Design

Progetti di arredo bagno innovativo di Scarpitta e Lucchese

Realizzati per la società russa Respect con DuPont™ Corian®

Design dall'Italia, tecnologia dalla Russia e materiale all'avanguardia dagli USA
La società Respect di Mosca, Russia, specializzata nella produzione di arredamenti in DuPont™ Corian®, è presente con un suo stand (Padiglione 14, C 31) per la prima volta al "Salone Internazionale del Mobile" di Milano (9-14 Aprile 2003) proponendo due innovative collezioni di arredo bagno progettate dai designer italiani Francesco Lucchese e Antonella Scarpitta.
Antonella Scarpitta ha progettato tre lavabi, uno dei quali bicolore in Corian®. Francesco Lucchese ha disegnato una vasca-doccia e due lavabi in Corian® e metacrilato e un lavabo interamente realizzato in Corian®. Il lavoro di entrambi i designer valorizza al meglio la modellabilità del materiale di DuPont giungendo alla realizzazione di prodotti caratterizzati da un design distintivo, linee continue curve e impeccabilità di esecuzione.
"Volevo sviluppare prodotti che fossero un'espressione immediata delle capacità tecnologiche di Respect, azienda all'avanguardia nella lavorazione di Corian®. Ho inoltre puntato a comunicare la valenza "tecnica" di Corian®, senza cercare di farlo somigliare a materiali naturali, giocando con gli spessori, le forme e i colori, in armonia con la mia visione personale del design, focalizzata sulla ricerca della massima semplicità ed essenzialità". spiega Antonella Scarpitta, titolare dello studio "Scarpitta Designer a 360°" di Lentate sul Seveso.

Un chiaro esempio di questo concetto è il lavabo "Silhouette", ispirato alla linearità delle creazioni di origami. La lastra di Corian® viene modellata a caldo formando l'alzata, quindi il piano con il lavello, per scendere quindi fino a terra rientrando, per lasciare spazio ai piedi. Le varianti di colore previste sono cinque: Glacier White (bianco ghiaccio), Hot (rosso acceso), Nocturne (nero), Sun (giallo), Adobe (color cuoio).

Alla tazzina di caffè e dal suo piattino, si ispira "Bicup", lavabo con interno in colore contrastante, caratterizzato dal forte spessore (3 cm) della bacinella. "Corian® è l'unica materia che mi permette di realizzare questo gioco di colori: bianco (Glacier White) con interno nero (Nocturne), nero (Nocturne) con interno bianco (Glacier White) , rosso (Hot) con il nero (Nocturne), giallo (Sun) con il bianco (Glacier White), cuoio (Adobe) con nero (Nocturne), il tutto con giunzioni invisibili fra i vari pezzi che compongono il lavabo". aggiunge Scarpitta.

Richiama la semplicità delle ciotole cinesi il progetto "Brooklin": un lavabo alto soli 8 cm e spesso 3 cm viene accostato un "ponte", elemento accessorio dello stesso colore della bacinella, nel quale sono scavate vaschette per contenere sapone o altro. Questo elemento serve anche da sostegno del piano, in quanto arriva fino a terra. Sia "Brooklin" che "Bicup" offrono la possibilità di personalizzare il piano o il mobile di supporto, realizzabile con una varietà di materiali, come legno, metallo, marmo, vetro, ecc ...

"Nei miei progetti per Respect, ho voluto enfatizzare la caratteristica di Corian® che apprezzo maggiormente, ossia la possibilità di realizzare manufatti complessi e di grandi dimensioni di aspetto monolitico. Le forme tridimensionali dovevano nascere dall'incontro di due superfici estranee: la conca di contenimento in Corian® - la linea orizzontale - e la parete frontale di chiusura in metacrilato trasparente - la linea verticale. La trasparenza di metacrilato permette di evidenziare la lettura della linea continua, curvata, della parte in Corian®, anche per la capacità del metacrilato di immagazzinare la luce e di trasportarla sul suo profilo, illuminandosi e creando giochi di luce anche su Corian®" dichiara Francesco Lucchese, titolare dello studio omonimo a Varese.

Tale effetto è particolarmente evidente nella vasca con box doccia realizzata con una singola lastra di Corian® (nei colori Glacier White e Lilac) che dal piatto doccia si rialza per creare un passaggio/divisorio/seduta per poi riabbassarsi a formare la vasca con una parete laterale inclinata per l'appoggio della schiena.

