Design

La lampada Tolomeo di De Lucchi e Fassina
di Claudia Redaelli

La lampada Tolomeo è la rilettura in chiave moderna delle lampade a "molle" del passato.

Anche se è chiara l’ispirazione della lampada, che prende a modello la Naska Loris, celebre lampada da lavoro norvegese derivata da un analogo prodotto inglese creato nel 1934, il progetto presenta un fascino ed una eleganza del tutto nuovi.

Lampada Tolomeo

Lampada Tolomeo

La fonte luminosa, risolta in modo tradizionale con una lampadina a incandescenza, viene spostata nei punti interessati per mezzo dei suoi lunghi bracci, una sorta di compasso con un’ampia apertura.

Prodotta in alluminio lucidato e anodizzato nei colori alluminio o nero, la lampada da tavolo Tolomeo, a bracci orientabili e testa orientabile in tutte le direzioni, può essere utilizzata con base, morsetto o supporto fisso ottenendo le versioni: Tolomeo sospensione, Tolomeo terra, Tolomeo parete, Tolomeo faretto.

Testa orientabile in tutte le direzioni

Testa orientabile in tutte le direzioni

Incaricato dall’Artemide di Ernesto Gismondi di realizzare una lampada da tavolo, Michele De Lucchi affronta il tema dal punto di vista tecnologico.

"…Il vero problema della lampada da tavolo è quello di studiare la frizione. Io avevo degli esperimenti in atto con l’elastico e con gli ingranaggi da cui sono derivate poi delle lampade per la Bieffelamp e la Belux. Ma io volevo verificare altre soluzioni possibili. Studiando quali sono le possibilità per fare delle lampade da tavolo, viene fuori che, in realtà, ci sono tre possibilità: una è la frizione tradizionale, grosso snodo con grande superficie di attrito; un'altra è evitare la frizione mettendo un contrappeso e in questo caso l’esempio più bello è la Tizio di Sapper; la terza possibilità è la molla, di cui esiste l’esempio stupendo della Naska Loris. Girando sempre attorno a queste tre possibilità, alla fine, quella che mi è sembrata la più intelligente, era la molla e allora ho cominciato a lavorare su quella…"

Nella Tolomeo il meccanismo a molle non è però enfatizzato, anzi è nascosto.

Tolomeo faretto

Tolomeo faretto

La molla si estende all’interno del braccio per tutta la sua lunghezza, tenuta in tensione dal cavetto in mostra sopra al braccio. Tale sistema consente di guadagnare in leggerezza dell’apparecchio e giocare sulla misteriosità del meccanismo.

È significativo sottolineare il fatto che per la messa a punto del meccanismo è stato determinante il contributo del responsabile dell’ufficio tecnico dell’Artemide Giancarlo Fassina con il quale De Lucchi ha ritenuto giusto firmare il progetto.

variante Tolomeo

variante Tolomeo

La leggerezza espressa dall’esilità e lunghezza dei suoi bracci, dalla sottile base d’appoggio e la cura attenta dei particolari, l’uso sapiente del materiale ne fanno una lampada dal grande fascino.

Realizzata nel 1986, alla prima presentazione all’Euroluce 1987 la Tolomeo ha avuto un notevole successo con una prenotazione di circa 10.000 pezzi con la sola presentazione del prototipo.

Riceve nel 1989 il Compasso d’Oro, e rimane tuttora un bestseller.