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Turner and Venice: considerazioni espositive

di Roberto Zanon

Il corpus di opere pittoriche tra acquerelli, dipinti a olio e schizzi che Joseph Mallord William Turner (1775 - 1851) ha elaborato avendo come soggetto "Venezia" è sorprendentemente consistente e sembra strano che solo ora si sia concretizzata l’occasione di questa ricca e ben confezionata mostra dal titolo "Turner and Venice", al Museo Correr di Venezia.

Atrio d'ingresso

Atrio d'ingresso

Inizio esposizione

Inizio esposizione

Queste note non sono però dedicate all’aspetto museologico bensì a quello museografico ovvero all’interpretazione allestitiva che ne è stata data dall’autrice Daniela Ferretti.

La successione di sale dell’Ala Napoleonica del Museo Correr è un ambito fortemente vincolato da una struttura architettonica definita e non trasformabile.

Muro azzurro

Muro azzurro

Muro azzurro

Muro azzurro

Anche le sale che in tempi recenti sono state aggiunte alla fine delle stanze che si affacciano su Piazza S. Marco hanno una tale obbligata sequenza che anch’esse immobilizzano le possibilità ad un singolo univoco percorso espositivo. Per questo motivo l’allestimento della mostra non può che diventare operazione discreta e riguardosa, ma comunque fondamentale affinché tutto l’apparato museologico messo in opera non venga vanificato nei confronti della fruizione finale. Affinché cioè gli intenti comunicativi della ricerca documentativa e comparativa del curatore Iam Warrell - responsabile delle collezioni Tate di Londra - arrivino il più possibile integri a chi si avvicina alla visita di questa eccezionale sequenza di opere. È allora possibile segnalare dei piccoli episodi, delle sottolineature, delle inevitabili scelte soggettive a scandire un percorso che come si accennava non può che ricalcare fedelmente uno schema già adottato per le mostre che in questo luogo si sono svolte negli ultimi anni.

Muro color panna

Muro color panna

Attacco fascia blu con fascia color panna

Attacco fascia blu con fascia color panna

Ecco allora le differenti modulazioni dei colori gravitanti attorno al "grigio azzurro" per la dipintura dell’alta fascia che fa da sfondo ai diversi quadri talvolta all’improvviso mutate - probabilmente in rapporto ai valori cromatici delle opere esposte - in un color panna. Una scelta, quest’ultima, che risulta per la verità un po’ estraniante, visto che tutto l’apparato comunicativo - dai fondini delle didascalie ai grandi pannelli quadrati con le note introduttive alle varie sezioni - è stato virato nelle tonalità dell’azzurro. A questa scelta un po’ discutibile fa da controaltare una raffinatezza adottata in alcuni strategici punti dell’esposizione: l’impiego di una fittizia curvatura delle pareti che demarca e accompagna il visitatore alla conclusione delle sale ipotattiche ed in altri punti di snodo. Non altrettanto raffinato è stato invece il modo in cui è stata enfatizzata la presenza dell’unico elemento tecnologicamente contemporaneo: un lettore di DVD.

Bacheca con lettore DVD

Bacheca con lettore DVD

Bacheca con lettore DVD

Bacheca con lettore DVD

Messo all’interno di una teca vicino ad alcuni taccuini di schizzi di Turner per visualizzare una sequenza di disegni altrimenti fisicamente non visionabili, la sua collocazione è risultata anacronistica. Posizionato sopra un velluto color blu drappeggiato, provoca più la sensazione di un oggetto in vetrina per essere acquistato che non l’idea di risultare un supporto alla comunicazione. Un esempio questo per riflettere su come la tecnologia dovrebbe essere - nel momento in cui è usata quale sostegno per l’informazione all’interno di un allestimento - "scenografata", usando un termine trasposto dalla scenotecnica teatrale. Ogni elemento che partecipa all’allestimento dovrebbe cioè il più possibile essere integrato con gli altri (almeno che non ci sia una espressa volontà progettuale) in modo da non risultare "oggetto estraneo" e quindi dissonante rispetto al contesto in cui è inserito.

Sala con luce naturale

Sala con luce naturale

Bacheca

Bacheca

L’effetto più spettacolare è però riservato ad una delle ultime sale quando la luce artificiale che accompagna per tutta la visita evolve sorprendentemente in naturale entrando copiosamente da un’ampia vetrata schermata da una tenda bianca. Poter fruire della luce naturale è una situazione privilegiata che permette di godere appieno delle opere che lì vi sono esposte - ed è particolarmente vero per determinati lavori di Turner che proprio se inondati di luce restituiscono al meglio le loro sfumature cromatiche. È comunque strano come sia stato possibile attivare tale opportunità - anche se evidentemente è stata valutata la temporaneità della presentazione - nel momento attuale in cui il dibattito illuminotecnico e l’attenzione sulla conservazione delle opere d’arte sono molto orientati ad un controllo e ad una restrizione dei lux impiegati nell’esposizione dei manufatti artistici.

Roberto Zanon



Turner and Venice
Venezia - Museo Correr
Dal 4 settembre 2004 al 23 gennaio 2005
Orario 10/19
info: 041 520 9070
Questa grande mostra, la prima dedicata ai viaggi di Turner a Venezia, è organizzata dai Musei Civici Veneziani e dalla Tate Britain di Londra, curata da Ian Warrell, responsabile delle Tate Collections e prodotta in collaborazione con Venezia Musei. Catalogo Electa
Presenta oltre centoventi opere, alcune delle quali esposte per la prima volta. Sono dipinti, acquerelli , disegni e i famosi album di schizzi veneziani, capaci di documentare l’intensa relazione del grande artista inglese con la città lagunare: visitata in età matura, per breve tempo e solo tre volte (tra il 1819 e il 1840), Venezia lascia nell’opera di Turner una traccia indelebile su temi di capitale interesse, in particolare per quanto riguarda il rapporto con la luce.
La straordinaria sequenza delle opere in mostra consentirà di approfondire e comprendere questo percorso poetico ed espressivo.
L’esposizione prevede inoltre il contrappunto e il confronto tra la produzione di Turner e quella di alcuni fondamentali punti di riferimento, da Canaletto a Marlow, da Caffi a Doyle : tutti autori di cui la mostra presenterà una selezione di importanti dipinti.