Design

Jean Prouvé. La poetica dell'oggetto tecnico

Roma - Museo dell'Ara Pacis
Dal 20 giugno al 14 settembre 2008

Il Museo dell'Ara Pacis ospita, dal 20 giugno al 14 settembre, la mostra sulle creazioni di uno dei più grandi architetti e designer francesi del XX secolo

C'è poetica in un pannello prefabbricato o in una lamiera ondulata? Per il designer e architetto francese Jean Prouvé sì. E proprio a questa poetica dell'oggetto tecnico è dedicata una importante mostra ospitata dal Museo dell'Ara Pacis dal 20 giugno al 14 settembre 2008 dopo le precedenti tappe espositive di Germania, Inghilterra, Giappone e di Palazzo Te di Mantova.

Jean Prouvé, 1955, di fronte alla sua casa di Nancy

Armchair Cité, 1931-32. Collezione Vitra Design Museum. © VG Bildkunst, Bonn

Table for Triennale di Milano, 1951 (model 1949-50). Collezione Vitra Design Museum. © VG Bildkunst, Bonn

Light chair No. 356, 1954-55. Collezione Vitra Design Museum


La mostra, la prima completa retrospettiva su un protagonista della storia del design che si tiene nella Capitale, inaugura una serie di importanti iniziative dedicate al design ed all'architettura realizzate con il sostegno della Regione Lazio, che l'Associazione Designfest promuoverà ed organizzerà in collaborazione con il Vitra Design Museum di Weil am Rhein a Roma e in altre province della Regione.

"Jean Prouvé. La poetica dell'oggetto tecnico", promossa da Regione Lazio, Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e Associazione Designfest con il patrocinio dell'Ufficio Culturale dell'Ambasciata di Francia in Italia, è organizzata dall'Associazione Designfest con la direzione del Vitra Design Museum in collaborazione con il Design Museum Akihabara e il Deutschen Architektur Museum di Francoforte, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura ed è a cura degli architetti Bruno Reichlin e Franz Graf.
Le opere esposte provengono dalle collezioni del Vitra Design Museum, del Centre Pompidou e da altre collezioni tra cui quella della famiglia Prouvé e dei galleristi parigini Philippe Jousse e Patrick Seguin.

Jean Prouvé (1901-1984) ha accompagnato il secolo scorso con la sua capacità di coniugare artigianato ed imprenditorialità del lavoro, design e architettura creando di fatto un
nuovo stile. Uno stile in cui l'aspetto puramente formale del design assume un ruolo secondario per lasciare il posto all'utilità degli oggetti, alla loro economicità e all'uso ragionato dei materiali.

Questa rassegna di lavori realizzati da Jean Prouvé tra il 1924 e la metà degli anni '70 raccoglie oltre cento opere: 50 oggetti di design (sedie, poltrone, tavole, scrivanie, banchi di scuola, letti e lampade), elementi architettonici da lui ideati, numerosi modelli di architetture – tra cui il Padiglione per il Centenario dell'alluminio a Parigi, la Casa Tropicale a Niamey in Niger, la Casa Prouvé a Nancy – una ricca selezione di disegni autografi preparati per le lezioni presso il Conservatoire National des Arts et Métiers e i prototipi – gli studi per il padiglione d'esposizione Péchiney a Parigi. Il percorso è completato da alcuni importanti documenti cinematografici sui singoli progetti.

In mostra i pezzi più importanti realizzati dal grande costruttore francese, tra cui un raro esemplare della poltrona reclinabile "Grand Repos" del 1930, in lamiere d'acciaio laccato e tela, le diverse versioni della "Standard Chair", in alluminio e legno compensato modanato, lo scaffale realizzato nel 1952 per la Maison de la Tunisie nella Città Universitaria di Parigi, in legno e lamiera di alluminio laccato, progetto condiviso con Charlotte Perriand e Sonia Delaunay.

Il lavoro di Prouvé si è imposto all'attenzione degli esperti e del pubblico soprattutto negli ultimi anni. Infatti le sue capacità tecniche unite al senso estetico, le creazioni nel campo dell'edilizia e degli elementi costruttivi e gli oggetti d'arredo da lui disegnati hanno influenzato enormemente la progettazione architettonica e il design del XX secolo.

Il catalogo che accompagna la mostra, edito da Vitra Design Museum, è curato da Catherine Dumont d'Ayot e Bruno Reichlin. Con i contributi di oltre quaranta autori e più di seicento illustrazioni unitamente ai testi dello stesso Prouvé, il volume presenta la più esauriente rassegna del lavoro d Jean Prouvé realizzata fino ad oggi.


