Design

I vincitori del XXI Compasso d'Oro 2008

A cura di Claudia Redaelli

È la prima volta che la cerimonia esce da Milano per arrivare a Torino, world capital design 2008.
"Il compasso d'oro è nato a Milano ed è lì che tornerà, ma trovo che sia anche giusto approfittare di questa vetrina internazionale come il World Capital Design e far conoscere a tutti questo premio. La chiusura non ti porta a crescere, porta solo una sterile contrapposizione" ha spiegato Luisa Bocchietto, la neo presidente dell'Associazione per il disegno industriale (Adi).
Il premio, nato nel 1954 da un'idea di Gio Ponti e di altri intellettuali e imprenditori impegnati a rivoluzionare l'estetica del prodotto industriale, viene assegnato sulla base della preselezione triennale effettuata dall'Osservatorio Permanenete del Design ADI, un gruppo di esperti impegnati a rilevare e selezionare l'eccellenza del design su tutto il territorio nazionale.

Premio Compasso d'Oro ADI XXI Edizione - 2008

GIURIA, PREMIATI E SEGNALATI
La giuria:
- Mario Bellini, architetto (Presidente), Milano
- Chew Moh-Jin, tecnologo, Singapore
- Lieven Daenens, direttore Design Museum Gent, Belgio
- Carla Di Francesco, direttore PARC, Roma
- Carlo Forcolini, past-president ADI, designer, Milano
- Norbert Linke, designer, Germania - Belgio
- Emanuele Pirella, autore, Milano
- Richard R. Whitaker, architetto, USA

BIG, libreria, Marc Sadler,  Caimi Brevetti

CITTÀ DI TORINO, LOOK OF THE CITY OLIMPIADI INVERNALI 2006

MT3, poltrona a dondolo, Ron Arad Associates, Driade

NIDO, concept car, Pininfarina, Pininfarina

NEOS, orologio da polso, Culdesac, Lorenz

COMPASSO D'ORO ADI 2008: PREMIATI
BIG, libreria, Marc Sadler, Caimi Brevetti
Libreria modulare ispirata alla componentistica architettonica, con montanti di alluminio con sezione a T, forniti di cremagliera a fori, e ripiani di lamiera con sagoma brevettata, caratterizzata dal bordo frontale alto e dal taglio vivo degli spigoli. La nitida soluzione formale è coniugata con il preciso studio dei dettagli, che agevolano le operazioni di fissaggio e montaggio.

CITTÀ DI TORINO, LOOK OF THE CITY OLIMPIADI INVERNALI 2006, allestimento, Italo Lupi, Ico Migliore, Mara Servetto, Città di Torino (Direzione Comunicazione Promozione Turismo)
Primo esempio di immagine indipendente, ma integrata rispetto a quella ufficiale per i Giochi Olimpici invernali del 2006, Look of the City ha costruito un'interfaccia visuale che coinvolge l'intera città. Distribuito su ben 130 chilometri quadrati del tessuto urbano, il progetto è stato declinato in una varietà di iconografie, installazioni fisse e dinamiche, stampati di immagine coordinata, tutto caratterizzato dalla scelta del colore rosso cinabro.

MT3, poltrona a dondolo, Ron Arad Associates, Driade
Un lungo studio condotto sulla tecnologia produttiva ha consentito di realizzare lo stampaggio rotazionale di elementi d'arredo in materiale bicolore. L'immissione in due fasi del polietilene in polvere colorato in massa diversifica la superficie esterna, goffrata, da quella interna, liscia, che si rivela con il taglio finale dei fianchi eseguito con macchina a controllo numerico a cinque assi. 

STAND HORM, allestimento, Toyo Ito, Horm
L'allestimento definisce un ambiente che reinterpreta la funzione ostensiva degli stand fieristici. Oltre ai prodotti presentati, la stessa orditura portante - in legno e con profili curvati in alluminio estruso da una matrice progettata ad hoc - testimonia e comunica l'azienda.