Ancora più evidente la destrutturazione del concetto di bacino che forma il lavabo "Omega" dove lo spessore di Corian® (2 cm) nei colori Lilac (viola) e Anthracite, è ben visibile frontalmente con l'inserimento del pannello ovale di metacrilato (giallo o rosa fluorescente), e lateralmente, dove sono state realizzate due aperture ovali per appendere le salviette.

Una forma più regolare caratterizza il lavabo "Alfa" in Corian® colore Mandarin (arancione) e colore Anthracite, nel quale il tamponamento frontale in metacrilato può essere tagliato per formare un portasalviette.

"Quadro" è realizzato in Corian® colore Sun (giallo vivo). La conca è stata creata dall'unione di lastre verticali e orizzontali senza sagomature. La perfetta giunzione delle lastre offre una sensazione di monoliticità al manufatto.

Iniziata la sua attività professionale nel 1979, Antonella Scarpitta ha collaborato con alcune tra le più importanti aziende italiane ed estere del settore dell'arredo, come Bodema, Chateaux d'Ax, Curvet, De Sede, Dinamica, Esa Elettronica, Frighetto, Giovanetti, Loft di Saporiti, Natuzzi, Swan e Sormani. In Giappone ha lavorato per Melandas, mentre negli USA, oltre a disegnare per Thayer Coggin e Preview, ha organizzato varie conferenze e seminari sul design e la produzione del mobile tradizionale italiano.

Lo studio di Francesco Lucchese, aperto nel 1986 a Varese, ha disegnato prodotti per molte aziende che si occupano di elementi per l'illuminazione (Fabbian, Luxo, Venini, tra gli altri), di arredo bagno (Colombo Design, Hatria, Inda, Rapetti, Rapsel e Regia); arredamenti (Cappellini, Di Liddo & Perego, Porada, Swan) e complementi d'arredo (Anteprima, Nason & Moretti, Salviati). In Russia Francesco Lucchese ha tenuto varie conferenze sul design italiano, un master alla scuola internazionale di design di Mosca ed è stato invitato come membro della giuria del concorso internazionale di design, 2002 e 2003.

Costituita nel 1991 a Mosca, Russia, la società Respect è impegnata nella produzione di arredamenti per ambienti residenziali e contract. Il suo materiale preferito è DuPont™ Corian®, ampiamente utilizzato, impiegando le più avanzate tecnologie di lavorazione, per la creazione di piani e superfici per ambiente cucina e bagno, caratterizzati da design di elevata qualità. Respect ha al suo attivo collaborazioni con importanti aziende del settore del mobile, quali Scavolini, Berlon, Scic, Pogghenpol, Bulthaup e Mobalpa.

Corian® è un materiale composito ad alte prestazioni funzionali ed estetiche inventato e prodotto solo da DuPont, utilizzabile per realizzare superfici piane e curve per per applicazioni di arredamento e design destinate ad ambienti residenziali e pubblici.

DuPont è una società basata sulla scienza. Fondata nel 1802 a Wilmington (Delaware, USA), DuPont utilizza la scienza per sviluppare soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita in tutto il mondo, fornendo superiore sicurezza e comfort. Presente in oltre 70 paesi, DuPont offre una vasta gamma di materiali, prodotti, tecnologie e servizi destinati a una varietà di mercati, in particolare agricoltura e alimentazione, elettronica e comunicazioni, sicurezza e protezione, arredamento e costruzioni, trasporti e abbigliamento.

DuPont è un leader mondiale nei materiali, nei prodotti e nelle soluzioni basate sulla scienza e sulla tecnologia destinate alla comunità del design. Circa il il 75 percento dei più diffusi materiali basati su polimeri è stata inventata da DuPont oppure è il risultato di attività di ricerca e sviluppo effettuate da DuPont.


Antonella Scarpitta per Respect

Brooklin
Il lavabo Brooklin è costituito da una vaschetta circolare bassa in DuPont™ Corian® appoggiata su un piano e affiancata da un elemento a "ponte" (da cui il nome del progetto) che funge da portasapone e sostegno del lavabo, dato che raggiunge il pavimento. Declinato nelle varianti di colore Glacier White (bianco ghiaccio), Hot (rosso acceso), Nocturne (nero), Sun (giallo) e Adobe (cuoio), Brooklin è caratterizzato da un design che si ispira all’Estremo Oriente per la sua estrema pulizia, richiamando alcuni tipi di ciotole cinesi tradizionali. La bacinella ha un diametro esterno di 40 cm, uno spessore di 3 cm e si rialza dal piano per soli 8 cm.


