Design

Il Salone della svolta

Il Salone Internazionale del Mobile 2003 ha chiuso i battenti all’insegna dell’ottimismo. Nonostante le previsioni e le obiettive difficoltà, ha avuto grande successo anche sul piano delle presenze. Aumentato l’interesse da parte dei media e il numero dei giornalisti di 60 Paesi. Euroluce ha dimostrato ancora una volta grandi capacità progettuali e produttive. Milano si conferma capitale del design e momento di incontro artistico-culturale.

"È andata meglio del previsto: alla vigilia del Salone Internazionale del Mobile si temeva che questa rassegna che cadeva in un momento molto delicato per il nostro settore, potesse segnare una flessione. Ora, visti i risultati, possiamo dire che è stato il Salone della svolta, il Salone che annuncia la ripresa". È il commento di Rosario Messina Presidente di Cosmit, l’ente organizzatore del Salone Internazionale del Mobile.

I timori della vigilia, alimentati dalle incertezze sugli sviluppi della guerra in Iraq e dell’epidemia cinese sono in parte svaniti. Non solo il Salone Internazionale del Mobile, affiancato dalla biennale Euroluce, dal Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e dai nuovi settori Bagno e Tessile per la casa, ha visto una partecipazione superiore alle aspettative (171.520 gli operatori registrati durante i sei giorni della manifestazione ai quali vanno aggiunte le presenze di 15.039 "non addetti" che hanno visitato le rassegne domenica 13 aprile e 3.263 i giornalisti di cui 1.512 stranieri provenienti da 59 Paesi), ma soprattutto ha confermato l’inversione di tendenza sulle prospettive dell’intero comparto. La casa nella sua globalità continua ad essere una priorità nella vita e nei desideri della gente a qualsiasi latitudine.

Anche se la situazione contingente ha costretto alcuni potenziali visitatori asiatici e mediorientali - comunque presenti in buon numero - a rinunciare al tradizionale appuntamento milanese, queste defezioni sono state ampiamente compensate dagli arrivi di numerosi buyer russi, giapponesi e anche britannici e americani: a conferma della leadership del mobile italiano nel mondo.

Ospite graditissimo il Commissario UE per l’impresa e la società dell’informazione Erkki Liikanen che si è intrattenuto con il vertice di Federlegno-Arredo, Cosmit e un gruppo di imprenditori, esprimendo apprezzamento per l’alta qualità della manifestazione e dei prodotti esposti, confermando inoltre la decisione di creare all’interno della Commissione una struttura operativa per sviluppare la politica industriale dello specifico sistema arredamento-design e la tutela della produzione europea in materia di marchi e modelli.

Progettualità e business. Spazi espositivi sempre più creativi. Prodotti sempre più concorrenziali. Euroluce, la biennale dell’illuminazione presente a questa edizione, con oltre 500 espositori, e con la mostra beLight all’interno del quartiere fieristico impostata sulla luce come risorsa di forme, modi e possibilità, con i suoi 200 lampadari scelti fra i migliori prodotti contemporanei ha dimostrato ancora una volta, le capacità e le eccellenze produttive del nostro Paese: non solo uno straordinario catalogo di oggetti, quanto un patrimonio di ineguagliabile versatilità, capace di dialogare con culture diverse e diverse abitudini di vita.

Ma la formula vincente del Salone Internazionale del Mobile è anche quella che da qualche anno ha fatto uscire la manifestazione dall’orbita di esclusivo punto di incontro tra domanda e offerta, trasformandola in evento di richiamo internazionale, capace di spaziare dall’economico al sociale, al culturale, trasformando Milano nella capitale del design e punto d’incontro privilegiato della comunità artistico-creativa mondiale.

La mostra Immaginando Prometeo attorno al mito della luce, organizzata da Cosmit a Palazzo della Ragione in piazza dei Mercanti, evento clou di questa edizione del Salone, è un avvenimento artistico culturale di grandissima suggestione e di altissimo livello. A realizzarla sono stati chiamati artisti di fama coordinati da Robert Wilson. La mostra, che resta aperta sino all’11 maggio, è un appuntamento da non mancare.