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La biografia di Benedetto Camerana

Benedetto Camerana firma il progetto per l’allestimento di Eroi e Atleti

Opere scultoree simbolo di armonia, perfezione e bellezza, raccontate attraverso un dialogo continuo tra ideale e realtà, storia e attualità

E’ stata inaugurata l’8 febbraio scorso la mostra Eroi ed Atleti - l’ideale estetico nell’arte da Olimpia a Roma, a Torino 2006 che per oltre due mesi proporrà, proprio nella capitale dei giochi olimpici invernali, sculture di atleti realizzate dai maggiori artisti del mondo classico.

Ad allestire il piano interrato del Palazzo Reale, destinato ad ospitare le statue, è Benedetto Camerana, il capo gruppo del progetto del Villaggio Olimpico, pronto ad ospitare gli atleti che affolleranno la città in occasione delle Olimpiadi.

Nel progettare lo spazio e nel far vivere il fascino e l’emozione dei corpi scolpiti nel marmo, l’architetto Camerana ha voluto raccontare gli atleti (o eroi) in azione, sospesi come in un salto dalla sfera delle idee ad un mondo più realistico.

Le opere sono lette come ginnasti nel momento e nel luogo della gara, quasi ad immaginare lo sforzo, i suoni, l’entusiasmo degli spettatori che esplode nei luoghi di azione dell’atleta antico: in Magna Grecia, nei santuari, nei ginnasi e nelle palestre, nei luoghi mediterranei scaldati dal sole, dall’aria e dalla luce che illumina i corpi.

L’esposizione si articola in otto sezioni tematiche relative alle gare olimpiche nell’antichità ed una sezione relativa agli sport invernali nel mondo contemporaneo, allestite in venticinque ambienti, per una superficie espositiva di circa 930 mq.

Gli ambienti espositivi, disposti in fuga su due ali laterali parallele, sono tra loro connessi da una lunga prospettiva centrale che non viene percorsa ma solo attraversata dal flusso di visita che mette in connessione in più punti i diversi ambienti laterali, portando i visitatori verso il padiglione aulico con le sale disposte ad anello, dove sono collocate le opere più prestigiose.

Il progetto lavora con elementi di evocazione scenica: le pedane in ferro, uguali per tutte le opere, rappresentano piccoli palchi per ognuno degli attori-atleti; la luce, teatralmente concentrata sulle figure statuarie, accresce il senso dell’azione, focalizzando l’attenzione dei visitatori; il suono, o l’atmosfera sonora, realizzata appositamente come richiamo suggestivo, contribuisce a trasportare il visitatore in uno spazio ideale più vicino agli ambienti olimpici.

Per rafforzare il legame con i Giochi torinesi, la mostra propone un accostamento con il mondo dello sport del nostro tempo attraverso l’esposizione di attrezzature sportive direttamente legate ad atleti di ieri e di oggi, campioni (gli "eroi" del nostro tempo) in alcune tra le discipline invernali più emozionanti ed esplosive. Questi "reperti" contemporanei, disposti all’inizio del percorso di mostra, introducono il pubblico alla chiave di lettura dell’azione e dello sport.

L’esposizione è inoltre arricchita da alcune opere maggiori dell’artista piemontese Michelangelo Pistoletto: sette "specchi" scelti sia tra quelli a tema sportivo (un atleta, uno sciatore) sia tra quelli che indagano il rapporto con il pubblico (un cameraman, un gruppo di visitatori). Le opere di Pistoletto sono disposte a intervalli regolari nel percorso di allestimento delle opere classiche, che si specchiano in quelle contemporanee, integrandosi con le figure riprodotte e con il pubblico in visita in un gioco di tempo, di luogo e, quasi, di azione.

Le pedane circolari su cui troneggiano le opere statuarie sono realizzate in lamiera di ferro crudo fiammato, mentre i reperti di minore dimensione trovano posto in espositori in vetro di varie dimensioni. I testi descrittivi delle sezioni della mostra sono stati stampati su alte lastre di vetro temprato e satinato, accostate alle pareti delle sale.

L’allestimento della mostra si inserisce all’interno di un percorso di progettazione che vede l’architetto Camerana impegnato in grandi opere edili o in spazi destinati al pubblico e realizzati grazie al sostegno di privati, incarichi vinti quasi sempre su concorso.

Tra i maggiori progetti realizzati, ricordiamo l’"Environment Park", il parco ambientale realizzato con tecnologie eco-friendly sulle rive della Dora, nel cuore della vecchia Torino industriale, realizzato con la consulenza artistica di Emilio Ambasz.

Interamente ricoperto di verde, con parchi pensili, prati inclinati e giardini verticali che circondano piscine collegate da cascate, l’Environment Park sviluppa le idee di sostenibilità ambientale che fin dall’inizio hanno caratterizzato il lavoro e l’impegno di Benedetto Camerana.

Sostenibilità e tecnologia sono infatti le parole chiave dell’ultimo e più importante progetto dedicato al mondo delle Olimpiadi e allo stesso tempo a Torino, il Villaggio Olimpico. Una sfida che Benedetto Camerana, con i prestigiosi architetti internazionali da lui coordinati, è riuscito a vincere e realizzare. Il nuovo quartiere residenziale è destinato ai 2500 atleti provenienti da tutto il mondo e comprende il recupero dell’ex MOI come centro generale destinato ai servizi agli atleti e all’accoglienza dei giornalisti. Quaranta case vivacemente colorate, come i toni delle bandiere dei tanti popoli che le abiteranno, e che in futuro racconteranno il carattere vivo e vario della Torino olimpica.

Simbolo forte e prestigioso dell’intero complesso, carico di valenze simboliche e della più spinta sperimentazione tecnologica, è la passerella pedonale, il famoso "Arco" del Villaggio Olimpico, che, scavalcando i circa 400 metri del parco ferroviario, collega il MOI con il grande complesso delle ex officine Fiat Lingotto.

E’ recente inoltre la consegna alla città dell’Auditorium Rai di Carlo Mollino, ristrutturato su progetto di Marco Zanuso e Benedetto Camerana, sviluppato e portato a temine dall’architetto Michele Pisano.

Con l’allestimento della mostra di Palazzo Reale, Benedetto Camerana si conferma tra i protagonisti del cambiamento che vede Torino capitale delle Olimpiadi e di un’attività culturale intensa e vitale.

Eroi ed Atleti – L’ideale estetico nell’arte da Olimpia a Roma, a Torino 2006
Torino - Museo di Antichità di Torino
Via XX Settembre 88c
Dal 9 febbraio al 30 aprile 2006
da martedì a domenica, dalle 8.30 alle 19.30