NEOS, orologio da polso, Culdesac, Lorenz
La cassa di acciaio, in sei pezzi, è costruita con un procedimento innovativo che conferisce all'orologio un effetto scavato, rivelando lateralmente l'anello perimetrale in resina colorata. Il montaggio di quest'ultimo è reso possibile dalla configurazione a tunnel degli attacchi per il bracciale, fissati alla parte superiore della cassa, e della placca con pulsanti e proteggi-corona.

MIX, apparecchio di illuminazione, Alberto Meda e Paolo Rizzatto, Luceplan
Lampada da lettura, con corpo filiforme flessibile e testa piatta, trasferisce nell'ambito domestico i vantaggi della tecnologia Led Chip on Board: costituito da diversi gruppi di diodi multicolore, l'illuminatore genera una luce più calda rispetto a quella usualmente emessa dai Led e offre una lunga durata contribuendo al risparmio energetico. Un filtro di colore ambra, orientabile mediante una piccola leva, permette inoltre di correggere la resa cromatica della luce rendendola simile a quella delle sorgenti alogene.

TRIOLI, sedia per bambini, Eero Aarnio, Magis
All'interno della collezione “Me-Too”, dedicata ai bambini, è una sedia-giocattolo multifunzionale che consente tre differenti usi a seconda della posizione: alta, bassa e come cavallo a dondolo. Il maniglione è un elemento di sicurezza e agevola il trasporto.

NIDO, concept car, Pininfarina, Pininfarina
Riflettendo sul tema della sicurezza e della mobilità urbana, il team progettuale si è concentrato sui veicoli di piccole dimensioni e ha sviluppato questa vettura a due posti. Come suggerisce il nome, Nido accoglie e protegge il guidatore attraverso tre elementi principali: un telaio composto da una parte anteriore deformabile e da una cellula rigida attorno agli occupanti; un guscio che ospita conducente e passeggero e si comporta come una slitta in grado di scorrere orizzontalmente su una guida centrale; due assorbitori che agiscono come dissipatori di energia. In caso di urto frontale, la vettura assorbe parte dell'energia tramite la zona anteriore deformabile del telaio: la rimanente determina invece il movimento della slitta nella direzione dell'urto e permette una decelerazione graduale e controllata sugli occupanti. Anche le scelte cromatiche enfatizzano gli elementi legati alla sicurezza.

R606 UNO, sedia, Bartoli Design e Fauciglietti Engineering, Segis
Prima applicazione del nuovo polimero brevettato R606, ne sperimenta le possibilità funzionali in una seduta la cui rigorosa configurazione è contrapposta dalla materia soffice, applicata in stampo unico al supporto interno.

SHAKA, barca a vela, Wally, Lazzarini Pickering Architetti e Farr Yacht Design, Wally
Realizzata con materiali leggeri, la barca a vela per crociere e regate è caratterizzata da un lucernaio continuo in plexiglas che segna la bassa tuga e illumina gli ambienti sotto coperta. Il ponte in teak, con gli oblò quadrati, è liberato da ogni ingombro mentre nel pozzetto divani e tavolo sono amovibili. Gli interni si segnalano per l'uso dominante della fibra di carbonio, la flessibilità di configurazione degli spazi, l'attenzione cromatica e i dettagli progettuali come il bordo anti-caduta dei piani e gli armadi risolti con custodie di pelle disegnate ad hoc.


COMPASSO D'ORO ALLA CARRIERA
LUIGI CACCIA DOMINIONI
Tra i più importanti architetti italiani del secondo dopoguerra appartiene al ristretto gruppo dei maestri precursori e fondatori del design italiano. La sua opera di designer è caratterizzata da una rara sintesi di rigore espressivo, di padronanza del linguaggio formale e di sapere tecnologico. Un contributo oggettivo alla definizione stessa di cosa sia il design italiano e dell'originalità dei suoi contenuti. Un riconoscimento tardivo per un grande maestro che ha sempre lavorato al di sopra degli ideologismi.

