Design

La biografia di Gaetano Pesce



Nobody’s Perfect: la collezione di Gaetano Pesce per ZERODISEGNO

ZERODISEGNO, una delle due divisioni attraverso le quali opera l'azienda Quattrocchio, presenta Nobody’s Perfect, una collezione disegnata da Gaetano Pesce all’insegna dell’innovazione e della diversità intesa come nuovo valore del mondo attuale.
Gocce di resine colate si catalizzano in funzione di tavoli, sedie, poltroncine, sgabelli, scaffali e credenze, secondo un principio di serialità differenziata.
Tutti i pezzi nascono diversi l’uno dall’altro, unici, separabili, mutevoli e aromatici, sensibili e policromatici: nessuno è perfetto.


Nobody’s chair
Sedia realizzata in resine elastomeriche a base poliuretanica con spessori variabili, con scocca e sedile separati, da unire a mezzo di 20 perni in nylon.
La sedia montata misura circa cm 41,5 di larghezza per cm 41,5 di profondità, per cm 45 di altezza sedile. Lo schienale può avere altezze diverse comprese fra i 75 cm ed i 95 cm circa.
Tutti i pezzi nascono separati, diversi l’uno dall’altro, unici e mutevoli nei colori e nelle forme, sensibili e multicromatici, talvolta aromatici: nessuno è perfetto.


Nobody’s armchair
Sedia con braccioli realizzata in resine elastomeriche a base poliuretanica con spessori variabili, con scocca e sedile separati, da unire con 26 perni in nylon.
La sedia montata misura circa cm 50 di larghezza per cm 45 di profondità, per cm 43 di altezza sedile. Lo schienale può avere altezze diverse comprese fra cm 80 e cm 88 circa.
Tutti i pezzi nascono separati, diversi l’uno dall’altro, unici e mutevoli nei colori e nelle forme, sensibili e multicromatici, talvolta aromatici: nessuno è perfetto.

Nobody’s chair

Nobody’s chair

Nobody’s armchair

Nobody’s armchair

Foto: Andrea Martiradonna



Nobody’s low chair
Sedia bassa realizzata in resine elastomeriche a base poliuretanica con spessori variabili, con scocca e sedili separate da unire a mezzo di 16 perni in nylon.
La sedia montata misura circa cm 40 di larghezza, per cm 35 di profondità per cm 38 di altezza sedile e cm 57 di altezza schienale.
Tutti i pezzi nascono separati, diversi l’uno dall’altro, unici e mutevoli nei colori e nelle forme, sensibili e multicromatici, talvolta aromatici: nessuno è perfetto.

Nobody's Low Chair

Nobody's Low Chair

Nobody's Low Chair

Nobody's Low Chair



Nobody’s round stackable table
Tavolo basso rotondo, realizzato in resine elastomeriche a base poliuretanica composto da 2 piani tondi di Ø 40 circa e 3 fianchi di h. 50 cm circa, fra loro montabili con 12 perni in nylon.
Il tavolo può essere usato singolarmente oppure impilato l’uno sull’altro per dare vita ad uno scaffale modulare.
Tutti i pezzi nascono separati, diversi l’uno dall’altro, unici e mutevoli nei colori e nelle forme, sensibili e multicromatici, talvolta aromatici: nessuno è perfetto.


Nobody’s table
Tavolo composto da 4 colonne realizzate in resine elastomeriche morbide a base poliuretanica. Ogni colonna è composta da tre elementi assemblabili fra loro con 16 perni in nylon.
Le colonne possono essere posizionate liberamente per accogliere il piano/struttura orizzontale realizzato in resine elastomeriche a base poliuretanica caricate a maglia ortogonale. Le colonne hanno un’altezza di circa cm 71 ed un diametro di circa cm 22
Il piano/struttura ha una dimensione di circa cm 220 per cm 100.
Il piano ha una maglia quadrata di circa cm 10 per cm 10 ed un’altezza di circa cm 4.
Il piano/struttura può essere attrezzato con una tovaglia in resine poliuretaniche morbide che misura, molto variabilmente, circa cm 100 per 220 cm.
Il piano/struttura può essere ulteriormente attrezzato e personalizzato anche con tovagliette singole di circa 38 cm, piani di portata di cm 20x20 circa, portabottiglie (fiori) 12x12x12 cm, portacandele di cm 12 x 12 x cm 3 di profondità.
Tutti i pezzi nascono separati, diversi l’uno dall’altro, unici e mutevoli nei colori e nelle forme, sensibili e multicromatici, talvolta aromatici: nessuno è perfetto.

