Arte

La biografia di Caravaggio
La biografia di Francis Bacon
Caravaggio - Bacon - Roma - Galleria Borghese

Caravaggio - Bacon

Roma - Galleria Borghese
Dal 2 ottobre 2009 al 24 gennaio 2010

Dal 2 ottobre 2009 al 24 gennaio 2010 la Galleria Borghese celebra Caravaggio, in occasione del IV centenario dalla morte, affiancando ai  suoi capolavori venti dipinti di uno dei grandi artisti della seconda metà del XX secolo, Francis Bacon, di cui ricorre, invece, il centenario dalla nascita. Due personalità estreme, entrate nell'immaginario collettivo come artisti “maledetti”, che hanno espresso nella  pittura il tormento dell'esistenza con pari intensità e genialità inventiva.

Caravaggio - Davide con la testa di Golia, 1605-1606 - Olio su tela, 125 x 101 cm - Galleria Borghese, Roma - Foto: © Luciano Romano

Caravaggio - Madonna dei Palafrenieri, 1605 - Olio su tela, 292 x 211 cm - Galleria Borghese, Roma - Foto: © Luciano Romano

Caravaggio - Giuditta e Oloferne, 1597/1600 - Olio su tela, 145 x 195 cm - Roma, Palazzo Barberini - Foto: © Luciano Romano


Caravaggio - Resurrezione di Lazzaro, 1609 - Olio su tela, 380 x 275 cm - Messina, Museo Regionale di Messina -  Foto: Archivio Mumart / Magika, Messina

Caravaggio - Negazione di Pietro, 1609-1610 - Olio su tela, 94 x 125,5 cm - Metropolitan Museum of Art, New York - Foto: © 2009, The Metropolitan Museum of Art / Art Resource / Scala, Firenze

Caravaggio - Ritratto di Antonio Martelli, Cavaliere di Malta, 1608-1609 - Olio su tela, 118,5 x 95,5 cm - Palazzo Pitti, Firenze - Foto: © Bridgeman / Archivi Alinari

A distanza di quattrocento anni queste personalità sconvolgenti si incontrano per la prima volta alla Galleria Borghese, arricchita da trenta capolavori dei due maestri, provenienti dai maggiori musei del mondo.
“Caravaggio - Bacon” è curata da Anna Coliva, Direttrice della Galleria Borghese, e da Michael Peppiatt, biografo, amico intimo e massimo conoscitore di Francis Bacon, organizzata da MondoMostre e resa possibile grazie al sostegno di BG Italia, ENEL e Vodafone.
La mostra alla Galleria Borghese offre un accostamento tra i dipinti di Caravaggio e quelli di Bacon, proponendo allo spettatore di aderire all'eccezionale esperienza estetica che ne consegue, piuttosto che seguire una consueta ricostruzione storico critica.
Non vuole quindi teorizzare dipendenze di Bacon da Caravaggio, ma provocare le suggestioni visive, evocare corrispondenze spontanee risultanti da accostamenti formali. Bacon non ha nulla di Caravaggio e non si è ispirato a lui, ma se c'è un artista del nostro tempo che può essere equiparato a Caravaggio è proprio Bacon.
Caravaggio e Francis Bacon sono tra gli interpreti più rivoluzionari e profondi della rappresentazione della figura umana. Entrambi, nelle diversità della loro poetica e del loro tempo, hanno penetrato con sconvolgente originalità il mistero dell'esistenza e dell'arte, rappresentando la verità spirituale nella più traumatica immediatezza della carne.
Il confronto diretto tra le opere, tuttavia, è l'opposto della prassi di Bacon, che ha sempre rifiutato l'accostamento delle sue opere a quelle degli artisti del passato, molti dei quali egli amava con grande competenza. Il suo occhio sui grandi maestri era di stupefacente genialità, così avanzato da non comportare necessariamente l'influenza diretta sulla sua pittura. Le sue innumerevoli fonti figurative, anche quelle di provenienza artistica, sono d'altronde  sempre filtrate dalla mediazione fotografica, attraverso cui  una esorbitante quantità di immagini colpisce la sua percezione, senza ordine logico che non sia quello istintivo richiesto dalla nuova opera in via di creazione.  