RENATO DE FUSCO
Il suo lavoro di oltre quarant'anni come docente, critico, storico e teorico del design ha offerto a più di una generazione di studenti e addetti ai lavori strumenti di studio e di riflessione di grande utilità e valore. Con op. cit., la rivista da lui fondata che ancora dirige, ha seguito e analizzato il percorso del design italiano dagli anni sessanta ad oggi alla luce della parallela evoluzione dell'Arte e dell'Architettura. I suoi libri hanno notevolmente contributo alla definizione disciplinare del design.

TITO D'EMILIO
Autodidatta metodico e rigoroso, animato dalla passione per il bello e affascinato dall'innovazione, sin dalla fine degli anni sessanta ha saputo fare del suo negozio di Catania un punto di riferimento per il mercato italiano del design. Il suo lavoro caparbio di mercante coraggioso e di divulgatore, portato avanti in condizioni geograficamente sfavorevoli, ha contribuito a far conoscere e apprezzare le migliori aziende e i migliori prodotti italiani e stranieri, assai prima che addivenissero alla notorietà.

DINO GAVINA
Nei primi anni del dopoguerra, quando la parola design non faceva ancora parte del lessico allora in uso, Gavina comincia la sua eccezionale avventura di inesausto creatore e operatore maieutico, sempre curioso, sempre fuori o ai margini degli schemi preesistenti, sempre al servizio dell'innovazione, sempre a cavallo tra arte e design, tra etica ed estetica, tra impresa produttiva e azienda editoriale. Una avventura umana terminata nel 2007 che ha disegnato un itinerario culturale destinato a continuare nel tempo.

MICHELE PROVINCIALI
L'itinerario di tutta la sua opera lo colloca tra i maestri del progetto grafico contemporaneo. La sua grande cultura, l'attenzione continua per le suggestioni delle avanguardie artistiche e il suo profondo umanesimo sono un'indicazione di libertà, altra, che gli ha consentito il superamento degli schemi disciplinari e delle mode. Una lezione, la sua, eccezionalmente utile per l'educazione delle nuove sensibilità che operano nel mondo della comunicazione.

TOBIA SCARPA
Architetto nell'accezione più colta del termine ma anche precoce designer ha progettato, nel lungo sodalizio con Afra Bianchin, alcune delle icone più rappresentative del design italiano. La sua attenzione ai processi produttivi, all'innovazione tecnologica e formale e, soprattutto, la sua continua e appassionata ricerca volta a reinventare l'uso dei materiali, sono divenute parte significativa della riconoscibilità del design italiano. Nel suo lavoro tradizione e innovazione si saldano in una delle lezioni più alte e coerenti di metodo e libertà creativa.


COMPASSO D'ORO INTERNAZIONALE
TERENCE CONRAN
La sua energica azione come designer, imprenditore e mercante ha scosso sin dai primi anni sessanta il tradizionalista mercato inglese per esplodere nell'amata Francia con la catena di negozi Habitat, innovativi tanto per il design dei prodotti e quanto per le tecniche di vendita. Perduto in Borsa il controllo della sua azienda ritrova il successo con una nuova collezione di prodotti e una nuova catena di negozi a suo nome. Grazie al suo eccezionale talento è divenuto baronetto d'Inghilterra, il primo Sir del design.

MIGUEL MILÁ
Dietro l'apparente rinuncia alla tecnologia, che rappresenta un elemento distintivo del suo lavoro, si cela invece una costante ricerca della tecnologia adeguata, quella giusta, senza nulla di più e nulla di meno. Il design di Milá nasce da una riflessione sui problemi concreti, liberata da pregiudizi e postulazioni teoriche. Per lui, che confessa di non essersi mai troppo interessato all'elaborazione di una definizione di design, «il miglior design è quello che si realizza con il minimo di elementi».


