Design

Annibale Oste, scultore - designer
di Umberto Panarella

Annibale Oste nasce a Napoli il 26 novembre 1942.
Dopo una breve esperienza alla Facoltà di Architettura, si iscrive al corso di Scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida dei maestri Emilio Greco e Augusto Perez.

Nel 1975 ha già al suo attivo molte mostre ed una notevole esperienza tecnica e formale al punto da essere "segnalato" da Marcello Venturoli per il catalogo nazionale Bolaffi con questa motivazione: "Lo scultore più italiano nel gusto post-pop fra i giovani e talento inconfondibile".

Le sculture di quel periodo sottolineano semplici momenti di vita quotidiana in cui l'uomo non compare ma è ugualmente presente con i suoi oggetti o è lo stesso fruitore che completa l'opera.

Sono le sculture "Pennello con colore", in bronzo, del 1973,

Pennello con colore, in bronzo - 1973

Pennello con colore, in bronzo - 1973

"Acqua su cornice", in bronzo, "Colpo di spugna", in acciaio e bronzo, del 1974, "Toast con mozzarella", in bronzo, del 1974.

Acqua su cornice, in bronzo - 1973

Acqua su cornice, in bronzo - 1973

Queste opere sono esempi paradigmatici di questa ricerca.

Le sue mostre si susseguono a ritmo frenetico ed è presente a tutte le manifestazioni artistiche di rilievo. Annibale non è l'arista che si ferma alla sola ideazione dell'opera ma la realizza in tutte le sue fasi: dal bozzetto in creta alla preparazione delle cere, alla fusione. E' artista completo come lo erano gli artisti rinascimentali. Il suo studio è un laboratorio ove egli sperimenta le tecniche ed i nuovi materiali. Dal bronzo passa al legno ed alle ricerche sulla rappresentazione scultorea della luce.

Ci sono artisti che, trovato il successo attraverso un filone creativo, ripetono lo stesso modulo scultoreo o pittorico fino all'estenuazione e artisti che invece hanno bisogno di rinnovarsi e di intraprendere nuove ricerche. Annibale appartiene a questo secondo genere di artisti ossia a quelli nei quali il continuo rinnovamento è alla base del loro appagamento.

Alla fine degli anni '70 la sua ricerca lo porta alla vetroresina: con essa la sua fantasia si allarga come il suo campo creativo. Quello che difficilmente era rappresentabile e plasmabile egli rappresenta e plasma, riuscendo a concretizzare e a plasmare la luce, i riverberi di un raggio, il vento, lo sgorgare dell'acqua e perfino la voce.

La vetroresina gli permette di realizzare opere in tempi più brevi ed è il mezzo che lo avvicina al design. Nascono la sue prime opere scultoree che assolvono anche ad una specifica funzione, come "Stretta allo specchio".

Stretta allo specchio

Stretta allo specchio

Stretta allo specchio (particolare)

Stretta allo specchio (particolare)


Scultura che assolve anche alla funzione dello specchiarsi; l'effetto marmoreo della cornice è reso con originalità e maestria unica, in quanto egli immette nella resina delle piume d'oca, preventivamente colorate di viola.

Dalle esperienze con il bronzo, con il legno, con la vetroresina, pur senza abbandonarle, passa al cristallo che scolpisce, assembla, acida e fonde insieme.

Tutti i materiali diventano, per Annibale Oste, i mezzi che servono alla fantasia per rendere reale l'atto primario della trasformazione dell'informe in forma.

Le "cose" che realizza non sono più semplici sculture ma sono mobili, pareti divisorie, complementi di arredo o addirittura gioielli che conservano la creatività e l'unicità della scultura dalla forte carica poetica. Annibale Oste, lavorando sempre incessantemente, inizia a collaborare con molte ditte nel campo dell'oggettistica e dell'arredamento. La ditta Poggi & Mariani inizia a produrre una collezione completa di maniglie disegnate da Oste. Sono nastri spiegati al vento e lingue di seta rese in bronzo e patinate con antichi sapori che si collocano stranamente come maniglie o annessi.

Una ditta tedesca produce i suoi mobili ed il vetro soffiato viene utilizzato per fare la collezione di lampade per "Altraluce", prima azienda napoletana a recepire il messaggio.

Il nome di Oste varca i confini europei per approdare in Giappone dove è impegnato in interi allestimenti.

Ad Wakayama Marina City, sempre in Giappone, grazie alla ditta DMC Villa Tosca, esporta alla fine degli anni '90 le tradizionali luminarie rinominate "Lucifesta" che egli progetta e delle quali dirige la realizzazione.

Lucifesta a Wakayama Marina City, Osaka, Giappone - 1997

Lucifesta a Wakayama Marina City, Osaka, Giappone - 1997

Oramai Annibale Oste è un artista che dalla scultura trae l'ispirazione per navigare nel campo del design e dell'oreficeria. Solo recentemente, ha subìto un'altra evoluzione, utilizzando vere conchiglie, da abbinare al vetro ed al bronzo, che trasforma in lampade o elementi di arredo bagno. Chissà cosa ci riserverà, negli anni a venire, questo artista che, contraddistinto da un'alta professionalità e creatività, è dotato di una straordinaria modestia.

Gioiello

Gioiello



Arredo bagno

Arredo bagno




Balaustra per una villa a Montecarlo

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