Design

P.A.D.
MATERIA IN DIVENIRE
"nulla si crea, nulla si distrugge,tutto si trasforma"

di Natalia Stanic

Rottami, oggetti privati della loro funzione originaria e recuperati, assemblati per dar vita a nuove forme senza perdere del tutto la loro identità. Come un puzzle metallico si riconoscono (affiorano) bulloni, chiodi, anime di vecchie lampade.


Nascono così animali mutanti, cyborg, entità futuribili che si trasformano e sotto i nostri occhi da passato diventano futuro. Melting pot metallico che rimanda al caos della nostra epoca, ad un momento di trasformazioni in cui la materia non ha ancora trovato delle forme nuove e si mostra in divenire.

In nome di tutto questo nasce nel 1999 Progetto Arte Design (P.A.D.) dall’incontro di un architetto, uno scultore e una ceramista, ovvero Natalia Stanic, Gabriele Bergamini e Angela Accorsi, uniti dalla comune intenzione di sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali per l’ideazione di oggetti di design artistico.

Da questa fusione culturale nascono continuamente nuove creazioni: dalle sculture luminose, ai troni patafisici, fino allo zoo riciclato, dove si possono trovare animali dalle più svariate forme e dimensioni.

       

Una caratteristica peculiare di questo gruppo di ricerca è la selezione di materiali inconsueti, ma soprattutto l’originalità nel miscelarli. Non ci sono limiti alle possibilità di comporre, scomporre e mescolare la materia. Legno e metallo, inglobati in vetroresine preparate con formule quasi alchemiche.

Questo progetto trova nel Giugno 2000 la sua collocazione in una centrale via di Bologna, ricca di storia, Via del Pratello, anticamente sede di molte botteghe artigiane, oggi avvolta da un’atmosfera di romantica decadenza e di grande fascino.

       

Il P.A.D. si prefigge anche di essere uno spazio completamente aperto ai giovani artisti per qualsiasi forma di collaborazione e come zona espositiva per le loro opere.

In via del Pratello 50 P.A.D. sogna che in un futuro non lontano la propria energia creativa contagi la città e che il suo spazio diventi un vivace punto d’ incontro fra "addetti ai lavori".

 

Pubblicazione originale su de-sign, n° 1 apr - giu 2001