Nobody's table

Nobody's table


Nobody’s shelves, con 3 oppure 4 ripiani
Un totem/scaffale con corpo realizzato in resine elastomeriche morbide a base poliuretanica con spessori variabili, da unire in posizioni variabili ai ripiani in resine più rigide a mezzo di 9 perni in nylon (per ciascun ripiano).
Lo scaffale montato misura cm 50 di larghezza per cm 50 di profondità per un’altezza che può variare da circa cm 115 a cm 190 ed il numero dei ripiani può essere scelto dall’utente. Corpo e ripiani hanno alcuni punti vuoti di materiale, per consentire il passaggio di cavi.
Tutti i pezzi nascono separati, diversi l’uno dall’altro, unici e mutevoli nei colori e nelle forme, sensibili e muticromatici, talvolta aromatici: nessuno è perfetto.

Nobody's shelves

Nobody's shelves


Nobody’s side board
Una credenza che contiene tutta la cultura di appartenenza e tutta la unicità dell’innovazione realizzata totalmente in resine elastomeriche a base poliuretanica con durezze e spessori variabili.
La credenza misura circa cm 212 per cm 50 per cm 140 di altezza ed è composta da 9 diversi elementi che sono montabili fra di loro con 39 perni in nylon.
La credenza, ha due scomparti che possono essere chiusi da due sportelli incernierati ed ha, all’interno del suo corpo, due piani di appoggio.
Ogni credenza nasce separata, diversa l’una dall’altra, unica e mutevole nei colori e nelle forme, sensibile e multicromatica, talvolta aromatica: nessuna è perfetta.

Nobody's side board

Nobody's side board



Nobody’s Perfect
Appunti di Gaetano Pesce sulla collezione disegnata per ZERODISEGNO

La mascolinità e la femminilità come componenti della progettazione.
Lo standard quale immagine di un mondo omogeneo ormai superato.
La produzione "aleatoria" come qualità filosofico-economica in grado di soddisfare i nuovi bisogni del mercato più avanzato e come mezzo per la sua dilatazione.
Il "mal fatto" come nuovo valore estetico caratteristico delle produzioni di domani. Esso è il mezzo per affermare i nuovi valori della "diversità" del mondo attuale e rappresentarli oltre ad essere un fattore di miglioramento economico.
La manualità come mezzo di produzione attuale al servizio della serialità aleatoria.
L’uso e lo sviluppo della creatività delle maestranze nella fabbrica.
I nuovi materiali come mezzo di avanzamento tecnologico umanizzato.
Il design dei prodotti come espressione che dilata il campo culturale tradizionale o come espressione culturale adulta che meglio di altre rappresenta la complessità del mondo attuale.
Il design come espressione contemporanea della secolare creatività, maggiore risorsa economica del nostro paese.
La cultura degli oggetti come espressione di diversità delle regioni del mondo globalizzato.
La cultura (conoscenza) contemporanea si trasmette per "immagini" in opposto alla astrazione della scrittura "tradizionale".
Comunicare la gioia, la freschezza, l’innovazione.
L’urgenza dell’innovazione come motore dell’economia e dello sviluppo sociale.


Nobody’s Perfect
Le Gocce separabili di Gaetano Pesce

Si dice "separazione" e si pensa subito a quello che avviene tra due persone precedentemente unite, accomunate da sensi, sentimenti, desideri, aspirazioni, passioni. Molti hanno vissuto questo fatto esistenziale, ne conoscono i travagli e le lacerazioni provocate nella vita di chi è nato da quella unione.
Con il design dei prodotti si possono oggi affrontare non solo soluzioni innovative di tecniche e materiali, ma anche temi politici, religiosi, di identità, di costume e, perché no, esistenziali.
Ecco che dico ancora una volta che il progetto e gli oggetti che ne conseguono rappresentano attualmente una espressione di cultura adulta, al pari livello con quelle accademiche e tradizionali, anzi forse, più avanzata per complessità, freschezza, universalità. In altre parole, una forma di conoscenza coerente con il nostro tempo presente e futuro.
Questi pensieri forse spiegano il nome che avrei voluto dare alla mia collezione per Zerodisegno, fatta di pezzi "separabili" che chiunque può mettere insieme.
Sono righe un po’ tirate per i capelli, ma quello che volevo dire sono certo che in qualche modo vi è arrivato.