Di colore uguale al lavabo, il ponte ha invece lo spessore della lastra standard di Corian® (12 mm). Nella parte superiore sono state ricavate due vaschette per contenere il sapone o altri oggetti. Per personalizzare al massimo il lavabo il piano d’appoggio o basamento può essere realizzato in qualsiasi materiale, come legno, acciaio, cemento, marmo o lo stesso Corian®, come verrà presentato nell’allestimento in fiera.


Bicup
Dalla idea della tazzina di caffè con sotto il piattino, ma anche degli elementi componibili delle costruzioni Lego è nato Bicup, un lavabo dove l’interno della bacinella è realizzato in colore contrastante rispetto all’esterno.


Grazie alla particolare lavorazione di Corian® messa a punto da Respect è stato infatti possibile ottenere un elemento esterno che costituisce il piano d’appoggio (il "piattino", di forma quadrata) e l’esterno della "tazzina", senza avere alcuna giunzione visibile dove possa annidarsi la sporcizia. Perfettamente liscia è anche la saldatura tra esterno e interno della bacinella nei differenti colori. Gli accostamenti di Corian® proposti da Antonella Scarpitta sono Glacier White (bianco ghiaccio), con interno Nocturne (nero), Nocturne con interno Glacier White, Hot (rosso acceso) con Nocturne, Sun (giallo) con Glacier White, Adobe (cuoio) con Nocturne. Notevole anche lo spessore (3 cm) della bacinella, realizzato prevedendo un’intercapedine interna tra le due lastre di Corian®.
Il progetto del lavabo può essere completato a proprio gusto: lo si può poggiare su un piano, oppure su un basamento che parte da terra, utilizzando qualsiasi materiale (legno, metallo, vetro o lo stesso Corian®).


Silhouette
Ispirato all’arte giapponese dell’origami, che consiste nel piegare un foglio di carta per ottenere un oggetto tridimensionale, il lavabo Silhouette è formato da una lastra unica di Corian® che viene piegata formando l’alzata dietro il lavello, quindi il piano con il lavello incorporato, per poi scendere fino a terra rientrando quanto basta per lasciare spazio ai piedi e stare comodamente davanti al lavandino. Le varianti di colore previste sono cinque: Glacier White, Hot (un rosso acceso), Nocturne (nero), Sun (giallo), Adobe (cuoio).


Per la sua modularità e per le proprietà di saldatura senza giunzioni visibili offerte da Corian®, Silhouette può essere moltiplicato, cioè se ne possono installare quanti se ne vogliono uno accanto all’altro, pure accostando differenti colori. In questo modo si ha un elemento d’arredo a uso domestico, adatto anche a edifici pubblici e commerciali, come uffici, aeroporti, ristoranti, ecc.



Design di Francesco Lucchese per Respect

Quadro
A completamento della gamma disegnata da Lucchese, un pezzo più tradizionale nel quale la costruzione del bacino avviene sempre dall’incontro di superfici orizzontali e verticali, ma senza sagomature e senza contrapposizione di materiali.


Solo DuPont™ Corian®, dunque, per il lavabo Quadro, la cui lavorazione non presenta giunzioni visibili delle lastre da 2 cm di spessore utilizzate in questo progetto.
Alto soli 20 cm, Quadro è profondo 36 cm e largo 80 cm.
La scelta del colore (il giallo Lemon) sottolinea l’intento di sottolineare la natura "man-made" del materiale anche in un lavabo, la cui forma è quella del contenitore universale.


Vasca-doccia
È particolarmente scenografica la vasca con box doccia realizzata con un’unica lastra di Corian® (nelle varianti Glaciar White e Lilac) da 2 cm, che dal piatto doccia si rialza per creare un passaggio/divisorio/seduta per poi riabbassarsi a formare la vasca con una parete laterale inclinata per l’appoggio della schiena. Il concetto di bacino che forma la vasca è stato destrutturato, facendo nascere i pezzi dall’incrocio di due superfici estranee: la conca di contenimento in Corian®, che forma la linea orizzontale, e la parete frontale di chiusura in metacrilato rosa fluorescente, che costituisce la linea verticale.


La trasparenza del metacrilato permette di evidenziare la lettura della linea continua, curva, della lastra di Corian®, anche per la capacità del metacrilato di immagazzinare la luce e di trasportarla sul suo profilo, illuminandosi e creando giochi di luce pure su Corian®. Sotto il divisorio trova posto un contenitore a cestelli scorrevole con chiusura verticale in metacrilato.