COMPASSO D'ORO ADI 2008: SEGNALATI
DMS 710, videoproiettore, Design Group Italia, 3M Italia
CARLO MOLLINO. INTERNI IN PIANO-SEQUENZA. DEVALLE MINOLA LUTRARIO, libro, Manolo De Giorgi, Abitare Segesta, Milano
CIUSSAI, radiatore, Giorgio Di Tullio e tefano Ragaini, AD hoc
BIG SHOOM, centrotavola, Nigel Coats, Alessi
MARLI, apribottiglie, Steven Blaess (LPWK), Alessi
LAYOUT, sistema di contenitori, Michele De Lucchi, Alias
NUOVO PENDOLINO PER L'ALTA VELOCITÀ, treno, Italdesign Giugiaro, Alstom Transport Systems
TUBONE, radiatore, Andrea Crosetta, Antrax
EVERYWHERE, apparecchio di illuminazione, Ora Ito, Artemide
REEDS, apparecchio di illuminazione, Klaus Begasse, Artemide
TALAK, apparecchio di illuminazione, Neil Poulton, Artemide
TRIFLUO (MY WHITE LIGHT), apparecchio di illuminazione, Franco Raggi, Artemide
OTTOCHAIRS, sistema di sedute, Antonio Citterio con Toan Nguyen, B&B Italia
WATER DROP, piatto doccia, Luca Cimarra, Ceramica Flaminia
PRIUS, maniglia, Marco Acerbis, Colombo Design
STAZIONE DI PLAUS, archigrafia, Kathrin Gruber e Richard Veneri (Architekturbüro D3), Comune di Plaus
MIMA, apparecchio di illuminazione, Federico Delrosso, Davide Groppi
IRONX, processo per lo stampaggio di fogli metallici, ufficio tecnico interno, Donati Group
SMOOTH LINE, sistema per l'impianto elettrico, Marco Paolucci, Eclettis
PUZZLE, modulo cottura, Enzo Inzaghi e Roberto Pezzetta, Electrolux Zanussi Italia
Z.ISLAND, cucina, Zaha Hadid Architects , Ernestomeda
FLORA COLLECTION, mobili per ufficio, Fabio Flora, Fantoni
FIAT TREPIÙNO, concept car, Roberto Giolito con Advanced Design Fiat Group, Fiat Group Automobiles
45, apparecchio di illuminazione, Tim Derhaag, Flos
LITE, flangia per tubazioni, Fausto Fazzini, Fonderia Fazzini
AUREA, apparecchio di illuminazione, Denis Santachiara, FontanaArte
TWIGGY, apparecchio di illuminazione, Marc Sadler, Foscarini
FOODESIGN GUZZINI - MULTIPLI DI CIBO, progetto culturale, Curatore Aldo Colonetti, Designer vari, Fratelli Guzzini
FORMA, coltelli per formaggi a pasta dura, Denis Santachiara, Fratelli Guzzini
MONDAPLEN, processo di ondulazione, ufficio tecnico interno, Grifal
VENEZIA, sedia, Paolo Favaretto, Gruppo Sintesi
DSC AXIS 9000, sedute per collettività, Haworth Ricerca & Sviluppo, Haworth
TIDE, credenza, Karim Rashid, Horm
ONLYONE, miscelatore, Lorenzo Damiani, IB Rubinetterie
TONDA, vetrina per gelateria, Makio Hasuike & Co., IFI
D46 - DIABLO, sistema per illuminazione esterna, Piero Castiglioni, Ing. Castaldi Illuminazione
FREDDY, abbattitore di temperatura e surgelatore, Decoma Design, Irinox
BRILLIANT, serie di piastrelle, Iris Ceramica Design Team, Iris Ceramica
COLLEZIONIE MA.DE., serie di piastrelle, Iris Ceramica Design Team, Iris Ceramica
TOYOTA VOLTA, concept car, Italdesign Giugiaro, Italdesign Giugiaro 
TRAVELLER MICRONSPHERE, tessuto, Riccardo Penna, Lanificio Ermenegildo Zegna e Figli
ROMA, barca a vela, Lazzarini Pickering Architetti e Patrick Shaughnessy (Farr Yacht Design) con Vittorio Mariani, Eva Christine Schenck, Latini Marine
LILI MARLENE, apparecchio di illuminazione, Alberto Fraser & Associates, Luxit
CHAIR FIRST, sedia, Stefano Giovannoni, Magis
STRIPED COLLECTION, serie di sedute, Erwan e Ronan Bouroullec (ERB), Magis
LOOM, sedia, Franco Poli, Matteograssi
GHOST, cestino portarifiuti, Raffaele Lazzari, Metalco
SEDIS, panchina, Antonio Citterio con Toan Nguyen, Metalco
ZIP, cartelle, zaino, borsa, Makio Hasuike, MH Way
NO WASTE TABLE, tavolo, Ron Arad, Moroso
SUPERNATURAL, sedia, Ross Lovegrove, Moroso
NEXT, sistema modulare per ambienti ospedalieri, Emilio Molinaro e Andrea Ciotti (Studio OT), Norlight
STRUTTURE MODULARI URBANE E SUB URBANE, struttura di mascheramento, Renzo Guiscardi, Nuova ORCMA
ROTOLA, ruota per arredi, Gabriele e Davide Adriano, OGTM Officine Meccaniche
200C-V, maniglione per porte, Studio Pba, Pba
Q-BIG, struttura ombreggiante, Martin Metz Design Projekte, Pircher Oberland
EMUDE - EMERGING USER DEMANDS FOR SUSTAINABLE SOLUTIONS, progetto di ricerca europea, coordinamento Ezio Manzini con Luisa Collina, Anna Meroni, Paolo Ciuccarelli
Politecnico di Milano, Dipartimento INDACO
RAM, tavolo, Decoma Design, Porro
ELECTRONIC TOLLING CHARGE SYSTEMS, sistema di pedaggio elettronico, Giulio Ceppi (Total Tool) con Lina Obregòn, Q-Free Asa
GECODE, memorizzatore di codici, Pier Francesco Ghisleri, Radar
VELA, porta, Studio Giuseppe Bavuso, Rimadesio
BPL, apparecchio di illuminazione, Camilla Diedrich, Rotaliana
MULTIPOT, lampada, presa multipla, vuotatasche, Dante Donegani e Giovanni Lauda, Rotaliana
NEW RKK, forno bicanale per ceramica, Isao Hosoe con Lorenzo De Bartolomeis, Emilio Cassani, Sacmi ForniINCANTO AP, apparecchio di illuminazione, Marco Ferreri, Studio Italia Design
KINESIS, attrezzatura per l'allenamento, Centro Stile Technogym, Technogym
PROGETTO VEICOLO MINIMO, prototipo di bicicletta pieghevole, Alessandro Belli, Tecnologie Urbane
HYPER-WAVE, rivestimento lapideo, Pongratz Perbellini Architects, Testi Fratelli - Industria Lavorazione Marmi e Graniti
X-SOCKS, calza strutturata, Bodo Lambertz, Trerè
RÉGUA, mobile contenitore, Álvaro Siza, Unifor
SINCRO, sistema di porte e pannelli scorrevoli, Unifor Design, Unifor
BACKBREZ, 8000MASK, maschere protettive, Filippo Pavesi, Untraced
RICICLANTICA, anta per cucina componibile, Gabriele Centazzo, Valcucine
VREDESTEIN ULTRAC SESSANTA, pneumatico, Italdesign Giugiaro, Vredestein Banden
WALLPAPER*EXPRESS, allestimento, Migliore + Servetto Architetti Associati, Wallpaper*Magazine UK con / with Bombardier