Gaetano Pesce, aprile 2002

Gaetano Pesce e Carlo Poggio

Gaetano Pesce e Carlo Poggio in fabbrica ad Alessandria


Nobody’s Perfect
Appunti di Carlo Poggio sulla collezione di Gaetano Pesce per ZERODISEGNO

Ognuno si esprime attraverso le diversità della propria cultura e lingua.
Ognuno può esprimere la propria unicità attraverso la creatività, lasciando alle spalle le tradizioni e proiettandosi coraggiosamente verso l’innovazione.
Il "design" può essere un linguaggio universale capace di rappresentare la complessità del mondo.
La cultura degli oggetti è un’espressione della diversità delle genti e delle regioni del mondo.
Lo standard, fatto di progetti ed oggetti tutti uguali e simil-perfetti, è un’immagine ormai obsoleta e utopica di un mondo omogeneo.
Il progetto che ZERODISEGNO ha sviluppato con Gaetano Pesce pone al centro della propria ricerca l’unicità di ogni singolo oggetto. Ogni prodotto, pur nella sua tipologia di appartenenza, "nasce" diverso da quello che l’ha preceduto e da quello che lo seguirà, accettando il concetto di "imperfezione" come un nuovo valore estetico in grado di soddisfare meglio i bisogni di un mercato più evoluto.
Le resine vengono colate in matrici di siliconica morbidezza che vengono colmate, talvolta completamente talvolta no, dando vita a forme antropomorfe che dopo la catalisi assumeranno la funzione finale.
Queste gocce di resine poliuretaniche portano colori le cui tonalità, quantità e trasparenze vengono decise liberamente, pezzo per pezzo, dal maestro o da ciascuno degli operatori.
La magia di questi materiali e di questa tecnologia è di dar vita ad un linguaggio totalmente nuovo. La forza di questo metodo di produzione sta nel fatto che è capace di stimolare la creatività negli operatori, non più mortificati dalla seriale ripetitività delle loro operazioni, ma trasformati in co-fautori del loro stesso lavoro.
La fabbrica si trasforma e diventa una sorta di bottega del nuovo millennio, non luogo di frustrazioni, bensì espressione di cultura, ove la freschezza dell’innovazione è percepibile e contagiosa.
Tutti gli oggetti nascono separati, costituiti da elementi mutevoli, multicromatici, talvolta con l’aroma della propria stagione: sarà l’utente a metterli insieme dando loro funzione.
Ogni pezzo ha una data, colata a mano all’interno della propria pelle, perché ognuno nella sua "imperfezione" rappresenta qualcosa di unico, diverso, straordinario: ognuno contiene un atto di creatività.

Carlo Poggio


Quattrocchio: profilo aziendale

La Società fu fondata negli anni '20 da Carlo Quattrocchio per la produzione di biciclette e tricicli di alta qualità.
Questi prodotti divennero così conosciuti anche a livello internazionale che il fondatore decise di aprire una succursale a Rosario di Santa Fe (Argentina), per una migliore distribuzione nell'America Latina.
Sotto la direzione e con l'intuizione di Pino Poggio, qualche decennio più tardi, alle biciclette venne applicato un piccolo motore, denominato Mosquito, dando vita così ad una delle prime produzioni di motorini.
Negli anni '60 Pino Poggio iniziò una nuova produzione di espositori pubblicitari e display per negozi e grandi magazzini, mantenendo alta la reputazione dell'azienda ed il know-how tecnologico acquisito nelle lavorazioni meccaniche.
Speciali strutture per l'esposizione e per la pubblicità su punti vendita sono state create per le principali industrie europee.
Sotto la direzione di Carlo Poggio è iniziata negli anni '80 la collaborazione con gli architetti De Pas, D'Urbino, Lomazzi, che ha dato vita alla nascita di un prodotto denominato Sistema Zero, noto ai progettisti di tutto il mondo, adatto per realizzare architetture espositive e arredamenti effimeri o permanenti.
Nel 1990 viene fondata la succursale americana Zero U.S. Corporation, con sede in Rhode Island e l'anno successivo viene aperto lo show-room Zero a New York, in uno storico edificio di Soho.

Nobody’s Perfect

Nobody’s Perfect

Attualmente la Quattrocchio opera attraverso due divisioni:

- ZERO SISTEMI, una collezione con grandi contenuti di design fatta di moduli mobili e sistemi destinati all'arredamento di spazi di lavoro e luoghi espositivi, dove l'immagine e la comunicazione visiva hanno la stessa importanza della funzione.

- ZERODISEGNO, una collezione innovativa di mobili e oggetti d'arredo destinati prevalentemente alla casa, disegnati da De Pas, D'Urbino, Lomazzi, Denis Santachiara, Karim Rashid e Gaetano Pesce.

L'ultimo progetto sviluppato con Gaetano Pesce è una collezione di mobili in resina, unici e diversi fra di loro, denominata Nobody’s Perfect.