Arte

La biografia di Charles Robert Darwin
Darwin 1809 - 2009

Darwin 1809 - 2009

Roma - Palazzo delle Esposizioni
Dal 12 febbraio al 3 maggio 2009

A duecento anni esatti dalla nascita del grande scienziato e a centocinquanta dalla pubblicazione dell'Origine delle specie, la mostra Darwin 1809-2009 sarà inaugurata l'11 febbraio del 2009 a Roma nella splendida cornice ritrovata del Palazzo delle Esposizioni e successivamente si trasferirà a Milano nella prestigiosa sede espositiva della Rotonda della Besana (giugno - novembre 2009).
Darwin 1809-2009 si basa sulla spettacolare mostra internazionale dedicata al padre della teoria dell'evoluzione dall'American Museum of Natural History di New York (www.amnh.org), in collaborazione con il Museum of Science di Boston, The Field Museum di Chicago, il Royal Ontario Museum di Toronto e il Natural History Museum di Londra. Dopo essere stata nelle più importanti capitali del mondo, la mostra approda anche in Italia in una versione appositamente adattata e ampliata per il nostro paese da due grandi evoluzionisti come Niles Eldredge e Ian Tattersall.

La mostra
Due secoli sono passati dalla nascita del grande naturalista inglese e ancora la teoria dell'evoluzione è al centro del dibattito culturale, per i suoi contenuti scientifici in rapido aggiornamento e per le sue implicazioni filosofiche generali circa “il posto dell'uomo nella natura”. Nel solco di una tradizione espositiva coltivata da più di un secolo presso l'American Museum of Natural History di New York, la mostra newyorkese, la più importante rivolta al grande pubblico mai realizzata su Charles Darwin, intreccia i linguaggi della storia, della narrazione, delle scienze naturali, della filosofia della scienza e delle ricerche sperimentali contemporanee più avanzate. La biografia avventurosa del giovane Darwin, le sue complesse relazioni familiari, l'immersione nella cultura inglese dell'epoca e nei suoi conflitti, il celebre viaggio attorno al mondo di cinque anni diventano espedienti suggestivi per raccontare la nascita di un'idea rivoluzionaria, le domande iniziali, le scoperte entusiasmanti, i prodromi di un'idea, le incertezze, i timori, il lungo silenzio e infine la pubblicazione che fece tanto scalpore, nel 1859.
La mostra introduce il visitatore alla costruzione della teoria dell'evoluzione, a partire dalle prime intuizioni e dalle prime evidenze empiriche, per giungere agli schemi incipienti della trasformazione delle specie e della loro parentela universale e approdare infine alla formulazione della teoria per cui Darwin divenne famoso, la selezione naturale come motore del cambiamento in natura. Il concetto della mostra ruota quindi attorno ad un'ipotesi precisa di storia della scienza e di filosofia della scienza, perché Darwin fu un forte innovatore non soltanto in campo naturalistico, ma anche nel suo metodo di fare scienza e nella sua capacità di connettere schemi osservativi diversi.
Fra biografia intellettuale e storia delle idee, l'uomo e lo scienziato percorrono insieme un romanzo di formazione che viene toccato con mano dal visitatore, attraverso ricostruzioni, tassidermie ed esemplari vivi degli animali che furono cruciali per la scoperta dell'evoluzione per selezione naturale, attraverso gli scenari geologici che furono indispensabili per il suo apprendistato scientifico, attraverso fossili di animali estinti e altri reperti che raccolse durante il viaggio, attraverso i manoscritti, le lettere e gli appunti del giovane naturalista, attraverso gli oggetti delle osservazioni casalinghe e degli esperimenti con piante e animali condotti per quarant'anni nella campagna del Kent.
L'idea, infine, prende forma e viene applicata con ostinazione e meticolosità ai campi più diversi, fino a comprendere la specie umana e la sua storia naturale di discendenza dai primati superiori. Ecco allora che nella maturità i filoni principali di indagine del naturalista - la diversità degli adattamenti degli organismi, l'addomesticamento di piante e animali, i resti fossili e paleontologici, la distribuzione delle specie negli ecosistemi - si compongono in un quadro coerente, di grande potenza esplicativa. L'opera di Darwin si completa con le osservazioni sull'espressione delle emozioni negli animali e nell'uomo, con i raffinamenti successivi dell'Origine delle specie fino alla sesta edizione del 1872 e con un cospicuo numero di monografie meno note, ma non meno suggestive per comprendere la mente del grande naturalista che ha fondato la moderna biologia.
L'evoluzione oggi si è arricchita di nuovi dati, soprattutto genetici e paleontologici, sconosciuti ai tempi di Darwin, ma ha conservato il nucleo esplicativo originario del fondatore. La mostra evidenzia quindi con chiarezza le linee di aggiornamento della teoria dell'evoluzione contemporanea, le controversie che si sono sviluppate al suo interno sui tempi e i modi dell'evoluzione, la costruzione del cosiddetto “neodarwinismo”, le scoperte più recenti come l'evo-devo, la biologia evoluzionistica dello sviluppo, ma soprattutto il debito verso l'originaria formulazione di Darwin che ancora oggi ne costituisce la cornice imprescindibile.
