Design

La forma passi attraverso il rigoroso vaglio della necessità

di Riccardo Dalisi

"Dalla funzione deriva la forma" è l’imperativo morale che segna il passaggio dalla forma adolescenziale (il compiacersi di forme belle) all’atteggiamento adulto, a un oggetto ben disegnato e seriamente rispondente all’uso, al costo, alla tecnica, al mercato. È interessante non l’alternativa bensì la progressione, il processo.

Il nostro progettare senza pensare sembrerebbe collocarsi ancora oltre: infatti è individuabile una terza fase in cui liberamente l’adulto si muove nel gran mare della necessità progettante. A tal fine possiamo richiamare il Trattato delle marionette del grande poeta romantico Kleist, secondo cui ognuno è un attore, spontaneamente, prima di pensare di esserlo. Se inizia una scuola di recitazione il pensiero di recitare gli impedisce di essere spontaneo e vero, non sa proprio farlo (appare come una marionetta, diremmo). Solo molto più in là, ed a fatica, e solo se ha talento diverrà un vero attore (che recita come se vivesse la sua vita). Noi vorremo inserirvi un’altra fase, sdoppiando quest’ultima in due: nella prima si compiace e non è ancora veramente attore, nella seconda l’uomo è totalmente assorbito nel recitare ed il suo recitare coincide col momento più vero e più pieno del suo essere uomo. Questa dinamica ci interessa molto. La nostra epoca sembra dominata da un grande edonismo, da una volontà di compiacimento e di autogratificazione (l’oggetto firmato) per chi progetta e per chi usa l’oggetto di design.