Ma questa mostra non può che prescindere dalla ricostruzione ipotetica delle volontà degli artisti e della loro storia. 
Il vero protagonista della mostra è lo spettatore, messo all'interno della scenografia della Galleria Borghese. Il museo è uno spazio della contemplazione, necessariamente impone le proprie condizioni alle opere degli artisti che avevano previsto, nel caso di Caravaggio, condizioni originarie diverse, ad esempio quelle dell'altare o della raccolta privata. Le opere assumono nel contesto ambientale del Museo un'esistenza autonoma. 
Allora, seguendo la vocazione della Galleria Borghese, è Caravaggio a chiamare Bacon, perché come lui esprime un approccio profondo verso l'esistenza, superando la consapevolezza e la capacità di espressione logica della cultura della sua epoca. 
L'accostamento e le corrispondenze emotive che ne derivano esaltano la rappresentazione più diretta e traumatica dei grandi tem dell'esistenza umana, espressi nella verità della carne. Questo ci consente di contemplare quanto di più interiore, sconvolgente e aberrante il pennello di entrambi i pittori abbia incontrato nell'indagine profonda dell'animo umano. 
Caravaggio e' intimamente legato alla storia della Galleria Borghese, luogo privilegiato per celebrare il quarto centenario dalla sua morte. A Scipione Borghese, infatti, erano destinati i due dipinti che recava con sé al momento della morte, ed è con il Cardinale che  egli ebbe il rapporto più intenso e storicamente più ricco di conseguenze. La Galleria Borghese mantiene vive le tracce di questo rapporto attraverso sei capolavori, il Fanciullo con canestro di frutta, Bacchino malato, Madonna dei Palafrenieri, Davide con la testa di Golia, San Gerolamo scrivente e San Giovanni Battista, tramite i quali è possibile illustrare l'intero arco della sua vita. 
La collezione permanente della Galleria Borghese verrà arricchita da opere chiave della sua produzione come la Negazione di Piero dal Metropolitan di New York, il Martirio di Sant'Orsola l'ultimo Caravaggio da Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli o il Ritratto di Antonio Martelli, Cavaliere di Malta da Palazzo Pitti. 
A queste verranno affiancate le tele di Francis Bacon provenienti dai maggiori musei del mondo, eccezionalmente concesse alla Galleria Borghese dopo la monografica organizzata dalla Tate Modern assieme al Prado e al Metroplitan. Opere in cui l'artista inglese, con maggiore intensità, ha voluto indagare il mistero dell'anima attraverso la rappresentazione ideale del corpo, un corpo che ci appare sconvolto e deformato ma, soprattutto, sofferente.
Alle opere di Caravaggio verranno quindi affiancati 17 capolavori di Francis Bacon: i grandi trittici come Triptych August 1972 dalla Tate Gallery di Londra e Triptych inspired by the Orestia of Aeschylus dall'strup Fearnley Museum di Oslo, le sue immagini di papa Innocenzo X di Velazquez come Head VI dalla Arts Council Collection di Londra, i ritratti come Study for a portrait of George Dyer, Portrait of Isabel Rawsthorne 1966 dalla Tate Gallery o Three studies of Lucian Freud.
Il catalogo è pubblicato da 24 ORE Motta Cultura con marchio Federico Motta Editore.

Informazioni

Caravaggio - Bacon


Luogo: Roma - Galleria Borghese
Piazzale Scipione Borghese, 5 - Roma

Periodo: dal 2 ottobre 2009 al 24 gennaio 2010

Orari: tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 9.00 alle 19.00

Ingresso: intero 13,50 Euro per mostra e Galleria Borghese, più diritto di prevendita. La prenotazione è obbligatoria

Catalogo: 24 ORE Motta Cultura con marchio Federico Motta Editore

A cura di: Anna Coliva e Michael Peppiatt

Info: prenotazioni:  tel. 06 32810 - Servizio Educativo:  tel. 06 8413979 - fax 06 8840756