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Eccesso FIAT. Questioni di stile

Di Marcello Silvestro

Per pubblicizzare la nuova 500, una versione aggiornata della mitica 500 nata 50 anni fa, la FIAT si è inventata uno SPOT che fino all'ultimo, fino a quando non compare lo slogan - scritta La nuova FIAT appartiene a tutti noi - intervallato, forse per contegno, dalla sola immagine della nuova 500, che non viene né nominata né scritta - sarebbe potuto essere il promo di una nuova trasmissione di La grande Storia o di Blu Notte di Lucarelli (i pochi servizi televisivi degni di nota degli ultimi anni).

E invece no, il bambino di Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore osserva esterrefatto sul grande schermo un testo che scorre: La vita è un insieme di luoghi e di persone che scrivono il tempo. Il nostro tempo, letto da una voce impostata fuori campo che continua senza testo e si sovrappone a una sequela di immagini.
Dai cortei delle lotte sindacali davanti allo stabilimento Fiat a Giorgio Gaber, dal volantino delle Brigate Rosse ai fratelli Abbagnale che vincono, da Totò all'astronoma Margherita Hack, dalle immagini della strage di Bologna ai funerale dei militari di Nassirya, dall'immagine di Falcone e Borsellino sorridenti a quelle della strage di Capaci, da scene degli anni di piombo al Presidente Pertini e a Papa Giovanni Paolo II.

Le frasi lette che alla fine e all'inizio compaiono anche scritte sul grande schermo:

La vita è un insieme di luoghi e di persone che scrivono il tempo. Il nostro tempo.
Noi cresciamo e maturiamo collezionando queste esperienze. Sono queste che poi vanno a definirci.
Alcune sono più importanti di altre perché formano il nostro carattere. Ci insegnano la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La differenza tra il bene e il male. Cosa essere e cosa non essere. Ci insegnano chi vogliamo diventare. In tutto questo alcune persone, alcune cose, si legano a noi in un modo spontaneo, inistricabile
Ci sostengono nell'esprimerci e nel realizzarci.
Ci legittimano nell'essere autentici e veri.
Essi significano veramente qualcosa.
Ispirano il modo in cui il mondo cambia e si evolve e allora appartengono a tutti noi e a nessuno.
La nuova FIAT
(immagine della nuova 500, ndr) appartiene a tutti noi.

Lo SPOT si rifà al ben più noto Think Different della APPLE - quella dei computer e dell'IPOD - che ha uno stile e un'originalità assoluti, considerato uno degli spot più belli degli ultimi anni.

Vengono ripresi il ritmo narrativo e la giustapposizione di immagini, testo e voce ma il significato e il risultato sono completamente diversi.

Lo spot Think Different esalta il pensare diverso di Apple: il messaggio, sottile, utilizza le immagini dei grandi geni del secolo scorso. C'è coerenza tra lo slogan e le immagini di Einstein e di Frank Lloyd Wright, Ghandi e Bob Dylan e una voce fuori campo, allegra e ironica: Questo film lo dedichiamo ai folli (immagine di Einstein, ndr), agli anticonformisti, ai ribelli (Bob Dylan, ndr)…

Lo spot della FIAT, triste e serioso, è scollegato dal messaggio promozionale: che c'entrano Falcone e Borsellino con la nuova 500? I morti di Nassirya e i funerali?
Gli argomenti sono seri e toccanti ed appartengono alla nostra storia ma non si collegano a uno spot di autovettura: è un uso strumentale e inopportuno di fatti di cronaca.

I due spot, simili nella tessitura, sono due cose diverse: il primo e' un capolavoro, il secondo è eccessivo.

Eccesso FIAT.
Questioni di stile.