Design

99 Icone. Da segno a sogno. Oggetti e progetti italiani, fuori dal tempo, per dare un futuro ai bambini di favela. In un progetto di Enrico Baleri e Luigi Baroli

Bergamo - GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea e Accademia Carrara
Dall'1 dicembre 2007 al 24 febbraio 2008

Galleria d'immagini:

Formosa, Enzo Mari, Danese - 1963

Nuova Fiat 500/Fiat 500, Dante Giocosa / Ufficio Stile Fiat, FIAT, 1957/2007

Abito Rosso, Valentino Garavani, Valentino - 1950

Sacco, Gatti, Paolini, Teodoro, Zanotta - 1968 - Ph. Ballo & Ballo

Taccia, Achille e Piergiacomo Castiglioni, Flos - 1962 - Ph. Piero Fasanotto


Safety / Camaleonte II, Edoardo Bianchi / Centro Stile Bianchi - 1885 - 2007

7 Pieghe, Eugenio Marinella - 1914

Ballerine, Eugenio Porselli / Porselli - 1919

Camicia Bianca, Gianfranco Ferrè, Ferrè - 1978

99 oggetti simbolo del Made in Italy, dalle Ballerine Porselli (1778) alla Nuova Fiat 500 (2007), passando per i classici disegnati da grandi maestri per la moda, la tavola, la luce, la casa e il tempo libero. Una selezione di oggetti entrati a far parte del mondo del design internazionale ma allo stesso tempo oggetti vivi e utili, presenti nelle case di tutti, riuniti con l'obiettivo di raccogliere fondi a sostegno delle iniziative di Cesvi per i bambini di favela.

Dal 2° dicembre al 24 febbraio, è di scena a Bergamo, negli spazi dell'Accademia Carrara e della GAMeC – Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, la mostra a sfondo benefico 99 ICONE. Da segno a sogno. Oggetti e progetti italiani, fuori dal tempo, per dare un futuro ai bambini di favela in una selezione di Enrico Baleri e Luigi Baroli.

Obiettivo primario della mostra è la raccolta di fondi che andranno a finanziare il progetto di Cesvi - organizzazione umanitaria indipendente fondata nel 1985 a Bergamo e oggi attiva in oltre 30 Paesi nel mondo - a sostegno della Casa del Sorriso di Rio de Janeiro, dove CESVI segue bambini e ragazzi di favela con attività di formazione, socializzazione, assistenza legale e recupero sociale attraverso le arti plastiche e figurative.

Organizzata dal Centro Ricerche Enrico Baleri e curata da Enrico Baleri e Luigi Baroli, l'esposizione riunisce 99 piccoli grandi capolavori rappresentativi di uno stile che ha reso celebre e inconfondibile in tutto il mondo il design italiano. Sono alcuni degli oggetti cult del Made in Italy, testimoni d'eccezione della creatività, della ricerca e dell'innovazione del genio italico applicato, soprattutto, alla moda e al design.

Una selezione di abiti, accessori, arredi, lampade, gioielli, elettrodomestici, apparecchi radio e televisori, moto e automobili, che nel loro insieme restituiscono l'immagine di un mito italiano che resiste ancora oggi: dalle Ballerine di Porselli (1778) alla Nuova Fiat 500 (2007) passando per la Moka Bialetti, le zeppe di Ferragamo, la Vespa Piaggio, l'abito rosso di Valentino, i peluche di Trudi, le lampade di Flos, il Televisore Algol e la radio TS502 di Brionvega, la poltrona Vanity Fair di Poltrona Frau. E ancora: lo zainetto di Prada, il bollitore di Alessi e l'orologio Bulgari, i ciondoli Dodo di Pomellato, la borsa di Gucci, il blazer destrutturato di Armani, la sedia Spaghetti di Alias e la parete divisoria Cartoons di Baleri Italia, e tanti altri ancora.

Sullo sfondo, il genio di grandi maestri della moda e del design, da Bruno Munari a Philippe Starck, da Gianfranco Ferrè a Enzo Mari, da Aldo Rossi a Valentino, da Giorgio Armani a Vico Magistretti, soltanto per citarne alcuni.

Al di là dell'indiscusso valore estetico, si tratta di oggetti particolarmente emblematici che, dalla loro nascita ad oggi, sono presenti nel mercato internazionale e continuano a fare scuola in tutto il mondo, come testi fondamentali e senza tempo di una cultura italiana aperta all'incessante evoluzione della contemporaneità; soluzioni originali che la creatività e l'imprenditorialità italiana hanno saputo dare a problemi reali, e non gesti gratuiti del disegno; veri e propri bestseller, entrati nell'immaginario e nell'uso collettivo non solo come sinonimi di stile, ma anche come rappresentanti per antonomasia di alcune categorie di oggetti che fanno parte del vivere quotidiano di tutti.