IL COMPASSO D'ORO 2008
La celebrazione del XXI Compasso d'Oro ADI si svolge in quest'edizione alla Reggia di Venaria Reale. Per la prima volta l'assegnazione del Premio anziché svolgersi a Milano, sede storica dal 1954, avverrà a Torino, città eletta nel 2008 a World Design Capital.
Questo è un segno significativo a testimoniare la crescita nazionale di questa Associazione, che negli ultimi anni ha creato Delegazioni in tutti i territori per supportarli nelle iniziative legate al design, in coerenza con il proprio obiettivo storico di promuovere il design italiano nel mondo.
Torino in quest'anno rappresenta, infatti, un importante palcoscenico internazionale ed il Premio Compasso d'Oro, il più ambito riconoscimento al design, al prodotto, alla ricerca e al merito non poteva mancare nel calendario delle manifestazioni.
La cornice della Reggia di Venaria, complesso monumentale restituito alla collettività da uno straordinario restauro, diventa luogo di incontro tra il passato ed il presente per celebrare accanto all'arte ed all'architettura, una disciplina espressiva contemporanea: il design industriale.
La Collezione Storica del Compasso d'Oro, esposta a Venaria dall'aprile scorso, rappresenta uno dei più vasti tracciati documentali del design ed è stata riconosciuta nel 2004 con Decreto Ministeriale "patrimonio culturale nazionale" soggetto a vincolo e tutela. Oltre 400 oggetti raccontano la storia del design italiano a partire dagli anni '50 ed attraverso di essi il costume, la cultura del nostro paese.
In seguito alla cerimonia di premiazione prevista il 26 giugno, accanto a questa esposizione e ad integrazione della stessa ad illustrare i valori della contemporaneità, si inaugura la Mostra dei vincitori del XXI Premio Compasso d'Oro (10 Premi e 75 segnalazioni) promossa dall'ADI Associazione per il Disegno Industriale. Questi oggetti entrano così a far parte della storia e della collezione del premio. Si tratta quindi di due importanti eventi che si completano a raccontare un capitolo del design italiano.
Il Premio celebra i protagonisti del design italiano riconosciuti in tutto il mondo: le migliori aziende, i migliori progettisti e li premia, insieme, attraverso i loro prodotti.
Il premio va al prodotto; alla sua qualità, alla sua innovazione, alla sua capacità di essere leva dell'economia, alla sua capacità di comunicare, di risolvere, di esprimere eccellenza.
Ci auguriamo, dunque, che questa mostra sia interessante e rappresenti una bella esperienza per chi già conosce il design e per chi lo potrà scoprire.
Luisa Bocchietto
Presidente ADI Associazione per il Disegno Industriale


