Design

Abitare il tempo

di Roberto Mattioli

Dall’11 al 15 ottobre, il Quartiere fieristico di Verona ha ospitato la 16ma edizione di Abitare il Tempo. Presenti 550 espositori, di cui 85 esteri, le migliori aziende dell'arredamento d'interni, rigorosamente selezionate per presentare l'offerta più completa e qualificata in ogni settore merceologico.






Un Salone dal respiro sempre più internazionale, dove la produzione incontra la cultura del progetto, e dove lo stile classico si mescola con il moderno e con il design di avanguardia. Rovere e ciliegio sbiancato la fanno da protagonisti. La maggior parte delle ditte produttrici di arredi per la casa di livello medio/alto ripropone le collezioni moderne, dalle linee essenziali - minimaliste - viste e riviste, gioca sull'inganno ottico della nuova finitura di legno per imporre un nuovo trend stilistico o semplicemente per colpire il cliente con un prodotto diverso, anche se le diversità sono riassumibili nella variante piedino, che da parallelepipedo diventa cilindro, e nella variante maniglia, che da esterna diventa incassata nelle ante.







Il mercato si muove rapidamente, bisogna modificare, cambiare, uniformarsi agli altri, a volte rischiando addirittura di copiare se stessi. È il particolare a fare la differenza, oppure la qualità dei materiali, spesso aleatoria. Ci sono però alcune ditte come Reflex, Kundalini, Cappellini, Moretti ed altri, che fanno del design un caposaldo e producono arredi quantomeno diversi, funzionali, emozionanti. Hanno una marcia in più, ed anche l'allestimento dello stand lo dimostra. Lo spirito di un’Esposizione non dovrebbe rimanere limitato a se stesso, ma estendersi a quasi tutti i settori della vita, unendo l’elemento realistico al teatrale e al decorativo, al carattere del circo e a quello del sensazionale. Tanto più se si pensa alla recente tendenza a pianificare il territorio teatralizzando gli eventi della vita sociale in spazi ben definiti, vedi i centri commerciali o i parchi dei divertimenti.








Ed ecco che dopo due ore di pellegrinaggio mistico, clamorose perdite di orientamento dovute, credo, ai percorsi a scacchiera che inesorabilmente ti riconducono sempre di fronte al bar, decido di visitare le mostre culturali. Finalmente luoghi deputati a liberare le valenze emozionali legate alla sfera dei sensi, e questo in una Fiera fa la differenza. Ci sono le "Mostre di Sperimentazione e Ricerca" che indagano su determinate aree geografiche e su materiali specifici. Sono mostre di sperimentazione che presentano esclusivamente prototipi e progetti originali. "Ottopertutti" propone otto architetti/designers che interpretano il laminato ed il tessuto per il Contract.






"Corolle d'Autore" presenta invece la più importante collezione di calici contemporanei realizzata da Rex Built In con Cleto Munari e in collaborazione con vetrai muranesi e 70 architetti e designers. La collezione, iniziata nel 1996, e' cresciuta negli anni, con i lunghi tempi di ogni lavorazione artigianale, selezionando le forme ed i progetti più adatti a sfruttare l'estrema duttilità del vetro soffiato.






Ci sono poi Laboratori come "Alta Decorazione: La Valle delle Meraviglie" che identificano delle particolari mostre "disegnate" da architetti e designers di riconosciuta fama e realizzate grazie alla collaborazione delle ditte Espositrici, le quali forniscono gli oggetti ed i mobili necessari alla realizzazione di tali progetti. "La Carezza dell'Acqua" allestisce le idee progettuali di architetti quali Mendini, Chul Kim, Caramel, Thun per realizzare ambienti "a reazione sensoriale" all'interno di uno spazio d'acqua, evocativo di luoghi termali.


Pubblicazione originale su de-sign, n°3 ott - dic 2001