5x67. Il soggetto dell'opera è la donna che in seguito verrà identificata come la compagna dell'artista, sua amante poiché già sposata come dimostra l'anello al dito. A definire il legame intimo tra i due sono la posa informale e l'abito lasciato cadere in maniera morbida e casuale insieme alo sguardo lievemente inclinato verso l'artista. La caratteristica del braccio destro appoggiato alla porta richiama lo stile pittorico dei ritratti cortigiani di Palma Vecchi, dettaglio però poi modificato da Rembrandt

Per la prima volta in Italia sarà finalmente possibile ammirare una ricca selezione di opere appartenenti alla più importante collezione al mondo di dipinti fiamminghi e olandesi del XVII secolo, quella della Gemäldegalerie di Berlino, composta da capolavori quali Il cambiavalute di Rembrandt a la Ragazza col filo di perle di Vermeer.
Attraverso i 55 capolavori esposti i visitatori avranno l'opportunità di conoscere l'arte e la cultura delle Fiandre e dell'Olanda durante il loro 'Secolo d'Oro'. Il percorso evidenzia l'alto grado di sviluppo raggiunto dalla cultura pittorica dell'arte olandese in un periodo storico caratterizzato da cambiamenti significativi a livello culturale, politico, economico e religioso. Allo stesso tempo chiarisce quanto radicate e profonde fossero, negli stessi anni, le differenze tra l'Italia e i Paesi Bassi nell'estetica e nella realtà sociale, pur esistendo dei parallelismi dovuti all'influenza che l'arte italiana ebbe in artisti come Rubens o Van Dyck.
Tra i capolavori in mostra al Fondazione Roma Museo: Il cambiavalute e il ritratto di Hendrickje Stoffels di Rembrandt; L'uomo con l'elmo d'oro, considerato a lungo la quintessenza della sua arte ritrattistica, una sorta di equivalente della Gioconda, poi attribuito a un anonimo pittore della sua cerchia; La sacra famiglia di Aert de Gelder, mirabile esempio della trasposizione di temi sacri nell'arte olandese; Ragazzo che canta, con flauto di Frans Hals, un vivace ritratto di un garzone che ha appena smesso di suonare, sorpreso da qualcosa che rimane invisibile agli occhi degli spettatori; L'ammonimento paterno di Gerard ter Borch, esempio di grande calibro della pittura di genere olandese; la Ragazza col filo di perle di Jan Vermeer, capolavoro assoluto di un artista unico, che ha prodotto solo 36 opere, noto per la luminosità e la limpidezza della sua pittura; La Madre e La pesatrice d'oro, mirabili tele di Pieter de Hooch, insieme a Vermeer il più rappresentativo artista di interni; Paesaggio con l'impiccato di Rubens, una tela di rara bellezza di pittura paesaggistica con la sua atmosfera pesante e inquietante; Tommaso di Carignano Principe di Savoia e Ritratto di gentildonna genovese di Anton van Dyck, discepolo preferito di Rubens e pittore amato e ricercato dalle grandi famiglie notabili di tutta Europa per la sua altissima abilità di ritrattista. Tra gli altri, saranno esposte anche opere di Cornelis Bega, Gerard Dou, Gabriel Metsu, Salomon Jacobsz van Ruisdael e Jan Stehen.
L'esposizione è a cura di Bernd Lindemann, direttore della Gemäldegalerie, ed è realizzata con la collaborazione di MondoMostre.

Informazioni

Da Rembrandt a Vermeer. Valori civili nella pittura fiamminga e olandese del '600


Luogo: Roma - Fondazione Roma Museo
Via del Corso, 320 - Roma

Periodo: dall'11 novembre 2008 al 15 febbraio 2009

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20 - (ingresso consentito fino alle19.15). Lunedì chiuso

Ingresso: intero 9,00 Euro - ridotto e ridotto gruppi 7,00 Euro - ridotto scuole 4,00 Euro

Catalogo: Federico Motta Editore

A cura di: Maria Elisa Tittoni, Federica Pirani, Maria Paola Fornasiero

Info: Infoline e prevendita: tel. 06 6613462
tel. 06 6786209