Frutto di una sperimentazione dove non sono nette le linee di demarcazione fra scultura, pittura, architettura e design, le 99 icone si confrontano in un insolito dialogo con le opere di arte antica, moderna e contemporanea, ospitate nei due spazi espositivi: quelle della collezione permanente della GAMeC, che ospita la mostra internazionale Il Futuro del Futurismo - un'indagine sugli influssi esercitati dal Futurismo nell'arte visiva del ‘900 fino alla contemporaneità - e quelle appartenenti alla collezione permanente dell'Accademia Carrara, tra celebri dipinti da Botticelli a Mantenga, da Moroni a Bellini.

I prodotti esposti, donati dalle aziende produttrici, potranno essere acquisiti in due modi: il visitatore potrà prenotare il pezzo esposto direttamente in mostra e acquisirlo attraverso una donazione al Cesvi pari o superiore al prezzo di listino.
Oltre agli oggetti esposti, è comunque possibile acquisire il prodotto desiderato prenotandolo in mostra e poi ritirandolo presso i rivenditori del territorio che hanno aderito all'iniziativa, i quali devolveranno a Cesvi una percentuale del ricavato.
Un'ultima considerazione: perché 99 e non un più rotondo, ma forse più facile e scontato 100?
Perché la centesima icona è quella dimenticata dai curatori, oppure è quella idealmente affidata alla libera scelta e immaginazione di quanti visiteranno la mostra, ma è anche la speranza di una nuova icona che verrà …

La mostra, dopo la presentazione a Bergamo, diventerà itinerante in Italia e all'estero, raggiungendo alcune capitali italiane del design, a cominciare da Milano e Torino.