Le dimensioni sono: lunghezza totale 250 cm per una profondità di 70 cm, l’altezza del box doccia è 200 cm, mentre quella della vasca è 57,2 cm.


Omega
Nel futuristico lavabo Omega è ancora più evidente la destrutturazione del concetto di bacino che forma il lavabo grazie all’incontro di due superfici, una sviluppata in orizzontale e l’altra in verticale.


Lo spessore della lastra stampata in Corian® (2 cm) nelle tonalità Lilac e Anthracite, è ben visibile frontalmente con l’inserimento del pannello ovale di metacrilato (giallo o rosa fluo) che lascia fuori l’estremità del materiale di DuPont, diventando quasi un elemento curvo decorativo. Ugualmente, si può apprezzare la natura "man-made" del materiale di DuPont anche lateralmente, dove sono state previste due fresate ovali per appendere le salviette. Alto in tutto 30 cm, Omega è largo 70 cm con una profondità di 45 cm.


Alfa - Design Francesco Lucchese
Seguendo lo stesso concetto di destrutturazione dei bacini di contenimento e delle pareti verticali che ha caratterizzato la vasca-doccia e Omega, il lavabo Alfa in Corian® colore Mandarin e colore Anthracite si sviluppa in larghezza (100 cm) e profondità (50 cm) più che in altezza (solo 25 cm). Più regolare pure la forma che si fa assumere alla lastra stampata di Corian®, prevedendo anche due appoggi laterali per gli oggetti.


Il tamponamento frontale in metacrilato (giallo fluo e rosa fluo) può essere tagliato per formare un portasalviette. Grazie alla sua capacità di immagazzinare la luce e di trasportarla sul suo profilo, il metacrilato si illumina quando viene colpito dalla luce e crea giochi di luce sulle superfici opache di Corian®".

 

