Arte

Andy Warhol: la vita, le opere
Andy Warhol. The New Factory

Andy Warhol. The New Factory

Mamiano di Traversetolo (Pr) - Fondazione Magnani Rocca
Dal 16 marzo al 6 luglio 2008

Poco meno di 140 opere per un grande, coloratissimo omaggio ad Andy Warhol (Pittsburgh 1928 - New York 1987), per rivivere l'atmosfera della Factory, la "fabbrica d'arte" da lui fondata.

Galleria d'immagini:

Mick Jagger, 1975

Andy Warhol: Flowers, 1970, 91,5 x 91,5 cm

Aretha, 1986

Mao, 1972


Liz Taylor, 1964

Andy Warhol: Man Ray, 1975, 80 x 80 cm

Andy Warhol: Ladies and Gentlemen, 1975, 95,3 x 64,7 cm

Andy Warhol: Ten Portraits of Jews of the Twentieth Century, 1980 - Sigmund Freud - , 101,6 x 81,2 cm

La società dei consumi americana degli anni sessanta e settanta trovò in Warhol il proprio testimone che la costrinse a rispecchiarsi in se stessa attraverso le proprie icone. Infatti furono questi gli anni che videro esplodere il consumo frenetico di immagini; l'arte ne viene naturalmente coinvolta, ma pur emulando le leggi dell'imperante consumismo, ne evidenzia i meccanismi di ricezione passiva.
Immagini "positive" della pubblicità o "negative" della cronaca vengono decontestualizzate e ricreate da Warhol con interventi di colore abbagliante e si presentano allo spettatore con prepotente allegria ma anche con sottile inquietudine.

L'opera grafica di Warhol assume un'importanza decisiva all'interno della sua produzione a partire dall'inizio degli anni sessanta, quando l'artista adotta la tecnica serigrafica. In questo modo Warhol diventa anche il più autentico rappresentante della pop art, con scelte che mirano a colpire l'immaginario collettivo. Dal barattolo della Campbell's Soup, che è parte del vissuto quotidiano di ogni americano, al volto di Marilyn Monroe, incarnazione del sogno e dell'ideale femminile del grande pubblico, imposto anch'esso dai media al pari di ogni altro prodotto commerciale.

La rassegna propone circa 140 opere create da Andy Warhol tra la metà degli anni cinquanta e gli anni ottanta.

Qui si possono ammirare alcuni esempi di tavole disegnate e colorate a mano che sono tra i primi lavori di Warhol: la serie In the Bottom of My Garden (1955), con figure di putti ispirate a libri per bambini; A Gold Book (1957), con disegni a "blotted line" ripresi da fotografie e riportati su carta dorata; Wild Raspberries (1959), un divertente libro di cucina con torte e cibi illustrati da Warhol e ricette di fantasia inventate dall'amica Suzy Frankfurt e trascritte a mano dalla madre dell'artista.

La mostra prosegue con le celebri serigrafie raffiguranti Jackie Kennedy (1966), Marilyn Monroe (1967), Paloma Picasso, (1975), i barattoli di Campbell's Soup (1969), Flowers (1970), Electric Chair (1971), Mao (1972), Mick Jagger (1975), e inoltre con le importanti serie dedicate ai travestiti di colore (Ladies and Gentlemen, 1975), agli ebrei più famosi del XX secolo (Ten Portraits of Jews of the Twentieth Century, 1980), all'epopea del West (Cowboys and Indians, 1986), per finire con The Last Supper (1987) realizzata poco prima della morte elaborando L'ultima cena di Leonardo.

Artista dotato di una creatività inesauribile, Warhol ha spaziato tra le più diverse forme di espressione artistica, dalla musica al cinema e all'editoria. La rassegna è pertanto completata da una preziosa sezione documentaria comprendente copertine di dischi, esemplari della rivista da lui fondata (Interview) con le copertine dedicate a divi come Tom Cruise, e John Travolta, film e libri di e su Andy Warhol.
Warhol, infatti, tra gli anni sessanta e settanta ha diretto o prodotto una settantina di film underground, per lo più di carattere provocatorio e dissacrante nei confronti del cinema hollywoodiano, all'epoca di scarso successo ma che avrebbero fatto scuola presso le generazioni successive. Tra i più celebri: Empire, My Hustler, The Chelsea Girls, Lonesome Cowboys, The Nude Restaurant, Vinyl, Flesh, Trash.....

Attratto dal mondo della musica, Warhol ha anche disegnato alcune delle copertine più famose della storia del rock, tra cui due album per i Rolling Stones, uno per i Velvet Underground (gruppo da lui promosso e composto da Lou Reed, John Cale, Sterling Morrison e Maureen Tucker più la tedesca Nico), e altri ancora per Aretha Franklyn, Paul Anka, Miguel Bosè etc.

In mostra si possono anche vedere alcune copie della rivista Interview, fondata nel 1969 da Warhol e dedicata inizialmente al mondo del cinema, diventata nel corso degli anni un vero successo commerciale.

Completano questa ampia panoramica sul lavoro di Andy Warhol pannelli didattici, fotografie e filmati riguardanti la sua vita e la sua opera.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Mazzotta che costituisce la più ricca antologia della produzione grafica di Warhol pubblicata in Italia, con testi di Achille Bonito Oliva, di Ada Masoero e di Laura Ravasi.

Informazioni

Andy Warhol. The New Factory


Luogo: Mamiano di Traversetolo (Pr) - Fondazione Magnani Rocca

Periodo: dal 16 marzo al 6 luglio 2008

Orari: dal martedì alla domenica orario continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17). Lunedì chiuso

Catalogo: edito da Mazzotta con testi di Achille Bonito Oliva, di Ada Masoero e di Laura Ravasi

Info: tel. 0521 848327 / 848148 - fax 0521 848337