Senza voler fare di Darwin un'icona, o proporre una descrizione agiografica, la mostra indaga anche le contraddizioni della sua personalità, le piccole manie, le incertezze e le paure. Sapeva infatti di aver sollevato una questione ben più grande della sua teoria, che andava al cuore della riflessione sulla condizione umana e che agli inizi gli era sembrata paragonabile alla “confessione di un delitto”. Da qui le controversie che animano il dibattito attorno all'evoluzione da un secolo e mezzo e che non sembrano sopirsi nonostante sia stato ampiamente dimostrato il carattere non scientifico di molti attacchi alla teoria darwiniana. L'eredità di Darwin è anche questa, una visione del vivente che inscrive la storia della nostra specie nel destino più ampio della storia contingente della vita sul pianeta.
La mostra vanta una grande quantità di preziosi inediti mai esposti al pubblico italiano fino ad ora.
Particolare rilievo hanno i primi taccuini che Darwin scrisse al ritorno dal suo viaggio, rimasti nascosti per decenni dopo la sua morte e solo recentemente decifrati e pubblicati in edizione critica. È poi possibile ammirare una riproduzione fedele, a grandezza reale, dello studio di Darwin a Down House, dove passò gran parte della sua vita scrivendo e conducendo le sue ricerche. Le sezioni dedicate al viaggio del Beagle e alla teoria dell'evoluzione contemporanea sono particolarmente suggestive, grazie alla miscela di documenti, oggetti, immagini, paesaggi, modelli e tassidermie di animali e piante, ma anche animali vivi come armadilli, iguane e anfibi. Un'esposizione di grande impatto sul pubblico, che unisce la spettacolarità al rigore espositivo, l'immersione emotiva ed estetica in un viaggio intellettuale e reale mozzafiato alla cura meticolosa degli oggetti esposti, rivolgendosi a un pubblico di età molto diverse e fornendo alle scuole una straordinaria ricchezza di spunti di approfondimento. Il sapore di fondo, alla fine del percorso, è quello di aver attraversato un variegato e sorprendente caravanserraglio evoluzionistico, tenuto insieme dai fili sottili di un'idea pazientemente costruita.
L'edizione italiana ha un valore aggiunto del tutto particolare. Il curatore dell'edizione americana, Niles Eldredge, responsabile della divisione di paleontologia degli invertebrati dell'American Museum of Natural History di New York e fra i maggiori evoluzionisti contemporanei, cura in prima persona l'arrangiamento italiano, con l'aiuto di un altro autorevole studioso, Ian Tattersall, fra i massimi esperti al mondo di evoluzione umana e direttore della Hall of Human Evolution presso l'American Museum of Natural History stesso. Il contributo degli studiosi americani è coadiuvato dal curatore italiano Telmo Pievani, associato di Filosofia della Scienza presso l'Università degli studi di Milano Bicocca, filosofo della biologia ed esperto di teoria dell'evoluzione.
Nello specifico, l'edizione italiana presenta diversi contributi inediti. Comprende una versione aggiornata della sezione “Un viaggio attorno al mondo”, con nuovi reperti e nuovi testi, curati da Niles Eldredge sulla base di ricerche e di sopralluoghi in Sudamerica condotti dopo la fine dei lavori di progettazione dell'edizione americana. La sezione aggiuntiva “Charles Darwin e l'Italia” è costituita da un approfondimento sulla ricezione di Darwin in Italia, sull'importanza della geologia italiana per Darwin, sulle ricche e precoci scuole darwiniane italiane in Veneto, a Torino e a Firenze, sui dibattiti innescati dall'Origine della specie nel nostro paese e sui legami fra Darwin e studiosi attivi in Italia, come il naturalista Anton Dohrn, fondatore dell'omonima Stazione Zoologica internazionale di Napoli e lo zoologo Michele Lessona, Rettore dell'Università di Torino, Senatore del Regno e traduttore di importanti sue opere. La sezione “L'evoluzione oggi” è impreziosita da una parte inedita, sull'evoluzione umana, curata da Ian Tattersall, che mostra il carattere estremamente diversificato e pluralista della storia ominide, fino alla scoperta della convivenza fra Homo sapiens e diverse specie cugine come l'uomo di Neanderthal e Homo floresiensis. Si mostra qui come alcune intuizioni darwiniane, fra le quali l'origine africana della nostra specie e la stretta parentela evoluzionistica con scimpanzé e gorilla, sono state oggi confermate da dati non soltanto archeologici e paleontologici, ma anche genetici e molecolari.
La mostra è una grande occasione per coordinare una serie di eventi e di conferenze, in programma sia nelle sedi che la ospitano sia in altri luoghi in tutta Italia. Attraverso i “Darwin Day” speciali del 2009, la mostra diventa quindi il perno di molte iniziative di diffusione della cultura scientifica ed evoluzionistica nel nostro paese.
Oltre agli aspetti espositivi, la mostra dà grande rilievo alla didattica e alle attività laboratoriali che, progettate in modo integrato per le due sedi di Roma e di Milano, rappresentano un altro punto di forza dell'evento. Sono previste visite guidate con operatori appositamente formati e laboratori interattivi per le scuole di ogni ordine e grado.
Considerate l'importanza e l'ubicazione della mostra, le lingue ufficiali sono l'italiano e l'inglese; sono inoltre disponibili audio-guide multilingue per il pubblico internazionale.