Antonella Scarpitta designer a 360°
Nasce in Sicilia a Sciacca, il 23 Marzo 1955
Siciliana, ma comasca d’adozione, vive e lavora da 23 anni come architetto-designer, nell’area della Brianza, in un contesto dove risiedono sistemi produttivi che assicurano la professionalità del design, sia nella creazione, che nella produzione.
Studia all’Istituto Statale d’Arte per la Progettazione Industriale a Cantù (Como), ancora studente, grazie agli stimoli ricevuti dai suoi maestri " l’architetto Attilio Marcolli, prosecutore delle teorie della scuola Bauhaus di Grophius" e autore del libro "Teoria del campo" dell’architetto Orna , Tamburini, Norberto Marchi e la voglia di ricerca che l’hanno sempre contraddistinta, progetta nel 1979 anno della fondazione della sua attività , per la ditta "Mobil Girgi" il programma –Collego- dove applica il suo principio della "tecnologia che non si vede" senza trascurare il valore del patrimonio culturale della tradizione, un progetto innovativo, caratterizzato dall’uso di una speciale cremagliera che permette di accostare pannelli a muro, agganciare mobili e accessori, per soddisfare le più svariate esigenze dell’abitare.
L’amore per l’arte e il gusto del bello, sono principi insiti nelle sue origini. Tra gli Scarpitta si annoverano, infatti, importanti personaggi del mondo della pittura, scultura, architettura, teatro e cinema, ne sono significativi rappresentanti " Sal Scarpitta" che con Andy Warhol, Robert Serra, Robert Raushenberg, Nesson Dophnis, Jasper Johns ha fatto parte della scuderia di Leo Castelli gallery a New York e Carmen Scarpitta, attrice di teatro e cinema che ha lavorato con importanti registi italiani.
Fondamentale per la sua formazione l’incontro al Politecnico di Milano con Munari, con cui ha pienamente condiviso i principi di semplicità e il ruolo del design, nel cercare di semplificare e migliorare la vita di tutti i giorni e di rendere le persone un po’ più felici.
Il modo di progettare di Antonella Scarpitta è fondamentalmente funzionalista, tende, infatti, a produrre oggetti di forma semplice e funzionale, ricercando limpidezza formale attraverso la riduzione al minimo degli elementi.
Sostiene infatti che la decorazione tende a nascondere qualcosa e che la semplicità non è un fine ma, ci si arriva avvicinandosi al senso reale delle cose. Lavora a 360° dal 1979, anno di fondazione del suo studio, si occupa di architettura d’interni, d’exhibit design, d’industrial design e d’immagine coordinata per l’industria.
Utilizza il suo bagaglio di conoscenze, arricchendolo al meglio, nelle aziende con cui opera instaurando rapporti di collaborazione anche con i tecnici, che l’aiutano ad adattare i macchinari e le tecnologie esistenti dell’azienda, per la realizzazione di nuovi progetti, una cooperazione interna, come parte integrante del processo produttivo e non un maquillage finale.
Lavora su un progetto che si può definire globale, dove la competizione si combatte con la qualità riconoscibile, dal controllo dei dettagli, dalle prestazioni dei materiali da un efficiente sistema distributivo che tiene conto delle problematiche delle aziende, dei loro meccanismi non solo produttivi, ma anche comunicativi, curandone anche l’immagine coordinata.
Attribuisce alla longevità dei suoi progetti un alto valore, perché è il tramite di verifica della loro validità. E’ attenta al presente senza però trascurare il suo grande patrimonio culturale acquisito dalla tradizione.
Grazie al contesto in cui ha operato, ha potuto approfondire la conoscenza di molti materiali, tra i quali ha spesso privilegiato il legno, cercando di utilizzarlo con sapienza ricalcando quanto sosteneva Angelo Mangiarotti "il materiale sta al design come il cervello sta al pensiero".
Il suo design è legato ad una serie di riflessioni in merito ad argomenti quali i materiali, la tecnologia, i comportamenti umani e la società.
Le sue domande quando s’approccia ad un nuovo progetto sono "Per chi? Perché?", sostiene infatti che sul mercato esistono già molte valide proposte d’oggetti d’arredo, quindi un nuovo progetto deve essere carico di simbolismi legati alla vita sociale, alla tecnologia dei materiali, ai metodi di produzione e di comunicazione.
In una società avanzata come la nostra, i bisogni primari sono andati esaurendosi, il consumatore ha quasi esclusivamente esigenze legate ai desideri.
Gli oggetti non sono più solo semplici strumenti, ma linguaggi capaci di esprimere sogni, desideri e speranze.
La vita quotidiana, sempre più frenetica, porta a lavorare con una certa urgenza, ma per Antonella Scarpitta è molto importante non perdere mai il contatto con la realtà e quindi periodicamente ritiene utile rallentare e verificare le scelte fatte, piuttosto che reagire velocemente, rischiando di perdere il procedimento didattico e le riflessioni che sono alla base del progetto.
Ha collaborato importanti aziende italiane ed estere, tra cui Swan, Sormani, Loft di Saporiti, Giovanetti, Frighetto, Esa Elettronica, Bodema, Chateau d’Ax, Dinamica, Curvet del gruppo Zeritalia, Natuzzi, De Sede, negli Usa con Thayer Coggin, Preview, in Giappone con Melandas e a Mosca con Respect.
Si occupa di comunicare il valore del design e della produzione italiana.
Nel 2001 ha organizzato, in collaborazione con l’ICE di Atlanta e la Federlegno Arredo, un seminario ad High Point N.C. USA, inerente al valore qualitativo della produzione del mobile tradizionale italiano.
Dal 1999 al 2001 ha curato per conto dell’Algi, l’allestimento dell’Italian Design Furniture-show e NeoCon a Las Vegas e a Chicago, in quell’occasione ha realizzato una conferenza sul tema "forma-materia-colore". Nel 2001 su invito della prestigiosa azienda Steel-case e presentata dal console di Chicago dott. Enrico Granara, suo grande estimatore, ha realizzato una conferenza sul suo design. Prestigiose riviste del settore hanno richiesto sue interviste.
Ha realizzato progetti e ristrutturazioni di edilizia privata e industriale, alcune ville a Roma e una fabbrica ad Altamura in provincia di Bari. Ha collaborato con prestigiosi registi come Nichetti, Lina Vertmuller, con attrici di fama internazionale come Isabella Rossellini e Maria Grazia Cucinotta, con i fotografi Paolo Barbieri e Escalar.
Sono sue le celebri poltrone "Moon"prodotte dalla ditta Frighetto che appaiono nella sala da pranzo dell’ultimo film di Spielberg, così sono suoi i progetti dei divani "Link" e la poltrona "Isa" che è possibile ammirare negli studi di M-Tv e Viva e numerosi arredi di famosi personaggi del mondo dello spettacolo, come casa Gasman, Manfredi, Tognazzi, Sandrelli, Lino Banfi, Mara Venier, Elena Sofia Ricci.
Ha progettato il prodotto "Dinamica" un particolare tessuto tecnologico in microfibra di cotone, che ha applicazioni nel settore dell’arredo, dell’auto e nella versione stretch per l’abbigliamento.
La campagna pubblicitaria del prodotto è stata abbinata alla presenza, come testimonial, dell’attrice d’importante fama mondiale Isabella Rossellini.
Il prodotto ha ricevuto un alto riconoscimento su scala internazionale da IDOT "Italian Design on Tour" mostra itinerante che seleziona i migliori prodotti di design del settore, con tappe a Colonia, New York, Valencia, San Paolo e Courtrai in Belgio.
In collaborazione con la Camera di commercio italiana all’estero e il patrocinio del ministro dei beni culturali. Le opere esposte sono state selezionate da un team di esperti della Fondazione Querini Stampaglia di Venezia, del Politecnico di Milano, dell’istituto Italiano per il Design, del Moma di New York con la presenza di Paola Antonelli, e del Museo di design di Colonia.
Lavora tra Roma e Milano con studio in Brianza e nelle vicinanze della capitale.

