Arte

Alighiero&Boetti. Mettere all'Arte il Mondo

Napoli - Museo Madre
Dal 21 febbraio all'11 maggio 2009

Gemelli, 1968 - Cartolina postale, 15x10 cm - es. 1 di 50 non numerati - Proprietà Emidio Greco - Foto: Archivio Alighiero Boetti, Roma

La mostra Alighiero&Boetti. Mettere all'Arte il Mondo illustra il metodo creativo di Alighiero Boetti (1940-1994), un artista "singolare" che nel tempo è riuscito a diventare "plurale", cambiando nel 1972 il proprio nome in Alighiero&Boetti. Torinese d'origine, è stato tra i più importanti esponenti del movimento Arte povera e dell'Arte Concettuale. Nel corso della sua vita si avvicina a molteplici discipline dalla musica alla matematica, dalla filosofia all'esoterismo, dalle culture africane a quelle del Medio ed Estremo Oriente, verso le quali compie molti dei suoi viaggi.
Ogni progetto artistico ha sempre al centro un primo momento di ideazione, svolto singolarmente dell'artista, e poi concretizzato, materializzato e diffuso attraverso un'elaborazione a più mani nella quale gli esecutori non sono semplice manovalanza ma artefici. Boetti dà vita ad un concetto di creatività diffusa: l'artista dà i suoi input al corpo sociale che raccogliendoli si fa artefice, confermando un rapporto di scambio e di complice dignità. Artista e artefice si muovono insieme un territorio fertile in cui l'immagine, apparsa nella mente dell'ideatore, diventa fonte di gioco e si concretizza nelle mani di altri.

Autoritratto, 1993/1996 - Bronzo, sistema idraulico e dispositivo elettrico, 205x90x60 cm - es. IV/ 7 - Fondazione Alighiero Boetti, Roma - Foto: Pieter Boersma GKf, Amsterdam

La natura, una faccenda ottusa (rosso), 1980 - Tecnica mista su carta, 100x70 cm - Collezione privata, Parigi - Foto: Serge Veignant, Parigi

Io prendo il sole a Torino il 19 Gennaio 1969, 1969 - Cemento a presa rapida e farfalla cavolaia, 177x90 cm - 112 elementi - Collezione Marco Rossi , Torino - Foto: Paolo Mussat Sartor, Torino(la fotografia in bianco e nero)

Otto Lettere dall'Afghanistan, 1972 - 8 buste da lettera timbrate e affrancate, 40x50 cm - Collezione Graziella Lonardi Buontempo, Roma - Foto: Antonio Idini, Roma

Codice: Eritrea Libera, 1975 - 18 buste da lettera timbrate e affrancate, 46x86 cm - Collezione privata, Parigi - Foto: Serge Veignant, Parigi

Il percorso della mostra intende sottolineare il nomadismo culturale ed esistenziale di un'artista che è riuscito a sdoppiarsi iconograficamente in Alighiero&Boetti e attraverso l'opera, mediante il momento esecutivo, a ricongiungersi con il mondo. Per questo il titolo della mostra è Mettere all'Arte il Mondo: indica l'attitudine di un grande artista che ha voluto far socializzare la propria creatività, sviluppando come metodo l'interattività, il deuteroprotagonismo degli esecutori e la comunicazione dell'arte nella società di massa.

La poetica di Boetti si basa su un'analisi ludica della realtà, i giochi della mente, l'attenzione verso i dettagli, il superamento di ogni schema binario, l'apertura verso il caso intelligente, la coesistenza delle differenze.
Le opere in mostra confermano il poetico strabismo di Boetti che ha sempre lavorato sulla coesistenza della differenza, Alighiero e Boetti, Gemelli, Ordine e disordine, Sale e Zucchero, geopolitica e confine, classificazione e indeterminazione, scrittura e numero, identità e metamorfosi, trama e intervallo, regola e imprevisto, modulare e manuale, organico e geometrico, lineare e circolare, concavo e convesso.
Per questo motivo si vuole che le entrate e le uscite del percorso espositivo coincidano, in un andamento che richiama una circolarità, come principio filosofico, che caratterizza tutta la sua produzione e che non predilige l'ingresso da destra o da sinistra, proponendo una congiunzione tra oriente e occidente. La foto a dimensione naturale di una performance Oggi venerdì ventisette marzo millenovecentosettantatre, esposta al Madre, ritrae Boetti che scrive specularmente con la destra e la sinistra fino alla massima estensione del proprio spazio corporale, ad indicare il tempo circolare, non cronologico, che presiede l'intero percorso espositivo.
L'esposizione si snoda evolvendosi dal noi all'io, dai lavori eseguiti in varie parti del mondo in maniera collettiva (Kilim, arazzi, mappe, biro, lavori postali ecc.) fino a quelli realizzati nei primi anni a Torino e a Roma.
Il percorso della mostra, a cura di Achille Bonito Oliva in collaborazione con lArchivio 'Boetti e la Fondazione Alighiero & Boetti prevede un'introduzione nel grande salone centrale del Madre con l'installazione dell'opera Alternando da uno a cento e viceversa (50 Kilim): una cordiale apertura in orizzontale per il pubblico. Nel cortile esterno invece il verticale Autoritratto (scultura in bronzo) che allude ad un ironico narcisismo dell'artista che qui dialoga con tutti gli elementi della natura.

Informazioni

Alighiero&Boetti. Mettere all'Arte il Mondo


Luogo: Napoli - Museo Madre
Via Settembrini, 79 - Napoli

Periodo: dal 21 febbraio all'11 maggio 2009

Orari: dal lunedì al venerdì 10.00 - 21.00 - sabato e domenica 10.00 - 24.00

Ingresso: Adulti 7,00 Euro - Ridotto 3,50 Euro - Lunedì gratuito

A cura di: Achille Bonito Oliva

Info e prenotazioni: tel. +39 081 19313016 (Lunedì - Domenica - 10.00 - 20.00)