ELENCO 99 ICONE
Cappello in feltro. Giuseppe Borsalino, BORSALINO, 1857.
Safety/Camaleonte II. Edoardo Bianchi/Centro Stile Bianchi, BIANCHI, 1885/2007.
Sneakers. Società Walter Martiny, SUPERGA, 1913.
7 pieghe. Eugenio Marinella, E. MARINELLA, 1914.
Ballerine. Eugenio Porselli, PORSELLI, 1919.
Mocassino. Guccio Gucci, GUCCI, 1921.
Veronese. Vittorio Zecchin, VENINI. 1921.
Vanity Fair. Archivio Storico, POLTRONA FRAU, 1930.
Cartoccio. Pietro Chiesa, FONTANAARTE, 1932.
Moka. Alfonso Bialetti, BIALETTI, 1933.
Luminator. Pietro Chiesa, FONTANAARTE, 1933.
Blouson Valstarino. Valstar, VALSTAR, 1935.
Persol. Giuseppe Ratti, LOZZA, 1936.
Posate. Luigi Caccia Dominioni, ALESSI (riedizione), 1938.
Zeppe. Salvatore Ferragamo, SALVATORE FERRAGAMO, 1938.
Bombè. Carlo Alessi, ALESSI, 1945.
Vespa. Corradino D'Ascanio/Centro Stile Piaggio, PIAGGIO, 1946/2007.
Campanella. Pietro Capuano e Salvatore Aprea, CHANTECLER, 1947.
Bagonghi. Roberta di Camerino, ROBERTA DI CAMERINO, 1948.
Abito Rosso. Valentino Garavani, VALENTINO, 1950.
Capri pants. Emilio Pucci, PUCCI, 1951.
Portagrumi. Ufficio Tecnico Alessi, ALESSI, 1952.
Zizi. Bruno Munari, PIGOMMA, 1952.
Fontana. Max Ingrand, FONTANAARTE, 1954.
Trudi. TRUDI, 1954.
16 Animali. Enzo Mari, DANESE, 1957.
Mezzadro. Achille Castiglioni, ZANOTTA, 1957.
Superleggera. Gio Ponti, CASSINA, 1957.
Catilina. Luigi Caccia Dominioni, AZUCENA, 1958.
Sanluca. Achille e Piergiacomo Castiglioni, GAVINA/BERNINI/POLTRONA FRAU, 1959.
Flora. Accornero e Maison Gucci, GUCCI, 1960.
Maglia. Rosita e Tai Missoni, MISSONI, 1960.
Servo. Achille e Piergiacomo Castiglioni, ZANOTTA, 1961.
Taccia. Achille e Piergiacomo Castiglioni, FLOS, 1962.
Arco. Achille e Piergiacomo Castiglioni, FLOS, 1962.
Scarpe con gommini. Ufficio Stile Gruppo Prada , CAR SHOE, 1963.
Formosa. Enzo Mari, DANESE, 1963.
Falkland. Bruno Munari, DANESE, 1964.
Algol. Marco Zanuso e Richard Sapper, BRIONVEGA, 1964/2001.
Radio TS 502. Marco Zanuso e Richard Sapper, BRIONVEGA, 1964/2001.
Spider. Joe Colombo, OLUCE, 1966.
Eclisse. Vico Magistretti, ARTEMIDE, 1967.
L'oca. Enzo Mari, DANESE, 1967.
Blow. De Pas, D'Urbino, Lomazzi, Scolari, ZANOTTA, 1967.
Nesso. Giancarlo Mattioli, ARTEMIDE, 1967.
Veneta. Bottega Veneta, BOTTEGA VENETA, 1967.
Sacco. Gatti, Paolini, Teodoro, ZANOTTA, 1968.
Boby 3. Joe Colombo, BIEFFEPLAST/B-LINE, 1969.
Plia. Giancarlo Piretti, ANONIMA CASTELLI, 1969.
Parentesi. Pio Manzù e Achille Castiglioni, FLOS, 1970.
Hastil. Marco Zanuso, AURORA, 1970.
Pannocchia. Franco Albini e Franca Helg, SAN LORENZO, 1971.
In Attesa. Enzo Mari, DANESE, 1971.
Tizio. Richard Sapper, ARTEMIDE, 1972.
Uovo. Archivio storico, FONTANAARTE, 1972.
AeO. Paolo Deganello, CASSINA 1973.
Sciangai. De Pas, D'Urbino, Lomazzi, ZANOTTA, 1973.
Delfina. Enzo Mari, ROBOTS, 1974.
Blazer destrutturato. Giorgio Armani, GIORGIO ARMANI, 1975.
Aggregato. Enzo Mari e Giancarlo Fassina, ARTEMIDE, 1976.
Atollo. Vico Magistretti, OLUCE, 1977.
Bulgari Bulgari. Bulgari, BULGARI, 1977.
Cab 413. Mario Bellini, CASSINA, 1977.
Camicia bianca. Gianfranco Ferré, GIANFRANCO FERRÉ, 1978.
Proust. Alessandro Mendini, ATELIER MENDINI/CAPPELLINI, 1978.
9090. Richard Sapper, ALESSI, 1979.
Oggetti da Bar. Ettore Sottsass J., ALESSI, 1979.
Spaghetti Chair. Giandomenico Belotti, ALIAS, 1980.
Wink. Toshiyuki Kita, CASSINA, 1980.
Seconda. Mario Botta, ALIAS, 1982.
Murmansk. Ettore Sottsass J., MEMPHIS, 1982.
9091. Richard Sapper, ALESSI, 1983.
La Conica. Aldo Rossi, ALESSI, 1984.
Field Jacket. Alberto Aspesi, ASPESI, 1984.
Piumino. Alberto Aspesi, ASPESI, 1984.
Orsetto. Pomellato, POMELLATO, 1984.
Zainetto in tessuto tecnico. Miuccia Prada, PRADA, 1984.
Berenice. Paolo Rizzato, LUCEPLAN, 1985.
Richard III. Philippe Starck, BALERI ITALIA, 1985.
Costanza. Paolo Rizzato, LUCEPLAN, 1986.
Tolomeo. Giancarlo Fassina e Michele De Lucchi, ARTEMIDE, 1987.
I Feltri. Gaetano Pesce, CASSINA, 1987.
Titania. Alberto Meda e Paolo Rizzato, LUCEPLAN, 1989.
Silver. Vico Magistretti, DE PADOVA, 1989.
Caprichair. Hannes Wettstein, BALERI ITALIA, 1990.
The Big Easy. Ron Arad, MOROSO, 1991.
Miss Sissi. Philippe Starck, FLOS, 1991.
Callimaco. Ettore Sottsass J., ARTEMIDE, 1992.
Cartoons. Luigi Baroli, BALERI ITALIA, 1992.
Mobil. Antonio Citterio, KARTELL, 1994.
Frame. Alberto Meda, ALIAS, 1994.
Ciondoli Dodo. Pomellato, DODO POMELLATO, 1995.
Tato, Tatino & Tatone. Enrico Baleri e Denis Santachiara, BALERI ITALIA, 1995.
Laleggera. Riccardo Blumer, ALIAS, 1996.
Maui Chair. Vico Magistretti, KARTELL, 1996.
Baguette. Silvia Venturini, FENDI, 1996.
Sneaker Hogan Interactive. Ufficio Stile Hogan, TOD'S, 1980
Chair One. Konstantin Grcic, MAGIS, 2003.
Nuova Fiat 500/Fiat 500. Dante Giocosa/Ufficio Stile Fiat, FIAT, 1957/2007.

Informazioni

99 Icone. Da segno a sogno. Oggetti e progetti italiani, fuori dal tempo, per dare un futuro ai bambini di favela. In un progetto di Enrico Baleri e Luigi Baroli


Luogo: Bergamo - GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea e Accademia Carrara

Periodo: dall'1 dicembre 2007 al 24 febbraio 2008

Orari: 10 - 13 e 14.30 - 17.30. Chiuso lunedì

Ingresso: GAMeC gratuito. Accademia Carrara 2,60 Euro, gratuito la domenica e festivi

Info: Centro Ricerche Baleri, tel. 035 15881