Ombra come emozione nel design
di Antonella Venezia
Tutti ricordano Peter Pan, ma forse non tutti ricordano che l'avventura comincia perché il protagonista ha perso la sua ombra che tenta abilmente di recuperare e “ricucire” a sé… perché senza di essa non poteva esistere, non era completo. Ed è su questo concetto radicato e forte di unione tra l'oggetto (l'Io) e la sua ombra (l'Alter ego) che si fonda il mio percorso di approfondimento ed interesse.
L'ombra, oltre a creare effetti chiaroscurali, prepara l'occhio alla luce.
Bisogna necessariamente “liberare” dall'ombra tutto l'aspetto del negativo,
ricordando che questa può essere anche colorata, non solo buia, dipende dal
corpo che interponiamo tra la fonte luminosa ed il piano di rifrangenza.
Citazione doverosa è Platone nel “Mito della Caverna” dove si evidenzia
l'importanza indiscussa che l'ombra è chiamata ad assolvere.
Lo spazio Ombra ha per me un fascino indiscusso perché dietro di essa non
riusciamo a decifrare esattamente cosa risiede, possiamo averne solo una
percezione relativa, suscita quindi mistero nel quale possiamo fantasticare.
L'osservazione del suo deformarsi ci rende partecipi di un mondo via via sempre
diverso a seconda della luce che investe il nostro spazio.
Molti artisti e designers approfondiscono l'aspetto chiaroscurale della
proiezione che i loro oggetti rilasciano. Io lo faccio nei miei progetti di
oreficeria ma altri nei loro oggetti ed opere. Vediamone alcuni:
Jason Ratliff
Tim Noble e Sue Webster
David Palterer |
David Palterer |
Marcello Panza
Marcello Panza
Jean Nouvel - Poltrona Skin per Molteni
Diet Wiegman
Kijtanes Kajornrattanadech
Tutti artisti e designers che hanno fatto dell'ombra la fonte principale della
loro arte, quasi come suggerimento di vita.
A seconda dell'ombra che un oggetto genera, questa ci porta in una dimensione
nuova, dove perdiamo la conoscenza della materia dell'oggetto stesso, perché
non abbiamo notizie di cosa è fatto, ma solo di cosa proietta, quindi ci
emozioniamo solo su una linea deformata: Mistero nel Mistero.
Abbandoniamo quindi la mera progettazione tradizionale per farci rapire da
un'emozione nuova che risiede solo nella nostra immaginazione e che per ognuno
è diversa, perché un qualsiasi oggetto, a seconda da dove lo si guardi, produce
un'ombra diversa, quindi è difficile che due individui possano coglierne la stessa.
Antonella Venezia
Bracciale schiava della collezione Futuro-Passato, dove l'ombra diventa parte
integrante della progettazione, in quanto il bracciale si ripone su una base
illuminata a led, creando effetti chiaroscurali di notevole intensità.
Antonella Venezia, architetto, designer, professore a contratto presso
la S.U.N. del corso di Design del Gioiello; la sua ricerca, in tutti gli ambiti
progettuali, si concentra su l'EMOZIONE PRODOTTA DALL'OMBRA.
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