VITRA DESIGN MUSEUM
Il Vitra Design Museum è a Weil am Rhein, in Germania, sul confine svizzero a pochi chilometri da Basilea. Il museo è stato inaugurato nel 1989 nel primo edificio realizzato in Europa dall'architetto californiano Frank O. Gehry.
La sede del Vitra Design Museum fa parte di un complesso di edifici, disegnati tra gli altri da Zaha Hadid, Tadao Ando, Alvaro Siza, Nicholas Grimshaw del Gruppo Vitra che costituiscono uno straordinario ensemble architettonico.
Il Vitra Design Museum è una fondazione no profit istituita da Vitra, uno dei più importanti produttori mondiali di mobili, insieme al collezionista tedesco Alexander von Vegesack che – nel suo ruolo di direttore - ha saputo trasformare il museo in una delle istituzioni internazionali più prestigiose per il design e l'architettura. Il museo è ampiamente autonomo dall'azienda e grazie alle proprie attività è capace di autofinanziare le proprie iniziative culturali.
La collezione del Vitra Design Museum, una delle più importanti al mondo, raccoglie oggetti di produzione industriale in serie che raccontano la storia del design dalle origini storiche fino ai nostri giorni. Le opere della collezione sono state selezionate in base alle loro caratteristiche di innovazione tecnologica, di sperimentazione dei materiali, di trasformazione della funzione o di cambiamento radicale nella forma.
Il Vitra Design Museum opera a livello internazionale e ha negli anni contribuito alla diffusione del design per il grande pubblico: i risultati del lavoro di ricerca del museo sono sintetizzati in esposizioni itineranti, sempre accompagnate da cataloghi completi e esaustivi tradotti in molte lingue diverse. Ogni anno tra le 10 e le 12 mostre del Vitra Design Museum viaggiano nel mondo e raggiungono un numero di visitatori variabile tra un milione e mezzo e due milioni.
Il ricco programma formativo del Vitra Design Museum comprende molte diverse attività legate al design nella sede di Weil am Rhein oltre a un'accademia internazionale estiva presso il Domaine de Boisbuchet in Francia. Organizzata in collaborazione con il Centre Georges Pompidou di Parigi, la scuola è frequentata annualmente da circa 300 iscritti, provenienti da tutto il mondo, e diretta da designer e architetti di fama mondiale.


Designfest
L'Associazione Culturale "Designfest" è stata costituita a Roma nel 2006 da alcuni professionisti provenienti dal mondo della cultura, dellarchitettura e d'ella comunicazione.
Ha come missione la divulgazione, ad un pubblico sempre più ampio ed attento ai temi della contemporaneità, della cultura del progetto nelle sue principali applicazioni, attraverso esposizioni, festival, convegni ed altre forme di comunicazione.
Focalizzando la propria attività su Roma e l'area laziale e per dare anche nella Capitale quella visibilità al design ed all'architettura che altre città italiane dedicano da tempo, propone, in collaborazione con il Vitra Design Museum e qualificati centri di produzione culturale internazionali, un ciclo di mostre denominato "Design And Architecture". Il fine è diffondere l'opera ed il pensiero dei personaggi che hanno scritto la storia di queste discipline, dai grandi maestri del '900 ai contemporanei, oltre a mostre su tematiche di interesse ed di attualità, rivolte ad il grande pubblico e coinvolgendo i giovani, gli operatori del mondo del progetto, della comunicazione, i centri formativi, le imprese, le istituzioni.
"Attraverso queste mostre intendiamo avviare un dialogo costante con i giovani per avvicinarli al mondo del design e dell'architettura, non solo da appassionati, ma per far scoprire loro i molteplici campi di applicazione ed i possibili sbocchi professionali, allo scopo di individuare i talenti e svilupparne le potenzialità attraverso progetti di respiro internazionale", così dichiara Paolo Fiorucci, presidente di Designfest.
Il ciclo si apre con la mostra "Jean Prouvé, La Poetica dell'Oggetto Tecnico" con precedenti tappe espositive a Weil am Rhein, Francoforte, Tokyo ed altre città del Giappone, Mantova, Maastricht, Parigi e Londra.
Organizzata dal Vitra Design Museum, in collaborazione con il Deutsches Architektur Museum ed il Museum Akihabara, la mostra propone la più importante ed esaustiva retrospettiva sull'opera del grande designer e costruttore francese, con oltre cento opere tra oggetti di design, disegni originali, modelli ed elementi di architettura.
L'esposizione, curata da Bruno Reichlin e Franz Graf in collaborazione con Catherine Coley e Catherine Prouvé, è ampiamente documentata dall'importante catalogo redatto in inglese con il contributo di oltre quaranta autori e più di seicento illustrazioni, unitamente a testi dello stesso Prouvé.
In occasione dell'esposizione al Museo Dell'Ara Pacis, è stata stampata una brochure in italiano ed in inglese che verrà distribuita ai visitatori e nei PIT (punti di informazione turistica).
La mostra ha il patrocinio della Regione Lazio e dell'Ufficio Culturale dellAmbasciata Fra'ncese in Italia ed è realizzata con il sostegno della Regione Lazio e del Comune di Roma.
Il supporto organizzativo è di Zètema Progetto Cultura.

Informazioni

Jean Prouvé. La poetica dell'oggetto tecnico


Luogo: Roma - Museo dell'Ara Pacis
Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli)

Periodo: dal 20 giugno al 14 settembre 2008

Orario: da martedì a domenica dalle ore 9 alle ore 19. La biglietteria chiude un'ora prima

Ingresso: intero 6,50 Euro; ridotto 4,50 Euro; ingresso gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65

Catalogo: Vitra Design Museum

Cura della mostra: Bruno Reichlin e Franz Graf

Info: tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 22.30)