Palazzo delle Esposizioni è il più grande spazio espositivo interdisciplinare nel centro di Roma: più di 10.000 metri quadri, articolati su tre piani. Il Palazzo è dotato di una Sala Cinema, di un Auditorium multimediale e di un Forum, oltre a una caffetteria, un ristorante e una libreria. Dopo cinque anni di lavori di restauro e riqualificazione funzionale dei suoi spazi, Palazzo delle Esposizioni, in sintonia con quanto accade nelle maggiori capitali europee, è oggi uno spazio culturale capace di proporre ai visitatori progetti qualitativamente elevati, standard tecnologici di eccellenza e politiche di accoglienza degli ospiti attente e moderne. Un centro culturale tra i più aggiornati, in continuo e proficuo scambio con le pi importanti istituzioni culturali internazionali.

Informazioni

Darwin 1809 - 2009


Luogo: Roma - Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale, 194 - 00184 Roma

Periodo: dal 12 febbraio al 3 maggio 2009

Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00. Venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30. Lunedì: chiuso

Ingresso: intero Euro 12,50 - ridotto Euro 10,00. gruppi Euro 10,00 - scuole Euro 4,00 per studente (max. 25 persone / studenti); dal martedì al venerdì (eccetto festivi) con prenotazione obbligatoria permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni

Info: tel. 06 39967500