 

Francesco Lucchese
Lo studio F. Lucchese si impegna a livello di immagine cordinata ed eventi per la comunicazione e la presentazione di aziende del design (IBB, Aghifug, Forma e Funzione, Nason & Moretti, Solmet, Swan e Rapetti). Il lavoro di scenografia presenta, con l’uso di attività sensoriali (vista, udito, olfatto, tatto, gusto), l'immagine coordinata di un prodotto per le strategie di comunicazione.
Nel 1991 contemporaneamente alla sua docenza presso l’accademia di Brera, ha installato nella città di Milano dei totem che rappresentavano il percorso della mostra "200 anni di scultura a Brera".
Nell’ottobre 1991, al Cersaie di Bologna, realizza l’allestimento del marchio Marisa Ughi di Parma per la manifestazione "Milano vende moda". Per l’azienda Inda (VA) realizza lo stand "italian bath" presso la fiera di Basilea ed una installazione con un percorso d’acqua ambientata per la Fiera di Pesaro.
Per aziende del settore arredo bagno cura l’allestimento di stand e la progettazione grafica di cataloghi. Nel marzo del 1997, in occasione dell’ISH di Francoforte, progetta l’allestimento del padiglione italiano e presenta il libro "Il bagno nel cinema" che raccoglie le recensioni sui filmati installati nella mostra.
Nell’aprile dello stesso anno presenta il concetto di "sinergie aziendali in cucina", sapori e tecnologia, con il padiglione IKD (Italian Kitchen Diffusion), al Salone Eurocucina di Milano. Al Cersaie di Bologna del 1997 realizza lo stand per l’azienda Industrie Bonomi Bagno, col tema "ghiaccio e metallo". Al Macef di febbraio 1998 presenta lo stand per la ditta Maino con l’istallazione "le tavole da pranzo in europa".
Nel 1998 è ospite in mostra dell’evento culturale Bagno senza confini ’98 in occasione di Mostra Convegno Expocomfort. In occasione dell’ISH di Francoforte del ’99, cura l’allestimento "l’architettura di metallo" per lo stand collettivo del consorzio di Brescia (Flexton, Polisan, Siap, IBB, Kariba).
Al Salone del Mobile 2001 e 2002 progetta lo stand per l’azienda Swan "i colori del relax nell’imbottito". E’ ospite fra otto architetti internazionali, per la presentazione "Bagno o son desto" (ex acciaierie riva milano) con l’installazione di un bagno ideale "Regenera" (cromoterapia, aromaterapia, musicoterapia).
Dal 1998 cura gli allestimenti dell’azienda Rapetti col tema "rubinetti in arte". Presenta a Milano al Salone del Mobile 2002 l’evento Spazio Speziato, in via Statuto, "sapori, colori e musica" di alcuni prodotti dello studio F. Lucchese.
Al Cersaie di Bologna 2002 presenta come opsite in mostra l’area Spazio Quid, l’installazione "suoni e luci nel bagno en plain air".
In Russia ha tenuto varie conferenze sul design italiano dal novembre 2001. Membro della giuria nel marzo 2002 in occasione dell’International Festival of Architecture and Interior.
Nel febbraio 2002 è stato docente alla scuola internazionale di design di Mosca. Con una presentazione monografica del suo lavoro "musica e prodotto nel design" ha aperto i lavori della fiera Mebel 2002 a Mosca.