Arte

La biografia di Alexander Calder
Calder - Roma - Palazzo delle Esposizioni
Su Alexander Calder. L'amicizia di Ugo Mulas
Testi storici su Alexander Calder

Calder

Roma - Palazzo delle Esposizioni
Dal 23 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010

Dal 23 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010, Alexander Calder sarà il protagonista, per la prima volta a Roma, di un'ampia mostra monografica a Palazzo delle Esposizioni. I suoi famosissimi mobile e stabile, le sue sculture realizzate con filo di ferro, i bronzi, le gouache, i disegni e i dipinti ad olio, saranno esposti in una rassegna che ricostruirà le tappe fondamentali del suo percorso artistico, curata da Alexander S. C. Rower, presidente della Fondazione Calder di New York. La mostra è realizzata con Terra Foundation for American Art e grazie al sostegno di BNL e Lottomatica.

Alexander Calder 1898-1976 - Big Red, 1959 - Lamiera, filo di ferro e pittura - 188 x 289.6 cm - Whitney Museum of American Art, New York; Acquisto, con i fondi dal Friends of the Whitney Museum of American Art, e scambio, 1961 - © 2009 Calder Foundation, New York

Alexander Calder 1898-1976 - The Y, 1960 - Lamiera, aste e vernice - 251 x 443.2 x 167.6 cm - The Menil Collection, Houston - Photographer: Hickey-Robertson, Houston - © 2009 Calder Foundation, New York

Cascading Flowers, 1949 - Lamiera, filo di ferro, pittura - 223.5 x 259.1 cm - National Gallery of Art, Washington, D. C. Donazione di Mr. and Mrs. Klaus G. Perls, 1966 - © 2009 Calder Foundation, New York

Alexander Calder 1898-1976 - La Grande vitesse [1:5 maquette intermedia], 1969 - Lamiera, bulloni e pittura - 259.1 x 342.9 x 236.2 cm - Calder Foundation, New York - © 2009 Calder Foundation, New York


Alexander Calder 1898-1976 - Teodelapio [maquette II], 1962 - Lamiera e pittura - 60.3 x 38.7 x 39.8 cm - Museum of Modern Art, New York - Donazione dell'artista, 1966 - © 2008. Digital Image, The Museum of Modern Art, New York/Scala, Firenze - © 2009 Calder Foundation, New York

Alexander Calder 1898-1976 - Little Spider, c. 1940 - Lamiera, filo di ferro e pittura - 111.1 x 127 x 139.7 cm - National Gallery of Art, Washington, D.C. Donazione di Mr. e Mrs. Klaus G. Perls, 1996 - © 2009 Calder Foundation, New York

Alexander Calder 1898-1976 - The Spider, 1940 - Lamiera, filo di ferro e pittura - 241.3 x 251.5 x 185.4 cm - Raymond and Pasty Nasher Collection, Dallas, Texas - Photographer: David Heald - © 2009 Calder Foundation, New York

Alexander Calder 1898-1976 - Pomegranate, 1949 - Lamiera, filo di ferro, aste e pittura - 181 x 183.5 x 107.3 cm - Whitney Museum of American Art, New York, Acquisto, 1950 - © 2009 Calder Foundation, New York

"Perché l'arte deve essere statica? Se osservi un'opera astratta, che sia una scultura o un quadro, vedi un'intrigante composizione di piani, sfere e nuclei che non hanno senso. Sarebbe perfetto, ma è pur sempre arte statica. Il passo successivo nella scultura è il movimento", questa dichiarazione di Alexander Calder apparsa in una intervista sul "New York World Telegram" nel 1932, accompagnava la nascita dei suoi mobile, la più rilevante innovazione espressiva della modernità. Sculture destinate a essere investite da una enorme popolarità, nelle quali l'artista armonizzò forma, colore e un movimento reale, concependo l'insieme come un "universo", nel quale "ogni elemento può muoversi, spostarsi oscillare avanti e indietro in un rapporto mutevole con ciascuno degli altri elementi".

Figlio d'arte, secondogenito di uno scultore e di una pittrice, Alexander Calder (Lawton, Filadelfia 1898- New York 1976), a soli otto anni, si dilettava a creare giocattoli e gioielli lasciando affiorare il genio creativo che, passando attraverso una laureare in ingegneria, lo portò ad essere riconosciuto come uno dei più innovativi artisti del XX secolo.

La retrospettiva del Palazzo delle Esposizioni documenterà il suo intero percorso creativo, attraverso un repertorio dei suoi lavori più importanti accanto ai quali saranno esposti alcuni sviluppi della sua ricerca meno noti al grande pubblico. Il percorso si snoderà dagli inizi figurativi, con olii, gouaches e wire sculptures (sculture costruite con il fil di ferro), ai bronzi degli anni Trenta, sino alla scoperta dell'arte astratta e alla invenzione dei mobile e degli stabile.

Gli inizi, segnati dai lungi soggiorni a Parigi e dalla nascita di salde amicizie con Léger, Duchamp, Miró, Mondrian e con altri esponenti dell'avanguardia artistica, saranno ripercorsi attraverso capolavori come Romulus and Remus dal Whitney Museum (e la cui presenza a Roma provocherà un felice cortocircuito), Hercules and Lion, Circus Scene, tutte sculture realizzate con il filo di ferro, in alcune delle quali l'artista ha sperimentato le prime forme di movimento in una dimensione di gioco e di divertita ironia.

Calder
Roma, Palazzo delle Esposizioni
Dal 23 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010