La cerimonia costituisce uno dei momenti più significativi dell'anno in cui Torino è capitale mondiale del design ed è preceduta, a partire dal 24 aprile, da una grande mostra retrospettiva che porterà in Piemonte una straordinaria selezione di oltre 400 oggetti della Collezione Storica Premio Compasso d'Oro - ADI.
La mostra, ospitata nelle scuderie della Reggia di Venaria Reale, che per la prima volta aprono al pubblico dopo il recente restauro, è realizzata grazie al contributo determinante della Compagnia di San Paolo.

Dopo la premiazione, la mostra si arricchirà dei pezzi selezionati dalla Giuria Internazionale del Premio, contribuendo a creare un ponte fra la storia del design italiano e le nuovo prospettive e tendenze del settore.


Il Premio Compasso d'Oro - un compasso dorato di proporzioni auree disegnato da Albe Steiner - è un riconoscimento che viene assegnato con l'obiettivo di premiare l'"estetica del prodotto". Istituito nel 1954 da un'idea di Gio Ponti, e sostenuto inizialmente dai magazzini la Rinascente, dal 1964 è passato all'ADI, l'Associazione per il Disegno Industriale.

Gli oggetti premiati vengono scelti grazie all'attività di preselezione dell' Osservatorio permanente del Design di cui fanno parte critici, storici, designer, e giornalisti, non necessariamente soci di ADI. Dal 1998 gli oggetti che passano questa prima selezione vengono segnalati con l'ADI Design Index che li include nell'annuario omonimo. Ogni 3 anni, una giuria internazione seleziona tra gli oggetti segnalati negli annuari del triennio precedente quelli a cui assegnare il premio Compasso d'Oro.